Diodo: differenze tra le versioni

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Come i diodi LED; anche i diodi laser emettono luce tramite la ricombinazione di elettroni e lacune nella zona di barriera del diodo: la differenza fondamentale è che questa emissione è stimolata dalla luce stessa, e che la luce emessa è coerente.
 
Questo viene ottenuto con unaunghjsghgsgha struttura del diodo a sandwich con tre zone drogate in modo diverso (n - p - p+) che presentano anche un diverso [[indice di rifrazione]] ottico: in pratica, le zone di confine ''n-p'' e ''p-p+'' si comportano come due specchi che riflettono la luce emessa nel diodo e la confinano al suo interno. In questo modo i fotoni in viaggio nel diodo stimolano gli elettroni e le lacune negli atomi di semiconduttore a ricombinarsi emettendo un altro fotone con la stessa lunghezza d'onda e la stessa fase di quello incidente, cioè stimolano una emissione coerente.
 
Normalmente i diodi laser sono realizzati in arseniuro di gallio o in [[arseniuro di gallio]] e [[alluminio]], per ottenere una differenza di indici di rifrazione fra le tre zone che sia il più possibile alta. L'emissione laser si instaura polarizzando il diodo portandolo in conduzione diretta, e solo quando si oltrepassa una corrente di soglia variabile a seconda dei modelli dai 20 ai 30 mA.