Forte di Fortezza: differenze tra le versioni
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| Nome = Forte di Fortezza
| Nome originale = Festung Franzensfeste
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[[Franz von Scholl]] (lo stesso che progettò il [[forte Nauders]], poco oltre il [[passo Resia]]) fu incaricato di progettare la costruzione del forte. Questo era di nuova concezione, in stile neoclassico, articolato su tre livelli. Il forte fu realizzato a tempo di record, i lavori ebbero inizio il 17 giugno [[1833]], e venne inaugurato il 18 agosto [[1838]], alla presenza dell'Imperatore d'Austria [[Ferdinando I d'Austria|Ferdinando I]] (il progetto iniziale prevedeva il compimento dell'opera in soli 3 anni, ma problemi economici lo ritardarono). Durante la fase di costruzione furono ritrovati numerosi cadaveri, a dimostrazione che fin dall'antichità questo luogo era un punto di lotta per il confine.
A Fortezza furono estratti 900.000 metri cubi di argilla, con cui furono costruiti qualcosa come 20.000.000 di mattoni (trasportati con 120.000 carri; i mattoni di dimensioni 31 x 15,5 x 7 cm, erano tutti firmati con l'acronimo ''KKF'' ''Kaiserlich-königliche Festung'', e pesanti 5 kg ciascuno), andando a disboscare i boschi adiacenti per la loro cottura. Furono usati inoltre 190 metri cubi di calce, {{
Il forte era formato da tre blocchi, progettati per essere indipendenti in toto:
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La fortezza è stata una base militare ([[polveriera]], ovvero per la costruzione e il deposito di materiale esplosivo) fino alla fine del [[1991]] (era tra l'altro proibito fotografarla e visitarla), dopo di che è stata dismessa. Successivamente la proprietà è passata all'Agenzia del [[Demanio]] di [[Bolzano]], la quale il 2 maggio [[2005]] l'ha concessa in affitto al comune di Fortezza per 20 anni. Nella fortezza vengono organizzate visite guidate, mostre ed eventi culturali, da parte dell'associazione [https://web.archive.org/web/20110429004754/http://www.oppidum.bz.it/ OPPIDUM] a partire dal 16 maggio [[2005]].
Presso il forte si sono tenute, durante il [[2008]], la mostra internazionale dell'arte ''[[Manifesta|Manifesta 7]]'' (esposizione incentrata sui suoni nel forte basso) e, nel [[2009]], la mostra congiunta interregionale ''Labirinto Libertà'' nel forte basso e medio.<ref>{{Cita web |url=http://www.lab09.net/ |titolo=Labyrinth: Freiheit - Landesausstellung 2009 - Franzenfeste, Bozen - Südtirol |accesso=30 giugno 2021
Questo progetto di recupero, a cura degli architetti locali Markus Scherer e Walter Dietl, nel [[2010]] vinse il primo premio del rinomato ''[[Oderzo#Premio di architettura "Città di Oderzo"|Premio di architettura "Città di Oderzo"]]''.<ref>http://www.oderzocultura.it/index.php?topic=news_dett&page=3&newsTitle=PREMIO ARCHITETTURA CITTA' DI ODERZO - XII edizione</ref>
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Tra realtà e leggenda, a Fortezza sarebbero dovute rimanere circa 24 tonnellate d'oro. Da un rapporto segreto dell'agosto del 1946 sembra che il Comando Alleato, che aveva raggiunto Fortezza i primi di maggio del 1945, alla presenza dei funzionari della Banca d'Italia, procedettero al ritiro dell'oro: ne ritrovarono 22.941 chilogrammi dei 117.000 partiti da Roma.
Testimonianze riportarono, a più riprese nel corso degli anni, la presenza di ingenti quantità di oro fuso in lingotti nascosto in tunnel e cunicoli murati, gli ingressi celati alla vista.
I lingotti con marchio del ''Reich'' vennero ottenuti non soltanto tramite fusione di monete e lingotti proprietari della Banca d'Italia, ma anche tramite fusione di gioielli, protesi dentali, ed altri possedimenti trafugati ai detenuti nei campi di concentramento.
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