Petelia: differenze tra le versioni

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Dichiarata quindi Petelia “libera e federata” (si governava con magistrati e leggi proprie). Roma le concesse il diritto di battere moneta propria. Fu un grande privilegio quello di coniare monete in bronzo, con tipi e legenda greci uniformati (diritto concesso a pochi); mantenne questi privilegi fino all'[[89 a.C.]] quando in seguito alla [[Lex Plautia Papiria|legge Plautia-Papira]] cambiò condizione divenendo [[Municipio (storia romana)|municipio]] e fu classificata nella [[gens Cornelia]]. Petelia fu la sola a sopravvivere anche alla decadenza di Crotone.
 
A tutt'oggi il valore della gloriosa città è dimostrata dai continui ritrovamenti archeologici (esempio: ariballos medio - corinzio, esposto a Reggio Calabria).
 
''Maria Letizia Lazzarini'', docente di Epigrafia greca presso la Sapienza di Roma, è intervenuta recentemente con un’accurata analisi dei documenti epigrafici rinvenuti a Strongoli e il ricercatore '''Armando Grasso''' ha testimoniato su alcuni lavori di scavi i quali hanno portato alla luce, nei lavori di metanizzazione, numerose realtà archeologiche. Alcuni di essi sono custoditi dalla Soprintendenza dei Beni archeologici della Calabria (esempio: ariballos medio - corinzio, esposto a Reggio Calabria). Altri luoghi individuati invece sono stati interrati e purtroppo il mercato nero assorbe larga parte dei ritrovamenti effettuati, risalenti al periodo "ellenico", sparsi in tutto il mondo.
 
== Monetazione di Petelia ==