Il nipote del mago: differenze tra le versioni

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Lewis inizialmente non aveva intenzione di creare una vasta saga, dopo che uscì ''[[Il leone, la strega e l'armadio]]''. Quando però gli furono poste domande sulla trama di quel libro (in particolare come mai in mezzo ad una foresta innevata sorgesse un lampione), cominciò a ragionare sulle basi di quello che poi sarebbe diventato ''Il nipote del mago''. Sembra però che il lavoro su questo libro sia stato per lui uno dei più impegnativi, visto che, dopo averlo iniziato nell'estate del 1949, giunse a conclusione solo nel 1954, dopo essere stato più volte interrotto. Lewis poi vi introdusse diversi particolari [[Autobiografia|autobiografici]], vi sono infatti delle somiglianze tra la sua infanzia e quella del protagonista Digory.
 
Esiste una versione più vecchia de ''Il nipote del mago'', denominata ''Lefay Fragment'', che Lewis però lasciò incompleta e non pubblicò mai. Viste anche le numerose differenze di stile dalle sue altre opere, l'[[autenticità]] dello scritto è stata messa in dubbio. Il titolo gli deriva da un personaggio che vi compare, la signora Lefay, presentata come [[fata madrina]] di Digory. Il suo nome a sua volta alluderebbe a [[Fata Morgana (mitologia)|Morgan Le Fay]], un personaggio delladel [[CicloMateria bretonedi Bretagna|sagaciclo arturianaarturiano]]. Fra le differenze di trama con l'opera finale, si segnala che nel ''Fragment'' non vi è distinzione tra animali parlanti e muti, è invece Digory che ha la capacità sovrannaturale di comunicarci, inoltre il ragazzo non abita con lo zio Andrew, bensì con una zia di nome Gertrude.
 
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