Wiener Schnitzel: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullate le modifiche di 31.196.24.34 (discussione), riportata alla versione precedente di AnticoMu90
Etichetta: Rollback
Morgan Sand (discussione | contributi)
Riga 13:
Il '''Wiener Schnitzel''' o '''cotoletta alla viennese'''<ref>{{cita libro|titolo=Mangia italiano. Guida alle specialità regionali italiane|autore=Monica Cesari Sartoni|editore=Morellini|anno=2005|pagine=273}}</ref> è una specialità della cucina [[Vienna|viennese]], consistente in una sottile fetta di [[vitello]] impanata e fritta nello [[strutto]].
 
La forma tradizionale viene servita con insalata di lattuga e [[insalata di patate]]. Pratica comune è anche aggiungere al piatto una fetta di limone, che viene spremuta dal commensale sull'impanatura. Ne è diffusa anche una versione fatta con [[carne di maiale]] anziché di vitello il cui nome corretto è ''Schnitzel Wiener Art'' (in [[Germania]]) oppure ''Wiener Schnitzel vom Schwein'' (in Austria); molto comune in Austria anche il ''Surschnitzel'', versione con carne di maiale affumicata (''kaiserfleisch''), spesso servita con una confettura di [[Vaccinium vitis-idaea|mirtillo rosso]] come accompagnamento.
 
== Origini ==
Il ''Wiener Schnitzel'' è stato al centro di una disputa fra la [[cucina italiana]], che lo considera una variante della [[cotoletta alla milanese]] portata in patria da [[Josef Radetzky]] quando ritornò dalla sua lunga residenza nel [[Lombardo-Veneto]], e la [[cucina austriaca]], secondo cui il piatto meneghino sarebbe solo una versione del ''Wiener Schnitzel'', che i cittadini di [[Milano]] avrebbero imparato a cucinare osservando i cuochi dei reggimenti occupanti.
 
Nel suo ''L'Italia prima dell'Unità (1815-1860)'' lo storico [[Romano Bracalini]] afferma, nel capitolo «Usi e costumi a tavola», che un documento del 1148, citato a sua volta da [[Pietro Verri]] nella sua ''Storia di Milano'', riporta la cronaca di un pranzo solenne in cui, nella terza portata, compaiono i ''lombos cum panitio'' (ovvero [[Lombo|lombata]] di vitello impanata, cioè la cotoletta).
 
I documenti citati dal Verri sono esposti al pubblico all'interno dei locali adiacenti alla [[Basilica di Sant'Ambrogio]] a Milano dal dicembre 2013. In effetti il Radetzky aveva sposato una [[Strassoldo (famiglia)|Strassoldo]], nobile friulana, i cui parenti andava a visitare durante i viaggi Milano - Vienna. Aveva così ordinato al suo cuoco d'imparare dai cuochi degli Strassoldo come cucinare la fettina impanata, che poi si faceva confezionare a Vienna e a Milano con leggere varianti di contorno.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilsecoloxix.it/p/magazine/2016/01/14/AS7aZ8AB-cotoletta_meneghina_milanese.shtml|titolo=Cotoletta alla Milanese: emblema della cucina meneghina}}</ref>
 
== Note ==