Discussione:Trani: differenze tra le versioni
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@[[Utente:3knolls|3knolls]] --[[Utente:FabTri89|FabTri89]] ([[Discussioni utente:FabTri89|msg]]) 21:37, 5 dic 2021 (CET)
:In realtà le cose andarono in questo modo: De Sanctis si era candidato nel collegio di Trani, era stato eletto e pronunciò quel discorso al solo scopo di ringraziare affettuosamente i suoi elettori. È perfettamente normale che, in circostanze del genere, si tenda a magnificare la platea, del resto egli stesso aveva premesso: ''"ora abbassiamo un po’ il tono e parliamo delle cose nostre come in famiglia"'', e prima ancora aveva perfino affermato ''"più s’infoca l’attore e più la platea si raffredda, e non lo sente, e si mette a chiacchierare e prende l’occhialino e guarda le belle signorine ne’ palchi"''. Era dunque evidente che il tono fosse confidenziale, come è normale che accada in circostanze del genere; lo stesso accade anche oggi, ma tali discorsi (di carattere prettamente locale e amichevole) non vengono certamente citati su Wikipedia, meno che mai nell'incipit della voce di una città. Verosimilmente De Sanctis, che di campagne elettorali era uno specialista (aveva scritto anche un libro: "Un viaggio elettorale"), aveva l'abitudine di decantare ogni luogo in cui si recava, ma naturalmente l'obiettivo era quello di raccogliere voti e, successivamente, di ringraziare calorosamente gli elettori, come anche oggi fanno tutti i politici del mondo.--[[Utente:3knolls|3knolls]] ([[Discussioni utente:3knolls|msg]]) 05:55, 6 dic 2021 (CET)
::A dire il vero il "Discorso di Trani", non è un semplice discorso da "chiusura della campagna elettorale"; il "Discorso di Trani" è un vero e proprio testo, con suoi specifici ed importanti contenuti, ed è stato utilizzato come parte sostanziale per il disegno di legge del 2017, arrivato al Senato, per le celebrazioni del bicentenario della nascita del de Sanctis; dalla pagina di archivio del Senato: -<u>https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/17/DDLPRES/0/966447/index.html?part=ddlpres_ddlpres1: ''Il 29 gennaio 1883 De Sanctis pronunciava il suo famoso discorso di Trani, che è come un testamento politico ed etico: «Io voglio dirvi quali sono le mie aspirazioni per il bene del mio Paese. Noi abbiamo ormai "l'unità nazionale"; ma a questa unità manca ancora la base, manca "l'unificazione", e l'unificazione è quel lento lavorio di assimilazione che deve scemare possibilmente le distanze, che separano ancora regione e regione, classe da classe». Ed aggiungeva: «L'opera dei secoli non si cancella in un giorno!». Quel processo di unificazione auspicato dal De Sanctis, a distanza di 130 anni è ancora aperto e ancora incompleto. Per questo la Storia della letteratura italiana -- che costituisce ancora oggi il più "organico" racconto della civiltà italiana offerto alla cultura mondiale -- è un testo nel quale continuamente rispecchiarsi come italiani di ogni tempo.''</u> ''-'' --[[Utente:FabTri89|FabTri89]] ([[Discussioni utente:FabTri89|msg]]) 12:21, 6 dic 2021 (CET)
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