Regno di Mysore: differenze tra le versioni
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{{F|stati scomparsi|dicembre 2021|in teoria sono citati vari passaggi di libri, peccato però che non ci sia la bibliografia relativa}}
{{Stato storico
|nomeCorrente = Regno di Mysore
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Il regno sperimentò una crescita sostenuta del reddito ''pro capite'' e della popolazione, un cambiamento strutturale nell'economia e un maggiore ritmo dell'innovazione tecnologica, e raggiunse il culmine del suo potere economico e militare e del suo dominio nella seconda metà del XVIII secolo sotto il governo [[Islam]]ico di [[Hyder Ali]] e di suo figlio Sultan [[Tipu Sultan]] superando il [[Bangladesh|Bengala Mughal]] come potenza economica dominante dell'Asia meridionale.<ref name="Parthasarathi">{{Cita pubblicazione|titolo=Why Europe Grew Rich and Asia Did Not: Global Economic Divergence, 1600–1850 |nome=Prasannan |cognome=Parthasarathi |editore=[[Cambridge University Press]] |anno=2011 |isbn=978-1-139-49889-0 |url=https://books.google.com/books?id=1_YEcvo-jqcC}}</ref> Durante questo periodo, il regno iniziò guerre coi Maratha, gli inglesi e il ''[[Nizam|Niẓām]]'' di [[Hyderabad|Hyderābād]], che culminarono nelle cosiddette [[Guerre anglo-mysore]].
L'Imperatore francese [[Napoleone Bonaparte]] desiderava stabilire una presenza francese a Mysore, rapporti con Tīpū Sulṭān e formare ulteriori [[Alleanza franco-indiana|alleanze indiane]],<ref name=Amini>Amini 2000, p. 12
Anche come Stato principesco, Mysore si distingueva per essere tra le regioni più moderne e urbanizzate dell'India. Questo periodo (1799–1947) vide inoltre Mysore emergere come uno dei centri di maggiore importanza artistica e culturale in India.
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== Storia ==
=== Le origini ===
Tra le fonti storiche del regno vengono inclusi molti reperti litici e alcuni piatti in rame con epigrafi in [[kannada]], [[Lingua persiana|persiano]] e altre lingue.<ref name="vamsha">Kamath (2001), pp. 11–12, pp. 226–227; Pranesh (2003), p. 11</ref><ref name="vamsha10">Narasimhacharya (1988), p. 23</ref><ref name="vamsa">Subrahmanyam (2003), p. 64; Rice E.P. (1921), p. 89</ref> Secondo i racconti tradizionali, il regno si originò da un piccolo Stato attorno all'attuale città di [[Mysore]] e fu fondato da due fratelli, Yaduraya (conosciuto anche col nome di Vijaya) e Krishnaraya. Le loro origini si perdono nella leggenda e sono ancora oggi oggetto di dibattito, alcuni provenienti dall'area settentrionale<ref name="cha">Kamath (2001), p. 226</ref><ref name="feud">Rice B.L. (1897), p. 361</ref> altri dal Karnataka.<ref name="dwarka">Pranesh (2003), pp. 2–3</ref><ref name="opportune">Wilks, Aiyangar in Aiyangar and Smith (1911), pp. 275–276</ref> Yaduraya si dice avesse sposato Chikkadevarasi, principessa locale, assumendo il titolo feudale di "Wodeyar" ("signore"), che fu mantenuto anche dai suoi discendenti.<ref name="title">Aiyangar (1911), p. 275; Pranesh (2003), p. 2</ref> La prima menzione non ambigua della famiglia è però ascrivibile al XVI secolo nella [[letteratura Kannada]] del regno di [[Achyuta Deva Raya]] (1529–1542); la prima iscrizione disponibile, attribuita ai Wodeyar stessi, è ascrivibile al regno di Timmaraja II nel 1551.<ref name="prin">Stein (1989), p. 82</ref>
=== L'autonomia del Regno del Mysore ===
I re successivi governarono come vassalli dell'[[impero Vijayanagara]] sino al declino di questo nel [[1565]]. Da quel tempo, il regno si espanse a 33 villaggi protetti dalla forza di 300 soldati.
Di conseguenza, dal [[1612]]–13, i Wodeyar esercitarono un'autonomia sempre crescente, acquisendo nominalmente la signoria di Aravidus. Chamaraja V e Kanthirava Narasaraja I tentarono di espandere ulteriormente i confini dei loro domini a nord ma vennero contrastati dal [[Sultanato del Bijapur]] e dai [[Maratha]] a loro subordinati, anche se gli eserciti del Bijapur al comando di Ranadullah Khan furono effettivamente espulse nell'[[Assedio di Srirangapatna]] del [[1638]].<ref name="ranadulla">Venkata Ramanappa, M. N. (1975), p. 201</ref><ref name="coimbotore">Subrahmanyam (2001), p. 68; Kamath (2001), p. 228</ref> Le ambizioni espansionistiche si rivolsero quindi ai domini Tamil, i cui Narasaraja Wodeyar acquisì Satyamangalam (nell'attuale distretto settentrionale di [[Coimbatore]]) mentre il suo successore Dodda Devaraja Wodeyar allargò ancora i confini prendendo la parte occidentale delle regioni di [[Erode]] e [[Dharmapuri]], dopo aver respinto con successo i capi di [[Madurai]]. L'invasione del [[Keladi Nayaka]] di [[Malnad]] fu portata a termine con successo. Questo periodo fu seguito da una serie di cambiamenti geopolitici quando negli anni '70 del Seicento i Maratha e i Mughal cominciarono a esercitare forti pressioni sul [[Deccan]].<ref name="ranadulla"/><ref name="coimbotore"/>
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