Baihua: differenze tra le versioni

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Durante la [[dinastia Zhou]] (1046–256 a.C.), il [[Lingua cinese antica|cinese arcaico]] era usato sia nella lingua scritta che in quella parlata. Dalla [[dinastia Ming]] e dalla dinastia Qin, il cinese scritto iniziò ad evolversi e differire sempre di più dal cinese parlato. Nel corso del tempo, il cinese classico e il cinese vernacolare sono diventati così distanti che la lingua ufficiale è diventata sempre più difficile per le persone e il vernacolo non si limiterà più ad essere orale, sarà utilizzato anche nei testi scritti. Nonostante ci siano molte opere antiche scritte in cinese volgare, vedi i [[Quattro grandi romanzi classici]], il romanzo era considerato un genere inferiore e chi scriveva a Baihua non aveva il prestigio degli studiosi che parlavano in lingua confuciana.
 
[[Jin Shengtan]] è considerato il pioniere della letteratura vernacolare. Ma la sua diffusione iniziò con il [[Movimento del 4 maggio 1919|Movimento del 4 maggio]], un movimento antimonarchico nazionale del 1919. Lo scrittore [[Lu Xun]], il fondatore del Partito Comunista [[Chen Duxiu]] e altri intellettuali fecero guadagnare terreno al baihua, considerando l'elitista wényán, una reliquia Dal passato.
 
I riformisti non erano un gruppo monolitico, si dividevano tra quelli favorevoli a cambiamenti graduali e quelli favorevoli a cambiamenti radicali (come l'abbandono dei [[caratteri cinesi]] per imporre l'[[alfabeto latino]]).
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== Scritto per la prima volta in volgare in Cina ==
Secondo [[Paul Demiéville]], un cinese volgare e vernacolare era stato comunque utilizzato per iscritto almeno dall'[[VIII secolo]], sotto la [[dinastia Tang]], in particolare dai monaci buddisti, in particolare con riferimento ai manoscritti scoperti a [[Dunhuang]], nelle [[grotte di Mogao]] all'inizio. del [[XX secolo]]<ref>'''''FR''''' Paul Demiéville, « », ''Comptes rendus des séances de l'Académie des Inscriptions et Belles-Lettres'', <abbr>vol.</abbr> 96, <abbr>n<sup>o</sup></abbr> 4, 1962, <abbr>p.</abbr> 563-571</ref>. Gli huaben sono anche un genere speciale di racconti in lingua volgare, apparso durante la [[dinastia Song]] (960-1279).
Jin Shengtan (1610-1661, fine della dinastia Ming, inizio della dinastia Qing), che scrisse diversi racconti in cinese vernacolare.
Tuttavia, fu solo con il [[movimento del 4 maggio 1919]] e la diffusione da parte di scuole e intellettuali come [[Hu Shi]], Chinese [[Lu Xun]], fondatore del Partito Comunista Cinese Chen Duxiu e Qian Xuantong, che il baihua , ha acquisito importanza. Il cinese letterario ha perso il suo prestigio, ed è stato quindi considerato invecchiato e vestigia di un'educazione elitaria d'altri tempi, e denigrato dai progressisti che ora avevano la cittadinanza in Cina. Le opere di Lu Xun e di altri scrittori, di fantasia e non, hanno fatto molto per la promozione del baihua. Il cinese vernacolare era ormai considerato lo standard dalla maggior parte delle persone. Parallelamente al progresso del baihua, la punteggiatura cinese, fino ad allora relativamente ridotta, si sviluppò ulteriormente sotto l'influenza delle lingue occidentali, così come i numeri arabo-indiani nella loro variante usata in Europa.