Castruccio Castracane degli Antelminelli: differenze tra le versioni
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|nato = 21 settembre [[1779]] ad [[Urbino]]
|ordinato = in data sconosciuta
|nomvescovo = 22 gennaio [[1844]] da [[papa Gregorio XVI]]
|consacrato = 11 febbraio [[1844]] da [[papa Gregorio XVI]]
▲|creato = 15 aprile [[1833]] da [[papa Gregorio XVI]]
|deceduto = {{Calcola età3|1852|2|22|1779|9|21}} a [[Roma]]
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== Biografia ==
=== Origini familiari ===
[[File:Coa fam ITA castracani degli antelminelli.jpg|thumb|150px|left|Stemma della famiglia Antelminelli: troncato d'azzurro e d'argento, al cane rampante dell'uno all'altro, collarinato di rosso.]]
Gaetano Castruccio Castracane degli Antelminelli nacque il 21 settembre [[1779]] ad [[Urbino]], omonima [[legazione di Urbino|legazione apostolica]] (oggi [[provincia di Pesaro e Urbino]]) ed [[Arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant'Angelo in Vado|arcidiocesi]] (oggi arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant'Angelo in Vado), nello [[Stato Pontificio]] (oggi nella [[Italia|Repubblica Italiana]]); era figlio di Giuseppe Castracane degli Antelminelli, conte di [[Coreglia Antelminelli]], e della marchesa Maria Gentilina Honorati. Ebbe almeno un fratello, [[Innocenzo Castracane degli Antelminelli|Innocenzo]] ([[1780]] – [[1848]]), che come lui intraprese la carriera ecclesiastica e fu prima [[vescovo]] di [[Arcidiocesi di Ravenna-Cervia|Cervia]] ([[1834]] – 1838) e poi di [[Diocesi di Cesena-Sarsina|Cesena]] ([[1838]] – 1848).
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=== Formazione e ministero sacerdotale ===
Dopo aver ricevuto l'istruzione primaria, continuò quella secondaria presso il Collegio dei nobili, con sede nel [[Palazzo del Collegio Raffaello]] della nativa Urbino, sotto la direzione dei [[Chierici regolari poveri della Madre di Dio delle scuole pie|padri scolopi]]. In seguito si trasferì nella capitale dello Stato Pontificio, dove frequentò prima il [[Collegio Romano]] e poi nel [[1803]] divenne alunno della prestigiosa [[Pontificia accademia ecclesiastica|Accademia dei nobili ecclesiastici]], dove avveniva la formazione diplomatica dei rampolli ecclesiastici delle famiglie nobiliari; quell'anno vennero ammessi altri 15 allievi,
In seguito ricevette l'[[Ordinazione presbiterale nel Rito romano della Chiesa cattolica|ordinazione sacerdotale]] ed entrò in servizio presso la [[Curia romana]], ma non ci permangono altre notizie su questi suoi primi anni di ministero. Dopo la seconda restaurazione dello [[Stato Pontificio]] ed il ritorno stabile di [[papa Pio VII]] a [[Roma]], nel [[1816]] entrò a far parte della Congregazione della [[Fabbrica di San Pietro]] come giudice, divenendone in seguito segretario economo. Il 18 dicembre [[1825]] [[papa Leone XII]] lo nominò, quarantaseienne, segretario della [[Congregazione per gli affari ecclesiastici straordinari]]; succedette a [[Giuseppe Sala (cardinale)|Giuseppe Antonio Sala]], contestualmente nominato segretario della [[Congregazione dei riti]]. La congregazione, nella quale ha operato per tre anni, era priva di un prefetto e si occupava dei rapporti diplomatici e dei concordati fra la [[Santa Sede]] e gli altri Stati.
Il 15 dicembre [[1828]] il papa lo trasferì, quarantanovenne, all'incarico di segretario della [[Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli|Congregazione di Propaganda Fide]]; succedette a [[Pietro Caprano]], pubblicato [[cardinale]] nel [[concistoro]] dello stesso giorno. Il dicastero gestiva la promozione dell'attività missionaria nei Paesi in via di cristianizzazione ed era uno dei più importanti nella Curia romana; qui lavorò cinque anni, divenendo stretto collaboratore prima del cardinale prefetto [[Mauro Cappellari]], [[Congregazione camaldolese|O.S.B.Cam.]], poi eletto papa con il nome di Gregorio XVI il 2 febbraio [[1831]], e poi del cardinale [[Carlo Maria Pedicini]].
=== Cardinalato ===
Memore della sua abilità, [[papa Gregorio XVI]] lo creò [[cardinale]] nel [[Concistori di papa Gregorio XVI#15 aprile 1833 (III)|concistoro del 15 aprile 1833]], all'età di cinquantatré anni; il 18 aprile gli sono stati conferiti la berretta cardinalizia ed il [[San Pietro in Vincoli (titolo cardinalizio)|titolo presbiterale di San Pietro in Vincoli]], lasciato vacante tre giorni prima dal cardinale [[Joachim-Jean-Xavier d'Isoard]], che aveva optato per quello della [[Santissima Trinità al Monte Pincio (titolo cardinalizio)|Santissima Trinità al Monte Pincio]] in quanto chiesa nazionale dei francesi a Roma. Prese possesso del suo titolo durante una cerimonia successiva.
L'11 dicembre [[1834]] lo stesso papa lo nominò, cinquantacinquenne, prefetto della [[Congregazione per le indulgenze e le sacre reliquie]]; succedette al cardinale [[Luigi Del Drago]], contestualmente nominato presidente della Commissione dei sussidi. Il dicastero si occupava appunto dell'autenticazione delle [[reliquie]] durante i processi di ricognizione e dell'elargizione delle [[indulgenze]], spesso in cambio di denaro. Il 7 ottobre [[1837]] gli venne conferito anche l'incarico di pro-segretario dei Memoriali, che il cardinale [[Giacomo Giustiniani]] aveva lasciato per meglio occuparsi degli altri suoi uffici; tali memoriali erano delle suppliche, sia in ambito sia spirituale che materiale, inviate dai fedeli e poi, una volta esaminate dal segretario, sottoposte al papa.
Il 12 novembre [[1839]] il papa lo ha trasferito, sessantenne, all'ufficio di [[Penitenzieria Apostolica|Penitenziere Maggiore]]; è succeduto al cardinale [[Emmanuele De Gregorio]], deceduto cinque giorni prima all'età di ottant'anni. Si è così trovato a capo di uno dei dicasteri più antichi della Curia romana, in attività già dall'inizio del [[XIII secolo]], che si occupava dell'assoluzione dei peccati e della concessione di dispense riservate alla Sede Apostolica; ricoprì l'incarico fino alla morte.
==== Ministero episcopale ====
[[File:San Pietro in Vincoli - Tomba del Cardinale Castruccio Castracane 2.jpg|thumb|left|200px|[[Epitaffio]] sulla tomba del cardinale nella [[basilica di San Pietro in Vincoli]].]]
Durante il concistoro del 22 gennaio [[1844]], il pontefice gli consentì di optare per l'ordine dei [[cardinali vescovi]] con l'assegnazione della [[sede suburbicaria di Palestrina]], lasciata vacante dal cardinale [[Vincenzo Macchi]], trasferito contestualmente alla [[Sede suburbicaria di Porto-Santa Rufina|sede suburbicaria di Porto, Santa Rufina e Civitavecchia]]. Ricevette la [[Ordinazione episcopale nel Rito romano della Chiesa cattolica|consacrazione episcopale]] l'11 febbraio successivo, nella [[basilica di San Pietro in Vaticano]], per imposizione delle mani di [[papa Gregorio XVI]], avendo come co-consacranti i cardinali [[Costantino Patrizi Naro]], [[Vicario generale per la diocesi di Roma|vicario generale]] di [[Sua Santità]] per la [[diocesi di Roma]], e [[Gabriele Ferretti (cardinale)|Gabriele Ferretti]], che nel frattempo gli era succeduto come prefetto della Congregazione per le indulgenze e le sacre reliquie. [[Presa di possesso|Prese possesso]] della sede suburbicaria durante una cerimonia successiva svoltasi nella [[cattedrale di Sant'Agapito martire]] a [[Palestrina]].
Il 19 gennaio [[1846]] divenne [[Camerlenghi del Collegio Cardinalizio|camerlengo del Collegio cardinalizio]], incarico solitamente della durata di un anno consistente nell'amministrazione finanziaria del Sacro collegio e dei funerali dei porporati deceduti, succedendo al cardinale [[Pietro Ostini]]. Il 1º giugno successivo recitò le preghiere per i moribondi al capezzale di papa Gregorio XVI, che morì quella stessa mattina, e prese poi parte al [[Conclave del 1846|conclave successivo]], che si concluse con l'elezione al soglio pontificio del cardinale Giovanni Maria Mastai-Ferretti con il nome di [[Papa Pio IX|Pio IX]]. Ha terminato l'incarico di camerlengo nel [[1847]], quando gli è subentrato il cardinale [[Mario Mattei (cardinale)|Mario Mattei]].
Dopo che i moti rivoluzionari causarono fuga del papa a [[Gaeta]] e la conseguente proclamazione della [[Repubblica Romana (1849)|Repubblica Romana]], dal dicembre [[1848]] al luglio [[1849]] ricoprì l'ufficio di presidente di una Commissione governativa.
Morì il 22 febbraio [[1852]] a [[Roma]], all'età di settantadue anni. Il corpo venne esposto all'interno della [[basilica di San Pietro in Vincoli]], suo antico titolo, dove si svolsero i solenni funerali alla presenza, tra gli altri, di papa Pio IX; al termine delle celebrazione la salma venne tumulata all'interno della stessa chiesa, vicino alla [[tomba di Giulio II]].
== Genealogia episcopale e successione apostolica ==
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* Cardinale [[Paul Cullen]] (1850)
== Note ==
<references />
== Altri progetti ==
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