Parco Rignon: differenze tra le versioni
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Il marchese Giambattista Amoretti ebbe un figlio, Carlo, che fu anche ultimo marchese di [[Osasio]], il quale ebbe a sua volta una sola figlia, la quale però morì presto nel [[1807]], lasciando quindi la villa in eredità ai famigliari di sua moglie, i Guasco di [[Castelletto d'Erro]] d'[[Alessandria]], già decurioni di [[Torino]]. I Guasco, a loro volta, cedettero la villa nel [[1828]], comprensiva dei terreni circostanti, ai Signori [[Provana|Provana di Collegno]], che a loro volta vendettero ai fratelli Conti Pietro Amedeo e Paolo Luigi ''Rignone'', o Rignon. Nel [[1899]], l'eredità passò al figlio di Paolo Luigi Rignon, il Conte Vittorio Rignon.
Fu quest'ultimo, il Conte Vittorio Rignon, che nel periodo [[1900]]-[[1910]] condusse degli importanti rimaneggiamenti a tutta la proprietà: la villa fu totalmente ristrutturata, mentre il parco circostante fu totalmente ridisegnato, con elegante giardino fiorito, in stile [[Liberty a Torino|liberty]]<ref name="comune.torino.it"/>, quindi dotato di cinta muraria con tre ingressi, uno principale sul Corso Orbassano, due laterali su Via Filadelfia e Via Piscina. La commenda originaria fu totalmente demolita, per dar spazio alle scuderie e all'edificio semicircolare, progettato dall'ingegner [[Giovanni Chevalley]] e destinato ad aranciera, ed ancor oggi visibile sul lato nord, ovvero vicino all'ingresso di via Filadelfia<ref>https://mole24.it/2018/07/24/tesoro-nascosto-di-parco-rignon-a-torino-villa-amoretti/</ref><ref>{{cita|Santa Rita|pp. 53-56}}.</ref>.<br/>
Alla morte del Conte, suo figlio, [[Felice Rignon]], già [[sindaci di Torino|sindaco di Torino]] e [[Senato del Regno (Italia)|senatore del Regno]], donò la villa, senza i terreni circostanti, al [[Comune di Torino]]<ref>http://www.comune.torino.it/verdepubblico/patrimonioverde/parchi-giardini/rignon/rignon.shtml, URL consultata il 22-10-2011</ref>. Nel [[1970]] poi, il Comune di [[Torino]] riuscì ad acquistare anche i terreni circostanti, e ne prese quindi la gestione come parco pubblico cittadino, mentre la villa fu destinata a [[Biblioteche civiche torinesi|Biblioteca Civica]] e spazio espositivo, punto strategico del quartiere [[Santa Rita (Torino)|Santa Rita]] di [[Torino]]<ref name="comune.torino.it">[http://www.comune.torino.it/verdepubblico/patrimonioverde/parchi-giardini/rignon/rignon.shtml comune.torino.it]</ref><ref>[http://books.google.it/books?id=CeYIAQAAMAAJ&q=%22Parco+Rignon%22&dq=%22Parco+Rignon%22&cd=10 Raffaele Scali, Maria Carmen Belloni]</ref>.
La stessa villa fu poi ulteriormente ristrutturata nel [[2001]], dotandola di sala riunioni sotterranea, e fu costruito un nuovo padiglione bibliotecario sul retro, nel [[2004]]<ref>[http://books.google.it/books?id=cWNdAAAAMAAJ&q=%22Parco+Rignon%22&dq=%22Parco+Rignon%22&cd=8 Il Piemonte di Vittorio Alfieri] booksgoogle.it</ref>.
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