I.G.Y. (What a Beautiful World): differenze tra le versioni

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|produttore = [[Gary Katz]]
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|numero dischi d'oro =
|successivo = [[New Frontier (singolo)|New Frontier]]
|anno successivo = 1983
}}
'''''I.G.Y. (What a Beautiful World)''''' è un [[Singolo (musica)|singolo]] del [[1982]] del [[cantautore]] [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[Donald Fagen]], pubblicato nel settembre 1982 come primo estratto dal suo primo [[album in studio]] ''[[The Nightfly]]''.
 
Il brano raggiunse la top 30 delle classifiche statunitensi [[Billboard Hot 100|Hot 100]]<ref>{{Cita web|url=https://www.allmusic.com/artist/donald-fagen-p4220/charts-awards/billboard-singles|titolo=Donald Fagen: Billboard Singles|urlarchivio=|dataarchivio=|urlmorto=no}}</ref>, [[Mainstream Rock Airplay|Mainstream Rock]], [[Hot R&B/Hip-Hop Songs|R&B Singles]] e [[Hot Adult Contemporary Tracks|Adult Contemporary]] di ''[[Billboard]]''. Fu inoltre nominato per il [[Grammy Award alla canzone dell'anno]] nel [[1983]], perdendo contro ''[[Always on My Mind]]'' di [[Willie Nelson]].
 
== SignificatoDescrizione ==
"I.G.Y." è l'acronimo di ''International Geophysical Year'', ossia [[anno geofisico internazionale]]. Esso fu indetto dal luglio [[1957]] al dicembre [[1958]] per coordinare su scala mondiale un insieme di ricerche volte ad una maggiore conoscenza delle proprietà [[Fisica|fisiche]] della [[Terra]] e delle interazioni tra il [[Sole]] e il nostro pianeta.
 
Il testo di Fagen commenta sarcasticamente la visione ottimistica del futuro diffusa tra la fine degli [[anni '70]] e l'inizio degli [[anni '80]], menzionando concetti futuristici come le città ad [[energia solare]], un [[tunnel transatlantico]], [[stazione spaziale|stazioni spaziali]] permanenti, giacche in [[elastam]] e macchine programmate da ingegneri compassionevoli. La canzone presenta una critica umoristica sull'ingenuità dell'ottimismo postbellico negli Stati Uniti e nel mondo occidentale.
 
Il "76" a cui si riferisce la canzone ("''Well by seventy-six we'll be A.O.K.''", traducibile con "''Beh, entro il '76 saremo veramente a posto''") è il [[1976]], anno del bicentenario della [[Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America|fondazione degli Stati Uniti d'America]]<ref>{{Cita web|url=http://somethingelsereviews.com/2012/07/08/steely-dan-sunday-i-g-y-1982/|titolo=Steely Dan Sunday: "I.G.Y." (1982)|urlarchivio=|dataarchivio=|urlmorto=no}}</ref>.
 
== ComposizioneFormazione ==
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* [[Donald Fagen]] – voce, [[sintetizzatore|synth]], synth-armonica
* [[Greg Phillinganes]] – [[pianoforte elettrico|piano elettrico]]
* Rob Mounsey – synth, [[Corno (strumento musicale)|corno]]
* Anthony Jackson – [[chitarra basso|basso]]
* Hugh McCracken – [[chitarra]]
* James Gadson – [[Batteria (strumento musicale)|batteria]]
* [[Jeff Porcaro]] – batteria
* [[Roger Nichols]] – batteria/[[drum machine]]
* Starz Vanderlocket – percussioni
* [[Randy Brecker]] – [[tromba]]
* Dave Tofani – [[sassofono contralto]]
* [[Michael Brecker]] – [[sassofono tenore]]
* [[Ronnie Cuber]] – [[sassofono baritono]]
* Dave Bargeron – [[trombone]]
* Valerie Simpson, Zack Sanders, Frank Floyd, Gordon Grody – voci di supporto
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