Radithor: differenze tra le versioni

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Il preparato, basato su convincimenti errati e non basato su osservazioni scientifiche qualificate, causava i tipici danni da esposizione radiologica. Inoltre rendeva le [[Osso|ossa]] e gli [[organo (anatomia)|organi]] altamente radioattivi.<ref name="R">"Il grande scandalo del radio", di Roger M.Macklis, pubbl. su "Le Scienze (Scientific American)", num.302, ott.1993, pag.78-84</ref> Consisteva di [[acqua distillata]] a cui veniva aggiunto un micro[[Curie (unità di misura)|curie]] di [[Radio (elemento chimico)|radio]] 226 e di radio 228.
 
La diffusione di pasticche, pozioni e creme radioattive risale ai primi anni del Novecento e può essere collegata alle teorie [[omeopatia|omeopatiche]] e alla [[medicina]] fisica dell'[[XIX secolo|Ottocento]], ma anche agli interventi del [[fisiologo]] [[Germania|tedesco]] [[Georg Wendt]] che riferivano di effetti benefici ottenuti sui topi grazie dall'esposizione al [[Radio (elemento chimico)|radio]]. Anche in Italia, nei suddetti periodi, si annoveravano campagne pubblicitarie e vendite di prodotti naturalmente o artificialmente radioattivi, su scala minore, e senza la ricaduta legale che subì il Radithor. Molto nota quella di famose acque minerali.
 
Grazie ad una riuscita campagna pubblicitaria, il Radithor fu venduto in 400.000 flaconi nel periodo che va dal [[1925]] al [[1930]], e tra i consumatori vi era il [[sindaco]] di [[New York]] [[Jimmy Walker (politico)|James "Jimmy" Walker]] e il noto magnate e golfista [[Eben Byers]],<ref name="R"/> la cui malattia e la conseguente morte per avvelenamento da radio allertò l'opinione pubblica sulle caratteristiche del Radithor.