Lago di Barcis: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica Etichette: Rimozione di avvisi di servizio Modifica visuale |
|||
Riga 33:
Il lago, comunemente chiamato "lago di Barcis", è in realtà intitolato a [[Napoleone Aprilis]], presidente del [[Consorzio di bonifica Cellina-Meduna|Consorzio di Bonifica Cellina-Meduna]] all'epoca della realizzazione dell'invaso.
== Storia<ref>{{Cita libro|autore=AA.VV|titolo=Il programma e l'opera del Consorzio di Bonifica Cellina-Meduna|anno=1938|città=Roma}}</ref> ==
Il 25 marzo 1939 fu la sottoscritta una convenzione tra il [[Consorzio di bonifica Cellina-Meduna|Consorzio di Bonifica Cellina-Meduna]] con la [[Società Adriatica di Elettricità]] di Venezia, che fissava i termini dell'accordo, di reciproci impegni per la costruzione del serbatoio e delle opere di utilizzazione industriale e di quantità di acque regolate, a disposizione del Consorzio nelle diverse stagioni per i bisogni irrigui.
Riga 56:
Perciò Consorzio e SADE, decisero di costruire la diga alla stretta di Ponte Antoi alla limitata altezza di 50 metri fino alla quota di 402 s.l.m. creando un invaso di soli 20 milioni di metri cubi, senza provocare la sommersione del paese.
== La diga<ref>{{Cita libro|curatore=G. Forlì, Egidio Idri|titolo=BARCIS DAM ON THE RIVER CELLINA Sixth Congress on Large Dams, New York 1958|dataoriginale=5 luglio 1962|annooriginale=|editore=Società Adriatica di Elettricità|città=Venezia|lingua=Inglese|p=425|opera=Scritti di Carlo Semenza}}</ref> ==
La diga di Ponte Antoi sul torrente Cellina è stata costruita negli anni 1952-1953 progettata dall'Ing. [[Carlo Semenza]], è
Alla fine fu scelto il tipo a doppia curvatura in calcestruzzo, con una struttura asimmetrica, e giunto perimetrale sul pulvino d’imposta. L'altezza dal punto più depresso delle fondazioni, (q. 355 s.l.m), al coronamento è di 47 metri, mentre sul piano stradale (q. 415,15) è di 51,15 metri. La quota di massima di regolazione del serbatoio è a 402,00 m s.l.m. Lo spessore alla base è di 4,5 metri, alla sommità 2 metri.
Gli scavi per le fondazioni, spalle diga e gallerie degli scarichi iniziarono nei primi mesi del 1952, con un volume di roccia asportata di 14.510 m³.
A luglio iniziarono i getti di calcestruzzo per la diga. Il calcestruzzo utilizzato era costituito da: un dosaggio di 275 kg di cemento ferro-pozzolanico per ogni metro cubo, calcare alluvionale di 60 mm di diametro e 0,5 kg di additivo "Frioplast" ogni 100 kg di impasto. Il rapporto acqua-cemento era di 0,47. Al termine dei getti era stato usato 8.100 m³ di calcestruzzo. La diga venne collaudata il 18 giugno 1954.
La strumentazione per il controllo, si compone da: 10 termometri nel corpo della diga, rocce e acqua, 24 termoestensimetri, 8 teledilatometri, 9 umidificatori e 5 mire mobili, completata da una rete di triangolazione e livellamento per il controllo degli spostamenti del pendolo e delle spalle.
Un grande schermo impermeabilizzante a raggiera è stato iniettato da due gallerie distinte: 204,14 metri dalla spalla sinistra, e 55 dalla spalla destra per un totale di 14.413 metri. L'assorbimento della roccia era di 43 kg a metro quadro, il cemento iniettato fu di 982 Ton.
La diga è dotata di tre scarichi, per una portata complessiva di 1412 m³/h che si compongono:
Riga 63 ⟶ 73:
* Un sfioratore sul coronamento della diga, costituito da otto luci sfioranti della larghezza di 5,50 m ciascuna, per un totale di 44,00 m, la soglia si trova a quota 402,00 m s.l.m. La sua portata è di 248 m³/s.
* Uno scarico di superficie a calice
* Uno scarico di fondo in sinistra orografica, è costituito da una galleria con sezione policentrica delle dimensioni di 3,75 m per 4,00 m e con uno sviluppo di 156,50 m. A circa 84 m dall’imbocco sono presenti due paratoie piane a strisciamento in serie di dimensioni 3,00 metri per 3,80. La portata, è di 194 m³/s. con livello del serbatoio al massimo invaso.
Riga 88 ⟶ 98:
== Bibliografia ==
* Claudio Cima, ''I laghi delle dolomiti (2)'', Edizioni Mediterranee, 1996, ISBN 88-272-1091-1.
*Società Adriatica di Elettricità, ''Scritti di Carlo Semenza'', Venezia, 1962
*Aldo Colonnello, ''1944 Dies Irae Valcellina l'incendio nazista di Barcis'' Edizioni Biblioteca dell'Immagine 1994
*
== Voci correlate ==
|