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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
 
* nella piazza comunale, il mezzobusto di [[Massimo d'Azeglio|Massimo Tapparelli d'Azeglio]], sebbene sia nato a [[Torino]]. Sul lato occidentale della medesima piazza, il Palazzo Municipale, edificato nel [[1860]] e dotato di ampi portici; da essi si accede alla parte antica del borgo, il Borgo Franco. All'angolo, nel [[1807]], a causa dell'abbattimento dell'ormai pericolante torrione trecentesco, venne riprogettata l'attuale ''Torre campanaria'', terminata nella sua ultima parte (63 metri) soltanto nel periodo [[1897]]-[[1910]].
=== Architetture religiose ===
* Il Castello del Borgo Franco o, più semplicemente, il ''Castello''; si trova nella parte occidentale, e fu eretto nel [[XIV secolo]], ampliando le fortificazioni murarie e le merlature; la restante parte fu ancora ampliata in epoche successive, e divenne una delle residenze dei nobili Tapparelli-d'Hancourt. La facciata più recente, esposta a sud-ovest e costituita da un grandioso edificio-palazzo di color rosso-magenta, subì numerose modifiche strutturali nel corso del [[XIX secolo]], rivestendosi diverse volte con false vesti stilistiche; per esempio i locali vennero rimodellati in stile [[neogotico]] inglese.
 
* immediatamente sotto il Castello, la ''Chiesa di [[San Martino]]'' (dedicata successivamente anche a [[San Deodato]]), progettata nel [[1784]] dall'architetto [[Filippo Castelli]], su una già preesistente chiesa del solo [[san Martino di Tours|San Martino]] (dei territori della Confraternita di San Giovanni) a cui venne anche dedicato l'antico nome del [[Lagolago di Viverone]] nel [[IX secolo|IX]]-[[XII secolo]]. Il culto del vescovo e abate francese [[Deodato di Blois]] del [[VI secolo]] invece, vi giunse successivamente. Sebbene quest'ultimo santo venga celebrato il 24 aprile, a lui venne istituita la festa patronale del paese, il giorno 22 agosto. La parrocchia fu eretta soltanto nel [[1787]]-[[1790]], in stile [[barocco]]-[[rococò]], dotandola di una grande e interessante facciata [[neoclassicismo|neoclassica]]. L'interno fu arricchito di altari e colonne di [[marmo]]; il campanile fu terminato molto più tardi.
* La Chiesetta di [[Carlo Borromeo|San Carlo]]<ref>http://digilander.libero.it/artev/It/Testi/Chiesa_s_carlo.doc</ref> di Via Roma, 78 e datata [[1651]] (della parte più antica rimane il campanile sul retro alto 30 metri), fu già sede della precedente Confraternita di [[Giovanni Battista|San Giovanni Battista]], quindi rimaneggiata e dedicata al santo arcivescovo [[Carlo Borromeo|Borromeo]].
* accedendo ai resti della Casa Forte, detta il ''Castellazzo'', frazione decentrata a occidente, risalente all'[[XI secolo|XI]]-[[XII secolo]], si è testimoni delle antiche fortificazioni che precedettero la creazione del Borgo Franco. Si conserva una gigantesca torre merlata, affiancata da un enorme edificio a pianta rettangolare: da notare l'impianto murario a spina di pesce, posto al pian terreno.
* L'Asilo infantile, ideato dallo stesso [[Massimo D'Azeglio]]. Presidente del Gabinetto del Regno Sabaudo e Ministro degli Esteri, nel firmare la pace con l'Austria ricevette 16.000 lire per diritti di cancelleria, che volle fossero impiegate per la costruzione del 2º asilo infantile del Regno d'Italia.<ref>Nella lettera inviata all'allora sindaco azegliese, scrisse:
{{Citazione|...il dispiacere che ho provato vedendomi costretto, da imperiose circostanze, ad abbandonare il soggiorno di Azeglio, mi verrà temperato, se potrò in qualche modo lasciarvi un segno che mi ricordi ai suoi buoni ed amorevoli abitanti... l'istruzione è un gran bene, ma si dirige all'intelletto e l'uomo non è intelletto soltanto. L'uomo principalmente è ed agisce per cuore. Dunque non solo istruirlo, ma bisogna anche educarlo, formargli il cuore, il carattere. Ricordiamoci che le idee incancellabili sono quelle prime che riceve il bambino...sappiamo formare uomini e galantuomini ed avremo buoni cittadini, avremo una nazione virtuosa e quindi potente}}
</ref><br />L'asilo fu inaugurato nel [[1864]], e nel [[1881]] l'Amministrazione Comunale ne fece una Fondazione, dal 1883 sino agli inizi degli anni sessanta l'asilo fu gestito dalle suore dell'Immacolata di Ivrea. Completamente abbandonato per 30 anni è stato ristrutturato rispettando il progetto architettonico iniziale, oggi abitazione privata ed adibita anche per eventi culturali.
* Chiesa della B.V. Delle Grazie, in decentrata frazione ''Pobbia'', eretta nel [[1850]] a croce greca, con campanile di 40 metri ultimato nel [[1879]].
* Cella di S. Maria di Fontagna, del [[1250]] circa, e oggi inesistente.
* Cappella di San Rocco [[X secolo]], in decentrata località a sud detta "Porta d'Arecco".
* Chiesetta di Sant'Antonio di Monteperosio, antico ospizio per pellegrini posto sulla via romana che univa Vercelli a Ivrea. Nonostante le numerose ristrutturazioni l'edificio conserva ancora nella parte [[abside|absidale]] antichi [[affresco|affreschi]]. Tra le altre cappelle possiamo annoverare San Grato e San Martino.
 
=== Architetture civili ===
* nella piazza comunale, il mezzobusto di [[Massimo d'Azeglio|Massimo Tapparelli d'Azeglio]], sebbene sia nato a [[Torino]]. Sul lato occidentale della medesima piazza, il Palazzo Municipale, edificato nel [[1860]] e dotato di ampi portici; da essi si accede alla parte antica del borgo, il Borgo Franco. All'angolo, nel [[1807]], a causa dell'abbattimento dell'ormai pericolante torrione trecentesco, venne riprogettata l'attuale ''Torre campanaria'', terminata nella sua ultima parte (63 metri) soltanto nel periodo [[1897]]-[[1910]].
 
=== Architetture militari ===
* Il Castello del Borgo Franco o, più semplicemente, il ''Castello''; si trova nella parte occidentale, e fu eretto nel [[XIV secolo]], ampliando le fortificazioni murarie e le merlature; la restante parte fu ancora ampliata in epoche successive, e divenne una delle residenze dei nobili Tapparelli-d'Hancourt. La facciata più recente, esposta a sud-ovest e costituita da un grandioso edificio-palazzo di color rosso-magenta, subì numerose modifiche strutturali nel corso del [[XIX secolo]], rivestendosi diverse volte con false vesti stilistiche; per esempio i locali vennero rimodellati in stile [[neogotico]] inglese.
 
== Società ==