Amplified fragment length polymorphism: differenze tra le versioni

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La '''AFLP-PCR''' o semplicemente '''AFLP''' è un'analisi basata sulla [[Reazione a catena della polimerasi|PCR]] utilizzata in [[genetica]], per il [[DNA fingerprint]]ing, ed in [[Ingegneria genetica]].
 
È un metodo estremamente sensibile per individuare [[Polimorfismo (biologia)|polimorfismi]] a livello del [[DNA]], descritto per la prima volta da Vos et al. nel 1993.<ref>Zabeau, M and P. Vos. 1993. ''Selective restriction fragment amplification: a general method for DNA fingerprinting''. European Patent Office, publication 0 534 858 A1, bulletin 93/13.</ref><ref name=autogenerato1>{{Cita pubblicazione |autore=Vos P, Hogers R, Bleeker M, ''et al.'' |titolo=AFLP: a new technique for DNA fingerprinting |rivista=Nucleic Acids Res. |volume=23 |numero=21 |pagine=4407–14 |anno=1995 |mese=novembre|id=PMID 7501463 |pmc=307397 |url=https://nar.oxfordjournals.org/cgi/pmidlookup?view=long&pmid=7501463 |doi=10.1093/nar/23.21.4407}}</ref><br>
La procedura è divisa in tre passaggi:<ref>{{cita web |url=http://www.keygene.com/keygene/techs-apps/FLASH3.php |titolo=Copia archiviata |accesso=16 marzo 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081221174501/http://www.keygene.com/keygene/techs-apps/FLASH3.php |dataarchivio=21 dicembre 2008 }}</ref>
 
# Digestione del DNA cellulare totale con uno o più [[Enzimi di restrizione]] e legame delle [[Enzimi di restrizione|semi-sequenze di restrizione]] presenti sui frammenti a specifici ''adattori'' (frammenti a sequenza conosciuta);
# Amplificazione selettiva di alcuni di questi frammenti (''ampliconi'') con due primer per PCR complementari alla sequenza "'adattore + semisequenza di restrizione + sequenza selettiva;<ref>una sequenza arbitraria e non degenerata (tipicamente tra 1 e tre nucleotidi) utile per una selezione di precisione"</ref>'";
# Separazione degli ''ampliconi'' mediante elettroforesi su gel seguita da visualizzazione delle bande.
AFLP non è un acronimo ed è incorretto, nonostante numerosissime pubblicazioni tendano a farlo, riferirsi a questo metodo come "Amplified fragment length polymorphism",<ref name=autogenerato1 /> poiché quelli analizzati da questo metodo non si considerano polimorfismi di lunghezza quanto piuttosto polimorfismi di presenza-assenza.