Cynotherium sardous: differenze tra le versioni

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===Evoluzione===
 
È stato notato che il cinoterio rappresenta un paradosso, disponendo di una dentatura [[Ipercarnivoro|ipercarnivora]] come quella che si segnala nei [[Cuon alpinus|cuon]] e nei [[Lycaon pictus|licaoni]], ma non possedendo un cranio corrispondentemente robusto come quest'ultimi. Data l'improbabilità che un canide [[ipocarnivoro]] sviluppi una dentizione ipercarnivora senza il contemporaneo irrobustimento del cranio per meglio immobilizzare legrandi prede grosse, è stato concluso che la dentatura sia un tratto ancestrale, e che il cranio si fosse alleggerito come conseguenza del nanismo insulare.<ref name="Lyras"/>
 
Attualmente, gli unici canini con dentizioni ipercarnivore sono gli estinti [[Xenocyon|xenocioni]] e gli odierni cuon e licaoni. Siccome al cuon manca il terzo molare inferiore, che è presente nel cinoterio, è stato proposto che il suo antenato più probabile sia o lo xenocione o una specie di licaone. Uno studio svolto nel 2006 concluse che il cinoterio fosse un discendente dello xenocione, siccome quest'ultimo era indigeno dell'Europa continentale e, contrariamente al licaone ma in comune col cinoterio, gli mancavano le [[Cuspide (odontoiatria)|cuspidi]] anteriori sul terzo e quarto premolare inferiore. Fu teorizzato che lo xenocione, specificamente ''Xenocyon lycanoides'', colonizzasse Corsica e Sardegna nel Pleistocene inferiore-medio. Questo è coerente con i reperti faunali della Sardegna, in cui il cinoterio appare durante il Pleistocene medio-superiore.<ref name="Lyras"/>
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===Cranio e dentatura===
[[File:Adaptations of the Pleistocene island canid Cynotherium sardous (2006) Cynotherium sardous skull.png|thumb|Illustrazione del cranio]]
Il cinoterio è stato descritto come un canide con un cranio simile a quello degli [[Canis aureus|sciacalli]], ma con una dentatura da [[Cuon alpinus|cuon]].<ref>{{fr}} V. Eisenmann, 1990, ''Caractères juvéniles et affinités systématiques du crâne de Cynotherium sardous, canidé endémique pléistocène de Sardaigne''. Comptes Rendus des Séances de l'Académie des Sciences. Série 2, Mécanique, Physique, Chimie, Sciences de la Terre, Sciences de l'Univers, 310 (4),433-439.</ref> I denti del cinoterio dimostrano somiglianze con quelle dello [[Xenocyon|xenocione]], possedendo una dentatura iugale caratterizzata da una superficie tagliente ingrandita e una superficie stritolante ridotta, tratti che lo accomunano con canini moderni dalla dieta ipercarnivora. Il cranio però è caratterizzato da una cresta sagittale bassa, archi zigomatici deboli e una mandibola snella. Ciò indica che i suoi muscoli masticatori non potevano generare la pressione necessaria per immobilizzare predegrandi grosseprede. È quindi probabile che la sua dieta in Sardegna fosse limitata a prede di taglia piccola come gli uccelli e i [[Prolagus|pica mediterranei]].<ref name="Lyras"/> Un'analisi sull'assetto dei prismi di smalto sui premolari e molari rafforzò l'ipotesi della dieta ipercarnivora, ma con ulteriori indicazioni di una occasionale aggiunta di materiale osseo nell'alimentazione. Questo tratto però è probabilmente un caso di [[plesiomorfia]] e gli analizzatori conclusero che il cinoterio, al massimo, potesse abbattere esemplari giovani di [[Megaloceros|megalocero]].<ref>{{en}} Novelli, M., M. R. Palombo, M. Arca, and N. Tuveri N. 2009. Hunter-Scheger Bands in ''Cynotherium sardous'' di Monte Tuttaviasta (Orosei, Sardegna centroccidentale). ''Geologica Romana'' 51:65–70.</ref>
 
===Scheletro post-cranico===
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===Taglia===
Si stima tramite i misuramentimisure della circonferenza della parte media del [[femore]] che il cinoterio fosse stato un caninocanide di taglia media, pesante 10 kg, quindi paragonabile a uno [[Canis aureus|sciacallo]].<ref name="Cranium"/> È stato proposto che avesse una altezza allaal spallagarrese di 44 cm.<ref name="wang2008 136">{{en}} X. Wang & R. H. Tedford, ''Dogs: Their Fossil Relatives and Evolutionary History'', Columbia University Press, 2008, p. 136, ISBN 978-0-231-13528-3</ref>
 
==Note==