José Piñera: differenze tra le versioni

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Durante il regime militare di [[Augusto Pinochet]] ha rivestito prima il ruolo di [[Ministro]] del Lavoro e della Sicurezza Sociale (1978-1980), poi quello di Ministro delle Miniere (1980-1981). Assunse i "[[Chicago boys]]", gruppo di giovani economisti cileni formati, negli anni settanta, presso l'università di Chicago sotto l'egida di [[Milton Friedman]] e Arnold Harberger. In quegli anni, Piñera implementò tre riforme: la privatizzazione del sistema pensionistico, la creazione di un nuovo codice del lavoro pro-occupazione, e la legge costituzionale che apriva il settore minerario all'iniziativa privata.
====Dissensi con la giunta militare====
Piñera cominciò poiprogressivamente a distaccarsi dal regime: nell'aprile del [[1981]] venne reso noto che, in una riunione del gabinetto dei ministri, affrontò il generale Pinochet per evitare che un importante leader sindacale, [[Manuel Bustos]], venisse esiliato. Come risultato, l'ordine di esilio fu revocato.<ref>"La Historia Oculta del Regimen Militar" (La Epoca, 1988), por Ascanio Cavallo, Manuel Salazar y Oscar Sepúlveda, p. 275.</ref>
In disaccordo con la giunta militare, nel dicembre [[1981]] rassegnò le dimissioni, avviando così una campagna indirizzata alla transizione del Cile verso una [[democrazia]].
Egli sostiene che le sue politiche favorirono il cosiddetto "[[miracolo del Cile|miracolo economico del Cile]]".