Incendio di Edimburgo: differenze tra le versioni

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[[File:Hans Holbein, the Younger, Around 1497-1543 - Portrait of Henry VIII of England - Google Art Project.jpg|thumb|upright=0.6|left|Enrico VIII]]
[[Enrico VIII d'Inghilterra]] era intenzionato ad unire il [[regno di Scozia]] al [[regno d'Inghilterra]] o perlomeno riportare i due regni sotto la propria egemonia. Con [[James Hamilton, duca di Châtellerault]], venne contrattato che [[Maria di Scozia]] avrebbe sposato [[Edoardo VI d'Inghilterra|Edoardo]], il principe ereditario d'Inghilterra. Hamilton, ad ogni modo, permise al parlamento di revocare questo accordo poco dopo, fatto che spinse Enrico a dichiarare guerra alla Scozia nel dicembre del 1543; il reggente di Scozia si trovò a dover fronteggiare così anche quei ribelli che continuavano a sostenere il matrimonio con la monarchia inglese, come ad esempio il [[Matthew Stewart, IV conte di Lennox|conte di Lennox]], il [[William Cunningham, IV conte di Glencairn|conte di Glencairn]], il [[Gilbert Kennedy, III conte di Cassilis|conte di Cassillis]] ed il [[Archibald Douglas, VI conte di Angus|conte di Angus]]. Questi nobili erano in contatto con Enrico VIII attraverso il segretario del conte di Lennox, Thomas Bishop, ed il cappellano di lord Angus, John Penven. Le loro lettere indirizzate a Enrico VIII richiedevano un intervento tempestivo ed a marzo ebbero l'assicurazione di un supporto militare adeguato allo scontro che si profilava.<ref>''HMC, Marquis of Salisbury, Hatfield House'', vol. 1 (London, 1883), nos. 101, 133, 134, 135: Haynes (1740), pp. 19, 20: ''Letters & Papers, Henry VIII'', vol. 19 part 1 (1903), preface, identifies Penven as Angus's chaplain.</ref> Il consiglio privato di Enrico VIII diede istruzioni per preparare una forza d'invasione per il 10 aprile 1544 con questo scopo:<blockquote>Porre il tutto a ferro e fuoco, bruciare Edimburgo, razziare e disfare tutto ciò che sarà saccheggiato, affinché rimanga perpetua memoria dellavendettadella vendetta di Dio illuminato su di loro per la loro falsità e slealtà.<ref>Merriman, Marcus, ''The Rough Wooings'' (Tuckwell, 2000), 144: ''Hamilton Papers'', vol. 2 (Edinburgh, 1890), p. 326 ''Letters & Papers'', vol. 19 part 1, no. 314.</ref></blockquote> [[Edward Seymour, I duca di Somerset]], all'epoca noto come [[conte di Hertford|lord Hertford]] era il luogotenente del re. Questi era intenzionato a porre la guarnigione inglese a [[Leith]], ma il suo piano venne bocciato.<ref>Joseph Bain, [https://archive.org/details/cu31924091786040/page/n369/mode/2up ''Hamilton Papers'', vol. 2 (Edinburgh, 1890), pp. 330–1, 338–341]</ref> Enrico VIII gli chiese ad ogni modo personalmente di distruggere la città di [[St Andrews]], la quale ad ogni modo si trovava troppo distante rispetto agli obbiettivi di lord Hertford.
[[File:Edward Seymour.jpg|thumb|upright=0.6|Il conte di Hertford]]
Il conte di Hertford discusse con gli alleati scozzesi anche la possibilità di catturare il cardinale [[David Beaton]] nel corso dell'invasione. Enrico VIII stesso credeva che Beaton, strenuo difensore e propugnatore della ''[[Auld Alliance]]'' con la Francia, fosse uno dei principali responsabili dell'improvviso cambio di rotta della politica scozzese. Tra coloro che dovevano occuparsi di questo rapimento figuravano [[James Kirkcaldy di Grange]], [[Norman Leslie]] e John Charteris che per questo infatti si portarono a [[Fife]]. L'obbiettivo secondario dellaspedizione inglese era di attaccare [[Arbroath]] mentre l'attenzione sarebbe stata focalizzata su Edimburgo.<ref>''State Papers Henry VIII'', vol. 5, part IV cont., (London, 1836), 377.</ref> Anche di questo progetto si fece ben poco dal momento che sarebbe mancato il tempo necessario e le risorse per un assedio.<ref>''HMC Salisbury, Hatfield'', vol. 1 (London, 1883), p. 36 no. 36: Haynes, Samuel, ed., ''A Collection of State Papers'', vol. 1 (London, 1740), p. 32: the Scottish agent conducting this negotiation in London was called 'Wishart'.</ref> L'obbiettivo primario rimase quindi Edimburgo, sebbene appunto il regno d'Inghilterra non poté dirottarvi le risorse che avrebbe voluto in quanto già impegnata nell'[[assedio di Boulogne (1544–1546)|assedio di Boulogne]] in Francia, già pianificato per l'estate.