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La '''magnetoricezione''' o '''magnetocezione''' è la facoltà di vari animali di fare uso del [[campo geomagnetico]] per orientarsi durante le [[Uccelli migratori|migrazioni]] o i spostamenti in genere. Si conoscono principalmente due meccanismi di magnetoricezione. Uno dei due meccanismi si basa sulla presenza di un minerale magnetico ricco di ferro, la [[magnetite]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Ilia A.|cognome=Solov'yov|nome2=Walter|cognome2=Greiner|data=2007-09-01|titolo=Theoretical Analysis of an Iron Mineral-Based Magnetoreceptor Model in Birds|rivista=Biophysical Journal|volume=93|numero=5|pp=1493–1509|accesso=2022-01-11|doi=10.1529/biophysj.107.105098|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1948037/}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Gerald|cognome=Falkenberg|nome2=Gerta|cognome2=Fleissner|nome3=Kirsten|cognome3=Schuchardt|data=2010-02-16|titolo=Avian Magnetoreception: Elaborate Iron Mineral Containing Dendrites in the Upper Beak Seem to Be a Common Feature of Birds|rivista=PLoS ONE|volume=5|numero=2|pp=e9231|accesso=2022-01-11|doi=10.1371/journal.pone.0009231|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2821931/}}</ref>, mentre il secondo meccanismo detto di coppia di [[Radicale libero|radicali]] funziona con crittocromi, che sono [[flavoproteine]] presenti nella retina dell'occhio di vari animali anche se è stato studiato soprattutto nell'[[Uccelli migratori|uccello migratore]] [[Erithacus rubecula|pettirosso]] (Erithacus rubecula)<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Wolfgang|cognome=Wiltschko|nome2=Roswitha|cognome2=Wiltschko|data=2001-10-01|titolo=Light-dependent magnetoreception in birds: the behaviour of European robins, Erithacus rubecula, under monochromatic light of various wavelengths and intensities|rivista=Journal of Experimental Biology|volume=204|numero=19|pp=3295–3302|accesso=2022-01-11|doi=10.1242/jeb.204.19.3295|url=https://doi.org/10.1242/jeb.204.19.3295}}</ref>. [[File:Rouge gorge familier - crop (WB correction).jpg|thumb|Pettirosso europeo, foto di Pierre Selim]]
==con magnetite==
In batteri è stata trovata la magnetite talvolta come cristalli di Fe<sub>3</sub>O<sub>4</sub> oppure di [[greigite]] Fe<sub>3</sub>S<sub>4.</sub> La magnetite, che è un minerale con proprietà magnetiche, è presente anche in molluschi, salmoni e lungo il bordo del becco di uccelli<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Joseph L.|cognome=Kirschvink|data=1997-11|titolo=Homing in on vertebrates|rivista=Nature|volume=390|numero=6658|pp=339–340|lingua=en|accesso=2022-01-11|doi=10.1038/36986|url=https://www.nature.com/articles/36986}}</ref>. Si supponeva quindi che i cristalli potevano orientarsi e allinearsi secondo il campo geomagnetico. Il meccanismo sarebbe analogo a una [[bussola]] come che si orienta rispetto all'asse Nord-Sud.
== con coppia di radicali ==
La magnetoricezione mediante coppia di radicali era già stata ipotizzata nel 1978 da Schulten<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Klaus|cognome=Schulten|nome2=Charles E.|cognome2=Swenberg|nome3=Albert|cognome3=Weiler|data=1978-01-01|titolo=A Biomagnetic Sensory Mechanism Based on Magnetic Field Modulated Coherent Electron Spin Motion|rivista=Zeitschrift fur Physikalische Chemie|volume=111|numero=1|pp=1–5|accesso=2022-01-11|doi=10.1524/zpch.1978.111.1.001|url=https://experts.illinois.edu/en/publications/a-biomagnetic-sensory-mechanism-based-on-magnetic-field-modulated}}</ref>. Gli autori supponevano che meccanismi già noti dalla [[Fotosintesi clorofilliana|fotosintesi]] potevano essere validi anche per sensori biomagnetici ossia per la magnetoricezione. Gli studi che seguirono confermarono questa ipotesi<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|nome=Hamish G.|cognome=Hiscock|nome2=Susannah|cognome2=Worster|nome3=Daniel R.|cognome3=Kattnig|data=2016-04-26|titolo=The quantum needle of the avian magnetic compass|rivista=Proceedings of the National Academy of Sciences|volume=113|numero=17|pp=4634–4639|lingua=en|accesso=2022-01-11|doi=10.1073/pnas.1600341113|url=https://www.pnas.org/content/113/17/4634}}</ref>. Questa forma di magnetoricezione dipende dalla luce ed è nell'occhio degli uccelli migratori che si sono trovati delle molecole proteiche, i crittochromi. Il nome deriva dalle [[Cryptogamae|crittogame]], che sono piante come i felci, muschi e licheni nelle quali sono stati scoperti i crittocromi. Anche piante contengono crittocromi<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Ilia A.|cognome=Solov'yov|nome2=Danielle E.|cognome2=Chandler|nome3=Klaus|cognome3=Schulten|data=2007-04-15|titolo=Magnetic field effects in Arabidopsis thaliana cryptochrome-1|rivista=Biophysical Journal|volume=92|numero=8|pp=2711–2726|accesso=2022-01-11|doi=10.1529/biophysj.106.097139|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/17259272/}}</ref>, infatti In [[Arabidopsis thaliana]] i crittocromi facilitano la crescita quando la luce blu è limitante<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Ullas V.|cognome=Pedmale|nome2=Shao-shan Carol|cognome2=Huang|nome3=Mark|cognome3=Zander|data=2016-01-14|titolo=Cryptochromes interact directly with PIFs to control plant growth in limiting blue light|rivista=Cell|volume=164|numero=0|pp=233–245|accesso=2022-01-11|doi=10.1016/j.cell.2015.12.018|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4721562/}}</ref>. Sono in seguito scoperti crittochromi nell'occhio di molte specie animali. In Drosophila potrebbe avere sia la funzione di magnetoricezione<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Robert J.|cognome=Gegear|nome2=Amy|cognome2=Casselman|nome3=Scott|cognome3=Waddell|data=2008-08-21|titolo=CRYPTOCHROME mediates light-dependent magnetosensitivity in Drosophila|rivista=Nature|volume=454|numero=7207|pp=1014–1018|accesso=2022-01-13|doi=10.1038/nature07183|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2559964/}}</ref> che quella di regolatore del [[ritmo circadiano]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=André|cognome=Klarsfeld|nome2=Sébastien|cognome2=Malpel|nome3=Christine|cognome3=Michard-Vanhée|data=2004-02-11|titolo=Novel Features of Cryptochrome-Mediated Photoreception in the Brain Circadian Clock of Drosophila|rivista=The Journal of Neuroscience|volume=24|numero=6|pp=1468–1477|accesso=2022-01-13|doi=10.1523/JNEUROSCI.3661-03.2004|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6730330/}}</ref>, ma nei mammiferi quali il topo e l'uomo ha un ruolo soltanto nel ritmo circadiano<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Yasuhide|cognome=Miyamoto|nome2=Aziz|cognome2=Sancar|data=1998-05-26|titolo=Vitamin B2-based blue-light photoreceptors in the retinohypothalamic tract as the photoactive pigments for setting the circadian clock in mammals|rivista=Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America|volume=95|numero=11|pp=6097–6102|accesso=2022-01-13|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC27591/}}</ref>.
=== Meccanismo ===
La magnetoricezione mediante coppia di radicali è dipendente dalla luce. Infatti il meccanismo si verifica nella retina dell'occhio. Nella retina, a livello dei [[Bastoncello|bastoncelli]], si trovano inclusi tra le membrane i crittocromi, che sono una classe di flavoproteine. Le flavoproteine contengono degli accettori di elettroni come il [[flavina adenina dinucleotide]] (FAD) e sono responsanbili delle reazioni [[Ossidoriduzione|redox]]. Il FAD è inserito profondamente nel crittocromo che possiede alcuni residui di
==Storia==
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