Maurice Béjart: differenze tra le versioni

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''Symphonie pour un homme seul'' ([[1955]]) è il primo capolavoro di Béjart e incarna con un'autorità allucinante l'uomo errante in un universo brulicante e ostile dal quale spunta improvvisamente una donna dall'erotismo aggressivo, l'egocentrismo morbido, la selvatichezza voluttuosa. L'uomo cerca di scappare dalla schizofrenia crescente attraverso la sublimazione, aggrappandosi ad una corda (dinamica ascensionale, una costante bejartiana). In questo balletto sono caratteristiche essenziali la brutalità degli accenti, gli [[enchaînement]] inaspettati, la ricerca parossistica dell'en dehors, la mescolanza del vocabolario classico e moderno, la stretta coesione tra il gesto drammatico, il ritmo e il suono.
 
''[[La sagra della primavera|Le sacre du printemps]]'' ([[1959]]), sulla partitura di [[Igor' Fëdorovič Stravinskij|Igor Stravinskij]], è un altro capolavoro di Béjart in cui egli celebra il risvegliarsi della vita e della natura nell'unione di due giovani, dando a questo atto un significato universale.<ref>Angelo Foletto in ''Il Balletto. Repertorio del Teatro di Danza dal 1581'', Milano, Mondadori, 1979</ref> Il famosissimo ''[[Boléro (Ravel)#Balletto|Bolero]]'' su musica di [[Maurice Ravel]] esprime la vocazione al monumentale, all'ecumenismo, è un fantasma del teatro totale, la volontà di abbracciare tutto con la propria arte. Il 15 luglio [[2007]] ha rappresentato alla [[Teatro alla Scala|Scala]] di Milano uno spettacolo dedicato a [[Gianni Versace]], a dieci anni dalla morte. Il nome del balletto è ''Grazie Gianni con amore''.
 
=== Morte ===