Bidu Sayão: differenze tra le versioni

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Biografia: corsivi
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=== Una star al Metropolitan ===
 
Debuttò negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] nel [[1936]] con la [[Filarmonica di New York]] alla [[Carnegie Hall]], cantando ''La Demoiselle élue'' di [[Debussy]], sotto la bacchetta di [[Arturo Toscanini]], che diventerà un grande amico e uno dei suoi più grandi sostenitori. Egli si riferiva a lei chiamandola ''la piccola brasiliana.''
Il debutto al [[Metropolitan Opera House]] arrivò il 13 febbraio [[1937]], dovendo rimpiazzare il soprano spagnolo [[Lucrezia Bori]] nel ruolo di [[Manon (Massenet)|Manon]].
La critica impazzì, incluso Olin Downes del ''[[New York Times]]''<ref>[http://select.nytimes.com/mem/archive/pdf?res=F40811FA38541B728DDDAD0994DA405B878FF1D3 BIDU SAYAO MAKES DEBUT IN 'MANON' - Gifted Soprano Sings the Title Role of Massenet Opera at the Metropolitan GREETED WITH APPLAUSE Rayner Substitutes for Maison on Short Noti...<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Un mese dopo cantò Violetta ne ''[[La Traviata]]'', immediatamente seguita da Mimì in ''[[La Bohème]]'', in dicembre Giulietta in ''[[Romeo e Giulietta (Gounod)|Romeo e Giulietta]]'' con [[Ezio Pinza]], nel [[1938]] Gilda in ''Rigoletto'' e Rosina ne ''Il barbiere di Siviglia'', nel [[1940]] Susanna ne ''[[Le nozze di Figaro]]'' e Norina in ''[[Don Pasquale]]'', nel [[1941]] Zerlina in ''[[Don Giovanni (opera)|Don Giovanni]]'' con Pinza, [[Zinka Milanov]] e [[Tito Schipa]] diretta da [[Bruno Walter]] ed Adina ne ''[[L'elisir d'amore]]'', nel [[1942]] Serpina ne ''[[La serva padrona]]'' e nel [[1944]] Mélisande in ''[[Pelléas et Mélisande (opera)|Pelléas et Mélisande]]'' con [[Lawrence Tibbett]].
 
Visse gran parte della sua vita a [[Lincolnsville]], nel [[Maine]].
Bidu Sayão non lascia più il nuovo continente, il Met divenne il suo teatro ed il [[San Francisco Opera]], dove esordì nel [[1939]] con Manon, la sua alternativa. Ancora a San Francisco nel [[1940]] è Mimì ne ''La bohème'' con [[Jussi Bjoerling]] e Susanna ne ''Le nozze di Figaro'' diretta da [[Erich Leinsdorf]], nel [[1941]] Norina in ''Don Pasquale'', Rosina ne ''Il barbiere di Siviglia'' con Tibbett e Pinza e Gilda in ''Rigoletto'', nel [[1942]] Violetta Valéry ne ''La traviata'' diretta da [[Fausto Cleva]], nel [[1946]] Giulietta in ''Romeo e Giulietta'', nel [[1947]] Mélisande in ''Pelléas et Mélisande'', nel [[1948]] Zerlina in ''Don Giovanni'' ed Adina ne ''L'elisir d'amore'' con [[Ferruccio Tagliavini]] e [[Tito Gobbi]] e nel [[1952]] con [[Mario Del Monaco]] Margherita in ''[[Mefistofele (opera)|Mefistofele]]'' e Nedda in ''[[Pagliacci (opera)|Pagliacci]]''.
 
Era la cantante preferita dal compositore brasiliano [[Heitor Villa-Lobos]], col quale ebbe una collaborazione costante, durata molti anni, che la portò a registrare moltissime sue composizioni, incluso la famosa registrazione ''[[Bachianas brasileiras]] n. 5'', un'aria senza parole, un vocalizzo scritto apposta per lei che sarà premiato con il [[Grammy Hall of Fame Award]] [[1984]] e Forests Of The Amazon colonna sonora del film di Hollywood ''Green Mansions'' (''[[Verdi dimore]]'') (1959).
Cantò l'ultima volta a [[Rio de Janeiro]] nel 1937, dove venne fischiata pesantemente durante ''Pelléas et Mélisande''. Si dice che i fischi furono organizzati dalla claque del mezzo-soprano [[Gabriella Besanzoni]], il cui successo in ''Carmen'' non volevano venisse oscurato. Il suo paese non seppe apprezzare quello che invece gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] circondarono di gloria.
 
Nel febbraio del [[1938]] cantò alla [[Casa Bianca]] per il presidente [[Franklin Delano Roosevelt|Roosevelt]], il quale le offrì la cittadinanza americana, ma lei rifiutò immediatamente: "in Brasile sono nata e in Brasile morirò".
Lei e il marito, [[Giuseppe Danise]], comprarono una proprietà di fronte all'oceano a Lincolnville. Dopo quindici anni di collaborazione con il [[Metropolitan Opera]], diede l'addio al teatro nel [[1952]], dopo duecentotrentasette rappresentazioni al Met, scegliendo di ritirarsi ancora al top della sua forma. "Sono orgogliosa, non volevo aspettare che mi chiedessero di andarmene!" disse in un'intervista del 1987.
 
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L'addio definitivo alle scene avvenne nel 1957.
Dopo la morte del marito, nel 1963, Bidu Sayão continuò una vita tranquilla nella sua casa nel [[Maine]] e al Salisbury Hotel di [[Manhattan]]. Ritornerà in visita in Brasile un'ultima volta nel [[1995]], per un tributo in suo onore durante il [[Carnevale]] di [[Rio de Janeiro]].
Morì poco prima di compiere 97 anni al ''Penobscot Bay Medical Center'' a [[Rockport (Maine)|Rockport]]. Le sue ceneri furono sparse nella baia davanti alla sua casa.
 
== Grazia e delicatezza ==