Moby Dick: differenze tra le versioni

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== Trama ==
{{Citazione|Laggiù soffia! Laggiù soffia! La gobba come una montagna di neve! È Moby Dick!|Dal capitolo 133, ''La caccia''|There she blows!-there she blows! A hump like a snow-hill! It is Moby Dick!|lingua=en}}
ciao Il narratore, Ismaele, è un marinaio in procinto di partire da [[Manhattan]]. Nonostante «''sia oramai piuttosto vecchio del mestiere''» per le esperienze vissute nella [[marina mercantile]], questa volta ha deciso che per il suo prossimo viaggio s'imbarcherà su una baleniera. In una notte di dicembre giunge così alla ''Locanda dello Sfiatatoio'', presso [[New Bedford (Massachusetts)]], accettando di dividere un letto con uno sconosciuto al momento assente. Quando il suo compagno di branda, un tatuatissimo ramponiere [[polinesia]]no chiamato Queequeg, fa ritorno a ora tarda e scopre Ismaele sotto le sue coperte, i due uomini si spaventano reciprocamente. Diventati presto amici, i due decideranno di imbarcarsi assieme dall'isola di [[Nantucket]] sulla ''Pequod'', «...bastimento vecchio e inusitato... una nave della vecchia scuola, piuttosto piccola... Stagionata e tinta dalle intemperie di tutti e quattro gli oceani. Un veliero cannibale, che si ornava delle ossa cesellate dei suoi nemici» con le quali è stata adornata. La nave è equipaggiata da 30 marinai di ogni razza e provenienti da ogni angolo del pianeta.
 
È comandata da un inflessibile capitano quacchero, chiamato Achab, che sembra non essere sulla nave, descritto da uno degli armatori come «un grand'uomo, senza religione, simile a un dio», il quale «è stato all'università e insieme ai cannibali». Poco dopo, sul molo, i due amici s'imbattono in un misterioso uomo dal nome biblico di Elia che allude a future disgrazie che colpiranno Achab. Il clima di mistero cresce la mattina di Natale quando Ismaele vede delle oscure figure nella nebbia vicine al ''Pequod,'' che proprio quel giorno spiega le vele.