Erbaluce di Caluso: differenze tra le versioni

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{{F|vini|luglio 2013}}
|- style="background:#CCCC33; color:#330000"
{{Vino
|<div align="center">'''Disciplinare DOCG'''<br>
|tipo=DOCG
Stato {{Bandiera|ITA}} Italia<br>
|nome=Erbaluce di Caluso o Caluso
Regione {{IT-PMN}}<br>
|data_decreto=08/08/2010
'''<span style="font-size: 120%;">Erbaluce di Caluso o Caluso</span>'''<br>Decreto del 08.08.2010<br>Gazzetta Ufficiale n. 248 del 22.10.2010<br>Regolamenta le seguenti tipologie:</div>
|note_decreto=''&nbsp;''
|-
|gazzetta_ufficiale=22/10/2010,<br/> n 248
|
|resa_uva=110 [[quintale|q]]
:[[#Bianco|Bianco]]
|resa_vino=70,0%
:[[#Passito|Passito]]
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:[[#Spumante|Spumante]]
|titolo_vino=11,0%
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|estratto_secco=17,0‰
|Fonte: Disciplinare di produzione<ref name=Disciplinare>{{cita web|url=http://catalogoviti.politicheagricole.it/scheda_denom.php?t=dsc&q=xxxx|titolo=Disciplinare di produzione dei vini a denominazione di origine controllata “nomevino”|accesso=gg mese aaa}}</ref>
|vitigno=
|-
*[[Erbaluce (vitigno)|Erbaluce]]: 100.0%
|[[File:Erbaluce.jpg|thumb|center|Grappolo di Erbaluce]]
}|}
 
L''''Erbaluce di Caluso''' o '''Caluso''' è un vinouna [[Denominazionedenominazione di Origineorigine Controllatacontrollata e Garantitagarantita|DOCG]] riservata ad alcuni [[vino|vini]] la cui produzione, è consentita nelle province di [[provincia di Torino|province di Torino]], [[Provincia di Biella|Biella]], e [[Provincia di Vercelli|Vercelli]],. La maggior produzione si svolge particolarmente sulle colline intorno a [[Caluso]], centro delin [[Canavese]] nella [[città metropolitana di Torino]], in [[Piemonte]].<br/> Il riconoscimento della Denominazione di origine controllata e garantita è avvenuto con Decreto dell'8 ottobre 2010, pubblicato sulla [[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana|Gazzetta Ufficiale]] n. 248 del 22.10.2010.
== Zona di produzione ==
La zona di produzione comprende l'intero territorio dei seguenti comuni:
 
[[Agliè]], [[Azeglio]], [[Bairo]], [[Barone]], [[Bollengo]], [[Borgomasino]], [[Burolo]], [[Caluso]], [[Candia Canavese]], [[Caravino]], [[Cossano Canavese]], [[Cuceglio]], [[Ivrea]], [[Maglione (Italia)|Maglione]], [[Mazzè]], [[Mercenasco]], [[Montalenghe]], [[Orio Canavese]], [[Palazzo Canavese]], [[Parella]], [[Perosa Canavese]], [[Piverone]], [[Romano Canavese]], [[San Giorgio Canavese]], [[San Martino Canavese]], [[Scarmagno]], [[Settimo Rottaro]], [[Strambino]], [[Vestignè]], [[Vialfrè]], [[Villareggia]] e [[Vische]] in provincia di Torino; [[Roppolo]], [[Viverone]] e [[Zimone]] in provincia di Biella; [[Moncrivello]] in provincia di Vercelli.<ref name=Disciplinare />.
== Caratteristiche organolettiche ==
*'''colore''': giallo paglierino.
*'''odore''': fine, che ricorda i fiori di campo.
*'''sapore''': secco, fresco e caratteristico.
 
==Cenni Storia storici==
L'Erbaluce è considerato un vitigno autoctono, di origini molto antiche: già i Salassi coltivavano la vite e vinificavano. Il vitigno venne gradito anche in età romana, venendo chiamato Alba lux o Albalux. Si ritiene che il nome attuale ne sia infatti la correzione locale.<ref>[http://www.erbaluce-bianco.it/vitigno.html]</ref>
Le prime notizie del vitigno Erbaluce risalgono al 1606, quando viene menzionato in un suo libro da [[Giovan Battista Croce]], gioielliere presso il duca [[Carlo Emanuele I]]. Il nome del vitigno deriva dal colore che assumono gli acini in autunno: i riflessi rosati e caldi si fanno più intensi, ambrati, nelle parti esposte al sole. Questa Doc viene prodotta in diverse tipologie: oltre a vino fermo esistono le versioni [[Erbaluce di Caluso spumante|Spumante]] e [[Erbaluce di Caluso passito|Passito]].
 
Le prime notizie storiche del vitigno Erbaluce risalgono al 1606, quando viene menzionato da [[Giovan Battista Croce]], gioielliere presso il duca [[Carlo Emanuele I di Savoia|Carlo Emanuele I]].<ref>[http://www.erbaluce-bianco.it/vitigno.html]</ref> {{citazione|«Erbalus è uva bianca così detta, come Albaluce, perché biancheggiando risplende: fa li grani rotondi, folti e copiosi, ha il guscio, o sia scorsa dura: matura diviene rostita, e colorita, e si mantiene in su la pianta assai: è buona da mangiare, e a questo fine si conserva: fa li vini buoni e stomacali.»}}
== Abbinamenti consigliati ==
Altre menzioni appaiono nel 1799 in studi della Società agraria di Torino, dal Gatta nel 1833 nel suo studio su Viti e vini della provincia di Ivrea.
È consigliato il consumo sia come aperitivo oppure durante il pasto abbinato ad antipasti, primi piatti (risotto all'Erbaluce) o piatti a base di pesce (frittura di Coregone, pesce di lago oggi oggetto di ripopolamento nel [[Lago di Viverone]]).
 
Per collegare il nome al colore giallo oro degli acini che brillano al sole autunnale, una leggenda narra che il vitigno nacque dalle lacrime della ninfa Albaluce, figlia degli dei Sole e Alba.<ref>[http://www.ivinidelpiemonte.com/vini-e-territorio/vini/erbaluce/]</ref>
== Tipologie di vino prodotte ==
L'erbaluce è uno dei pochi vitigni che permette la produzione di tre tipologie di vino differenti:
 
==Tecniche di produzione==
'''Erbaluce di Caluso DOCG'''
Il '''passito''' viene ottenuto da grappoli sottoposti a un periodo di appassimento in locali arieggiati, le cosiddette "passitaie", dove rimangono, distesi su graticci o appesi per il peduncolo, per circa 5 mesi; a marzo avviene la pigiatura.
Vino fermo di colore giallo paglierino, presenta luminosi riflessi verdolini e una limpidezza brillante quando è in giovane età. Il suo profumo molto fine ricorda quello dei fiori di campo, rimandando all'acacia e al biancospino. Il sapore è fresco e secco. Le sensazioni che ritornano in bocca sono sostenute da un nerbo sapido, che sfuma nel finale su note lievemente ammandorlate. La caratteristica nobile dell'Erbaluce sta nella spiccata capacità di evoluzione nel tempo. Dopo tre o quattro anni di invecchiamento questo vino mostra tutta la sua complessità e struttura: emergono note minerali e terziarie estremamente interessanti.
 
Lo '''spumante''' può essere prodotto esclusivamente con il [[Metodo classico]] e subisce una seconda fermentazione in bottiglia di almeno 15 mesi .
'''Erbaluce di Caluso Spumante DOCG'''
Può essere prodotto esclusivamente con metodo Classico. Le caratteristiche del vitigno lo rendono perfetto per la spumantizzazione. Acidità e struttura sono i due elementi fondamentali in uno spumante di qualità e l'Erbaluce li possiede entrambi. Il vino si presenta con una spuma leggera e persistente, un perlage fine e un colore paglierino scarico. Il suo profumo è delicato e caratteristico, così come il gusto asciutto e con note fruttate e floreali.
 
esclusione della tipologia spumante è obbligatoria l'indicazione dell'annata di produzione delle uve.
'''Erbaluce di Caluso Passito DOCG'''
I grappoli dell'uva Erbaluce vengono sottoposti a un periodo di appassimento in locali arieggiati, le cosiddette "passitaie", dove rimangono, distesi su graticci o appesi per il peduncolo, per circa 5 mesi (l'appassimento dura dalla vendemmia fino a febbraio dell'anno dopo la vendemmia). A marzo inizia la pigiatura. Dal primo giorno di novembre successivo alla vendemmia, devono passare almeno 3 anni prima della commercializzazione, come previsto dal Disciplinare (4 anni per l'Erbaluce di Caluso Passito Riserva). Nella versione passita esce tutta la poliedricità di questo vitigno ed il suo valore assoluto. È un vino con notevole capacità di invecchiamento: bottiglie di 30 o 40 anni sanno regalare emozioni uniche.
Il vino ha un colore che va dal giallo oro all'ambrato, limpidezza brillante, profumo elegante e vagamente etereo. Il suo gusto dolce, richiama agli aromi di miele, confettura, frutta passita e candita.
 
È consentiva la menzione '''vigna''' seguita dal relativo toponimo, che deve risultare nella documentazione.
== Produzione ==
 
''Provincia, stagione, volume in [[ettolitro|ettolitri]]''
La tecnica di coltura è la "pergola calusiese" formata da un'interfila di oltre 5 metri; la potatura avviene per tralci lunghi in quanto l'Erbaluce non fruttifica sulle prime gemme basali.
*Biella (1995/96) 253,63
 
*Biella (1996/97) 760,82
La versatilità della cultivar consente (unico bianco in Italia) di vinificarla come bianco secco, spumante e passito.
*Torino (1990/91) 4392,2
 
*Torino (1991/92) 4809,96
==Disciplinare==
*Torino (1992/93) 5384,49
La DOC Erbaluce di Caluso o Caluso è stata istituita con DPR 09.07.1967 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 203 del 14.08.1967<br> Ha ottenuto il riconosciment DOCG con DM 08.08.2010 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 248 del 22.10.2010<br>successivamente è stato modificato con
*Torino (1993/94) 3435,01
* DM 30.11.2011, GU 295 –20.12.2011
*Torino (1994/95) 5017,31
* DM 12.07.2013, pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf
*Torino (1995/96) 2573,13
* DM 07.03.2014, pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf
*Torino (1996/97) 4935,45
* La versione in vigore è stata approvata con D.M. gg.mm.aaaa Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf<ref name = Disciplinare/>
*Vercelli (1990/91) 205,5
 
*Vercelli (1991/92) 283,02
==Tipologie==
*Vercelli (1992/93) 373,59
===Bianco===
*Vercelli (1993/94) 237,36
{|class=wikitable
*Vercelli (1994/95) 385,39
|-
|uvaggio||[[Erbaluce (vitigno)|Erbaluce]] 100%
|-
|colore||giallo paglierino, presenta luminosi riflessi verdolini e una limpidezza brillante
|-
|odore||ricorda quello dei fiori di campo, rimandando all'acacia e al biancospino.
|-
|sapore||sapido, con note di mele croccanti<ref>[https://www.quattrocalici.it/vitigni/erbaluce/]</ref>, sfuma con toni lievemente ammandorlati.
|-
|titolo alcolometrico minimo||11,00% vol.
|-
|acidità totale minima||5,0 g/l.
|-
|estratto secco minimo||17,00 g/l.
|-
|resa massima di uva per ettaro||110 q.
|-
|resa massima di uva in vino|| %
|}
====Abbinamenti consigliati====
È consigliato il consumo sia come aperitivo oppure durante il pasto abbinato ad antipasti, primi piatti (risotto all'Erbaluce) o piatti a base di pesce, in particolare il Coregone, abbondante nel [[Lago di Viverone]].
 
===Passito===
È consentita la menzione ''riserva'', purché invecchiato almeno 48 mesi.
{|class=wikitable
|-
|uvaggio||[[Erbaluce (vitigno)|Erbaluce]] 100.0%
|-
|colore||dal giallo oro all'ambrato brillante
|-
|odore||intenso, di pesca e mandorla.
|-
|sapore||richiama miele, confettura, frutta passita e candita; emergono note minerali e terziarie.
|-
|titolo alcolometrico minimo||17,00% vol.
|-
|acidità totale minima||5,0 g/l.
|-
|estratto secco minimo||26,0 g/l
|-
|zuccheri residui minimi||70,0 g/l.
|-
|resa massima di uva per ettaro||35 q.
|-
|resa massima di uva in vino|| %
|-
|invecchiamento||36 mesi
|}
====Abbinamenti consigliati====
 
===Spumante===
Può essere prodotto esclusivamente con metodo Classico.
{|class=wikitable
|-
|uvaggio||[[Erbaluce (vitigno)|Erbaluce]] 100.0%
|-
|spuma|| leggera e persistente, con perlage fine
|-
|colore||paglierino scarico.
|-
|odore||
|-
|sapore||asciutto e con note fruttate e floreali.
|-
|titolo alcolometrico minimo|| 11,50% vol.
|-
|acidità totale minima||5,0 g/l.
|-
|estratto secco minimo||17,00 g/l
|-
|resa massima di uva per ettaro||110 q.
|-
|resa massima di uva in vino|| %
|}
====Abbinamenti consigliati====
 
== Note ==
<references/>
 
{{Enologia}}