Lago di Ravedis: differenze tra le versioni
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La seconda centrale nella frazione di [[San Leonardo Valcellina]], (la più potente dell'asta del Cellina) ha lo schema idraulico e opere simili a quelli dell'impianto di Ponte Giulio. Dal canale di scarico riceve l'acqua alla vasca di carico. Dalla vasca di carico parte il canale di derivazione in pressione costituito da due tubazioni lunghe circa 4400 m, che si innestano alla base del pozzo piezometrico. Da questo si dipartono le due condotte forzate metalliche lunghe circa 70 m che alimentano i due gruppi turbina-alternatore Francis ad asse verticale, (salto motore 78,52 m) con generatore sincrono (potenza 125 MW).
Le rimanenti centrali "gemelle" di San Foca, e Villa Rinaldi nel comune di [[San Quirino (Italia)|San Quirino]], costruite dalla [[Società Adriatica di Elettricità|SADE]]
(salto motore di 52,11 m e 48,29 m) con generatore sincrono entrambi da 9 MW, affiancato all'originario macchinario (turbina-alternatore Francis ad asse verticale) da 5 MW.
Nel 1997, è stata realizzata una quinta centrale nei pressi di [[Cordenons]].
Nel 1997, è stata realizzata una quinta centrale nei pressi di Cordenons. L'impianto deriva le acque nella parte terminale dell'esistente canale di scarico della centrale di Villa Rinaldi, ove sono state ricavate la vasca di carico e l'opera di presa. Il canale di derivazione in pressione, lungo 3.780 m circa, è costituito da due tubazioni interrate in [[Calcestruzzo armato precompresso|cemento armato precompresso]] che si innestano nel basamento della torre piezometrica. Da qui parte una breve condotta forzata che termina con un distributore dotato di tre diramazioni facenti capo ad tre gruppi turbina-alternatore ad asse verticale con turbina Francis e generatore asincrono. L'acqua scaricata dalla centrale viene restituita, tramite un canale, nel torrente [[Meduna]]. Dopo la costituzione dell’impianto è stato realizzato da ditta terza un impianto mini-idro per l’utilizzo del salto residuo sulla restituzione nel torrente Meduna. ▼
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== Note ==
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