Cosimo Cannito: differenze tra le versioni

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Dopo la caduta anticipata dell'amministrazione Cascella nella primavera del 2018, in vista delle elezioni amministrative del giugno dello stesso anno la coalizione di centrosinistra inizialmente si ricompatta per la celebrazione delle primarie. Tuttavia, la mancata indicazione di una data per le primarie e l'indisponibilità dell'allora candidato del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] ad un confronto politico pubblico sui programma induce Cannito a ritirarsi dalla competizione interna alla coalizione del centro-sinistra. All'annuncio di Cannito di non prendere parte alle primarie, queste non vengono più celebrate. Cannito dichiara poco dopo l'intenzione di correre da solo alla carica di sindaco di Barletta, in aperto dissenso con il PD, il cui candidato si ritirerà successivamente dalla competizione elettorale di giugno sostituito da un nuovo candidato interno.
 
Cannito costruisce attorno alla sua candidatura un'ampia coalizione civica con dieci liste, alcune di ispirazione di centro-destra, altre di orientamento centrista e altre ancora di orientamento di centro-sinistra, in parte provenienti dalla precedente maggioranza che aveva sostenuto l'amministrazione Cascella. Alle [[elezioni amministrative italiane del 2018|elezioni comunali del 2018]] vince al primo turno con il 53,03% dei voti battendo il candidato del [[Movimento 5 Stelle]] Michelangelo Filannino, quello del PD[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] Dino Delvecchio, e quello di una coalizione civica di estrema sinistra Carmine Doronzo. Cannito entra in carica il 15 giugno 2018.
 
L’Amministrazione Cannito si caratterizza nei primi tre anni di mandato per un’intensa attività amministrativa. L’obiettivo primario è quello di ripristinare il decoro urbano e di ridare lustro alla città sul piano culturale, valorizzando in primis la Disfida di Barletta e il patrimonio artistico della città tra cui le opere di Giuseppe De Nittis, ma anche sul piano ambientale ed economico. Il Consiglio comunale, sia nel dicembre 2018 sia nel dicembre 2019, approva rispettivamente il bilancio preventivo 2019 e 2020, passaggi fondamentali per una più efficiente programmazione delle risorse e strumento indispensabile per un’efficace pianificazione dell’azione amministrativa futura.
 
Grazie alla sua esperienza nel settore della salute pubblica e alle misure tempestive di lockdown adottate in risposta alla pandemia da covid-19, Cannito riesce in qualità di primo cittadino a far sì che nel corso dell’epidemia tra febbraio e giugno 2020 la città di Barletta risulti tra i comuni della Puglia con il minor numero di contagi. Dichiara, in data 12 giugno 2020, che la città è finalmente covid-free.
 
Con il riacutizzarsi della pandemia a fine 2020 seguito da un lento calo dei contagi nella primavera successiva, la città si avvia verso un graduale ritorno alla normalità. Tuttavia, un gruppo di consiglieri della maggioranza fuoriusciti dalle liste della coalizione di Cannito - poi denominatisi “Cantiere Barletta” - e collegati al Capo Gruppo del PD alla Regione Puglia, Filippo Caracciolo, entra in contrasto con il Sindaco a seguito della contrarietà al rinnovo della nomina dell’Avv. Cianci a capo della municipalizzata ambientale Bar.sa.
 
A seguito della presentazione da parte di Cannito delle dimissioni per il venir meno della sua maggioranza, il 13 ottobre 2021 viene anche presentata dalle opposizioni insieme ai fuoriusciti della maggioranza una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco, che raggiunge i numeri necessari per porre fine anticipatamente al suo mandato e alla consiliatura<ref>{{cita web|url=https://bari.repubblica.it/cronaca/2021/10/14/news/barletta-322168600/|titolo=Barletta, sfiduciato il sindaco Cannito: l'amministrazione si scioglie con venti mesi di anticipo|data=14 ottobre 2021|accesso=4 november 2021}}</ref>.