Leonardo Bazzaro: differenze tra le versioni

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Considerato uno dei principali esponenti del naturalismo lombardo, al pari di [[Eugenio Gignous]] e [[Filippo Carcano]], la sua produzione è maggiormente concentrata su soggetti paesaggistici dove viene esaltata la rappresentazione del quotidiano familiare.
 
Nei primi anni di attiivtà, Bazzaro si orienta su vedute prospettiche di interni di chiese e di noti palazzi milanesi, con un'impronta verista di matrice sei-settecen­tescasettecentesca derivata dal maestro [[Giuseppe Bertini (pittore)|Giuseppe Bertini]]: gli ex compagni di [[Accademia di Brera|Brera]] gli attribuiscono il soprannome ''piccolo Velasquez'', ad attestare la forte intensità espressiva raggiunta in queste prima fase<ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiornale.it/news/leonardo-bazzaro-mostra-milano.html|titolo=Leonardo Bazzaro in mostra a Milano|sito=https://www.ilgiornale.it|accesso=13 gennaio 2022}}</ref>.
 
Nei tardi anni settanta, sul modello di [[Mosè Bianchi]], viaggia frequentemente presso la [[Laguna di Venezia|Laguna Veneta]] e, in particolare, a [[Chioggia]], dove sperimenta la pittura di paesaggio, spesso intervallandola a scene di genere ''[[En plein air|en plein air]]'', esaltando la limpidezza della luce sul mare e le tonalità degli edifici affacciati sui canali.
 
In seguito, la frequentazione dei colleghi [[Achille Tominetti]], [[Eugenio Gignous]] e [[Uberto Dell'Orto]] lo porta nei territori del [[Verbano (territorio)|Verbano]], dove riproduce quei paesaggi montani che divengono il suo marchio di riconoscibilità, vi si trasferisce e
dipinge la tranquilla atmosfera del suo quotidiano familiare, divenendo così tra gli autori più ricercati dal collezionismo borghese<ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiornale.it/news/leonardo-bazzaro-mostra-milano.html|titolo=Leonardo Bazzaro in mostra a Milano|sito=https://www.ilgiornale.it|accesso=18 gennaio 2022}}</ref>.
 
A livello stilistico, questa fase si dimostra molto vicina ai tratti della [[Scapigliatura]] e, in particolare, del suo capostipite [[Tranquillo Cremona]]<ref>{{Cita web|url=http://www.nautilus.tv/9904it/cultura/arte/app.asp|titolo=Leonardo Bazzaro: lagune venete e montagne valdostane al Museo Archeologico|sito=http://www.nautilus.tv|accesso=14 gennaio 2022}}</ref> nella resa emozionale del personag­giopersonaggio, pennellate fini alternate a corpose, l'effetto ''sfumato''.
 
==Opere principali==
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* ''Veduta di Chioggia'' (1910), olio su tela, [[Musei civici di Pavia]];
* ''Ritratto di Corona Scotti Bazzaro'' (1910-1915), olio su tela, [[Musei civici di Pavia]];
* ''Tra i fiori'' (1910-1920), olio su tela, [[Galleria d'arte moderna (Novara)|Galleria Giannoni, Novara]]]]<ref>{{Cita web|url=https://www.galleriagiannoni.it/it/collezione-online/15622/tra-i-fiori|titolo=Tra i fiori|sito=https://www.galleriagiannoni.it|accesso=13 gennaio 2022}}</ref>;
* ''La maldicenza (Fondamenta a Chioggia)'' (1910-1920), olio su tela, [[Galleria d'arte moderna (Novara)|Galleria Giannoni, Novara]]<ref>{{Cita web|url=https://www.galleriagiannoni.it/it/collezione-online/15954/la-maldicenza|titolo=La maldicenza|sito=https://www.galleriagiannoni.it|accesso=13 gennaio 2022}}</ref>;
* ''Chioggia'' (1910-1930), olio su tela, [[Galleria d'arte moderna (Novara)|Galleria Giannoni, Novara]]<ref>{{Cita web|url=https://www.galleriagiannoni.it/it/collezione-online/15258/chioggia|titolo=Chioggia|sito=https://www.galleriagiannoni.it|accesso=13 gennaio 2022}}</ref>;