Gergo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
I gerghi in senso stretto: fonti per questa parte
EnzoBot (discussione | contributi)
Etichette: AWB Annullato
Riga 94:
* ''Scialla'', significa tranquillo, senza problemi
 
Si tratta spesso di termini che hanno per oggetto il mondo dei [[tabù]] e la vita "altra" rispetto a quella familiare piccolo-borghese: [[sessualità]], [[Droga (psicoattiva)|droga]],<ref>Sul linguaggio dei giovani tossicodipendenti si veda [[Maurizio Trifone|Trifone, M.]], ''Aspetti linguistici della marginalità nella periferia romana'', Perugia, Guerra, 1993.</ref> mondo dei [[paninari]], piccola malavita. Spesso, nel linguaggio corrente a livello internazionale, questi gerghi in senso lato vengono indicati con il termine di ''slang''.<ref name="Forconi">Forconi, A., ''La mala lingua. Dizionario dello 'slang' italiano. I termini e le espressioni gergali, popolari, colloquiali''</ref>
 
Se possibile, il [[gruppo sociale]] di giovani cerca di prendere le distanze da un ''establishment'' di "benparlanti" e "benscriventi". Il linguaggio comune contribuisce così alla formazione di un'[[identità (scienze sociali)|identità]] di gruppo.<ref name="Forconi"/> Va comunque detto che i gruppi di giovani sono in grado di creare anche dei gerghi veri e propri, e che certi termini ed espressioni hanno non di rado un ambito d'uso regionale (un giovane romano non dirà ''bella lì'' o ''ma quanto sei avanti?'', così come un milanese non userà le espressioni ''una cifra'' o ''sto a rota''). Particolare, e analogo al ''[[verlan]]'' francese, è anche l'uso di inversioni (es. ''rosbi'' per "sbirro").