Lago di Texcoco: differenze tra le versioni
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La orgogliosa capitale della Nueva España fu teatro di molteplici alluvioni durante il periodo coloniale. La prima di queste fu quella del [[1555]], che motivò la pianificazione di un sistema di drenaggio delle acque della valle. Il piano fu abbandonato con il retrocedere del livello delle acque. Altre memorabili inondazioni furono quelle avvenute nel 1580, 1607, 1622, 1629, 1707, 1714, 1806, 1819; e già nel periodo del Messico indipendente, nel 1856, 1865, 1900, 1901, e 1910<ref>Basáñez, 1995: 116, 180.</ref>. L'alluvione del [[1622]] ebbe luogo come consecuenza di un imprudente ordine del vicerè Gelves, che ordinò di chiudere le porte del sistema drenante già iniziato da [[Enrico Martínez]] per sincerarsi che realmente la città era minacciata dalle esondazioni. La peggiore delle esondazioni fu quella del [[1629]], della quale scrive [[Vicente Riva Palacio]]:
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{{cita|Los estragos fueron terribles, cerráronse los templos, suspendieron sus trabajos los tribunales, arruinóse el comercio, comenzaron a despolomarse y caer multitud de casas... en menos de un mes habían perecido ahogadas más de treinta mil personas y emigrado más de veinte mil familias, quedando apenas cuatro mil en la ciudad. La misa se celebraba en los balcones y azoteas; y el tránsito por las calles sólo podía hacerse en canoas, y en canoas se hizo en México una solemne procesión a la virgen de Guadalupe|Riva Palacio, citado en Rosas, 1998: 31-32.}}▼
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Resosi conto della supposta inutilità e pericolosità del lago, il governo coloniale spagnolo dette inizio alle opere di drenaggio che infine portarono alla sparizione della quasi totalità del lago di Texcoco e dei suoi quattro fratelli del nord e del sud. Questo compito si concluse nel XX secolo, con i lavori del Grande Canale di Scarico iniziati dal governo di [[Porfirio Díaz]]; così come il [[Drenaje Profundo de la Ciudad de México]], la cui prima tappa si concluse nel [[1975]].
==== Piani del viceregno per lo svuotamento del bacino di Texcoco ====
Come si è detto, l'alluvione del 1555 fu il motivo che condusse alla decisione di implementare un sistema di drenaggio per il lago di Texcoco. Lo stesso fu pianificato dal vicerè [[Luis de Velasco]], sebbene, come anche si è segnalato, fu abbandonato al diminuire il livello delle acque. L'inondazione del 1607 fu quella che portò a mettere in pratica il piano. Davanti alla situazione catastrofica della capitale, il vicerè [[Luis de Velasco y Castilla, Marqués de Salinas|Velasco]] convocò alla costruzione del nuovo sistema di scarico. I lavori erano a carico del già menzionato Martinez. Qusto ingegnere di origine tedesca propose la costruzione di un tunnel dalla laguna di San Cristóbal (il settore sud del lago di Xaltocan) verso il fiume Tula, attraverso Huehuetoca. Il proposito era evitare que le esondazioni del fiume Cuautitlan che affettavano il livello delle acque a Zumpango, causarono effetti avversi anche al lago di Texcoco, essendo quest'ultimo più basso del primo.
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La construcción dio inicio el mismo año, y concluyó doce meses después. Pero mal hecho como estaba, el Tajo de Nochistongo no sirvió de mucho debido a sus múltiples deficiencias, y la ciudad fue nuevamente anegada. Además, los gastos en construcción fueron superados por los gastos de reparaciones. Según un informe presentado por el virrey García Guerra, los egresos por la construcción del desagüe se elevaban en 1612 a 413 mil 324 pesos <ref>Rosas, 1998: 31</ref>.
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