Jacques Derrida: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m corretto errore di battitura
Riga 35:
Dopo aver vinto una borsa di studio per l'[[università Harvard]], si sposò e nel [[1957]] compì il servizio militare in [[Algeria]]. Nel [[1959]] svolse il primo intervento pubblico, sulla [[fenomenologia]] di Husserl, e negli anni successivi insegnò alla [[Sorbona]], con numerosi seminari soprattutto su [[Hegel]], [[Edmund Husserl|Husserl]] e [[Heidegger]].
 
La fama crescente lo portò, nel [[1963]], a scontrarsi direttamente con Foucault, a causa delle critiche che Derrida muoveva alla sua interpretazione di un brano della prima delle [[Meditazioni metafisiche]] di [[Cartesio|Descartes]] nella sua ''[[Storia della follia nell'età classica]]'' (1961, pp.&nbsp;56–59).<ref>Nel saggio, "Cogito et Histoire de la Folie", pubblicato nella ''Revue de métaphysique et de morale'', vol. 68, 1963, pp. 460-494 e ristampato in ''L'Écriture et la différence'', Parigi, Seuil, 1967, pp. 51-97.</ref><ref>Foucault replicherà col saggio ''Mon corps, ce papier, ce feu'', nella seconda edizione della ''Histoire de la folie'', Parigi, Gallimard, 1972, appendice II, pp. 583-603.</ref>. La riconciliazione con Foucault avvenne solo nel [[1981]].<ref>Sulla controverisacontroversia vedere Pierre Macherey, [https://philolarge.hypotheses.org/files/2017/09/13-11-2002.pdf ''Le débat Foucault-Derrida autour de l’argument de la folie et du rêve'']</ref>
 
Nel [[1966]] tenne la prima di una lunga serie di conferenze negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], dove conobbe [[Paul De Man]] e dove si affermò soprattutto come studioso della lingua e della scrittura. L'anno successivo uscirono le prime opere di grande diffusione, ''La scrittura e la differenza'', ''La voce e il fenomeno'' e ''[[Della grammatologia]]''; le sue conferenze gli assicurarono grande notorietà; Derrida, durante gli avvenimenti del [[1968]], preferì restare defilato, irritato dagli aspetti più [[Ideologia|ideologici]] del movimento. In quel stesso periodo, a [[Parigi]], frequentò [[Maurice Blanchot|Blanchot]] e il poeta [[Paul Celan]].