Bernabò Visconti: differenze tra le versioni

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=== Le origini e l'esilio (1323-1348) ===
Bernabò nacque nel [[1321]] o nel [[1323]] nel [[chiesa di Santa Margherita (Milano)|monastero di Santa Margherita]] a [[Milano]], terzogenito di [[Stefano Visconti|Stefano]] e di [[Valentina Doria]]. Prese il nome dal nonno materno, [[Bernabò Doria]], figlio di [[Branca Doria]].<ref>{{Cita|P. Giovio, ''op. cit.''|p. 194}}.</ref> Le informazioni relative alla sua infanzia sono scarse. Da giovane studiò diritto canonico per essere avviato alla carriera ecclesiastica. Nel [[1340]], con i fratelli [[Matteo II Visconti|Matteo]] e [[Galeazzo II Visconti|Galeazzo]], si unì alla congiura di [[Francesco Pusterla]] contro lo zio [[Luchino Visconti (signore di Milano)|Luchino Visconti]], allora signore di Milano.
 
La congiura venne sventata e il Pusterla eliminato ma Luchino non trovò prove contro i nipoti. Nella seconda metà del [[1347]] una nuova congiura contro Luchino costò questa volta l'esilio ai figli di [[Stefano Visconti|Stefano]]. Bernabò ripiegò prima in [[Savoia (regione storica)|Savoia]], poi nelle [[Contea delle Fiandre|Fiandre]], per finire infine ospite alla corte di [[Filippo VI di Francia]] nel [[1348]]. Durante l'esilio accompagnò probabilmente l'esercito del re di Francia in alcuni scontri. Nel gennaio del [[1349]] venne scomunicato insieme al fratello Galeazzo da [[Clemente VI]] su istigazione di Luchino.<ref>{{Cita|G. Giulini, ''op. cit.''|vol. V, pp. 331-332, 344}}.</ref>