Bernabò Visconti: differenze tra le versioni

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A questi nel dicembre del 1380 si aggiunsero i feudi di [[Cassano d'Adda|Cassano]], [[Stezzano]], [[Chignolo d'Isola|Chignolo]], [[Villanterio]], [[Roccafranca]], [[Tabiano]] e [[Pieve Emanuele|Pizzobellasio]].<ref>{{Cita|B. Corio, ''op. cit.''|vol. II, p. 291}}.</ref> Infine nel 1383 Regina ottenne anche [[Roncaglia]], [[Sarzana]], [[Valenza (Italia)|Valenza]], [[Santo Stefano Ticino|Santo Stefano]] e [[Carrara]].<ref>{{Cita|B. Corio, ''op. cit.''|vol. II, p. 297}}.</ref> Nel marzo del [[1379]] Bernabò assegnò ai figli maschi legittimi i rispettivi feudi: a Marco toccò metà di [[Milano]] con l'altra metà in possesso di [[Gian Galeazzo Visconti]], a Ludovico vennero assegnate [[Lodi]] e [[Cremona]], a Carlo [[Parma]], [[Crema (Italia)|Crema]] e [[Fidenza]], a Rodolfo [[Bergamo]], [[Soncino]] e la [[Gera d'Adda]], a Gianmastino [[Brescia]], il [[lago di Garda|Garda]] e la [[val Camonica]] sotto tutela della madre data l'età. In aprile si stipulò una pace tra i Visconti e i della Scala.<ref name="Corio282290" />
 
Nel [[1380]] il marchese del Carretto tradì i Visconti passando ai genovesi che gli offrirono [[Albenga]]. In aprile Bernabò fece entrare il nipote [[Gian Galeazzo Visconti|Gian Galeazzo]] nella nuova alleanza stipulata con la [[Repubblica di Venezia]] e insieme inviarono i loro due eserciti rispettivamente al comando di [[NicolòNiccolò Terzi il Vecchio|Niccolò Terzi]] e [[Ottorino Mandelli]] nel genovese. In estate [[Castelnuovo Scrivia|Castelnuovo]] e [[Serravalle Scrivia|Serravalle]] passarono sotto i Visconti. In agosto [[Agnese Visconti]], figlia di Bernabò, sposò [[Francesco I Gonzaga]]. Il 13 novembre in forza delle bolle apostoliche, gli arcivescovi di Milano e Napoli permisero la promessa di matrimonio tra [[Caterina Visconti]], figlia di Bernabò e [[Gian Galeazzo Visconti]], cugini di primo grado. La sposa portò una dote di ben {{formatnum:100000}} fiorini d'oro. Il matrimonio si celebrò due giorni dopo presso la [[cripta di San Giovanni in Conca|basilica di San Giovanni in Conca]] poi il marito le diede in feudo [[Monza]] e il suo castello. In novembre si sposò infine [[Antonia Visconti]], altra figlia di Bernabò, sposò [[Eberardo III del Württemberg]].<ref>{{Cita|B. Corio, ''op. cit.''|vol. II, pp. 290-291}}.</ref>
 
Il 18 aprile [[1381]] [[Isotta Visconti]], figlia di Bernabò, ripudiò il marito [[Carlo da Fogliano]] per essere stata sposata con lui in tenera età. Lo stesso mese [[Ludovico Visconti]], altro figlio di Bernabò, sposò [[Violante Visconti]], figlia di Galeazzo II che gli portò in dote {{formatnum:100000}} fiorini d'oro. Violante era rimasta ancora una volta vedova di [[Ottone III del Monferrato|Ottone del Monferrato]], che come il precedente marito era morto a pochi mesi dal matrimonio (fine 1378) in una battuta di caccia o in una rissa. Il 3 gennaio [[1382]] morì [[Marco Visconti di Parma|Marco Visconti]], figlio di Bernabò e di lì a pochi mesi anche sua moglie [[Elisabetta di Baviera]]; furono entrambi sepolti nella [[cripta di San Giovanni in Conca|basilica di San Giovanni in Conca]]. Nel febbraio del 1382 Bernabò Visconti e [[Luigi I d'Angiò]] si accordarono a Milano per l'invasione del [[Regno di Napoli]] e il Visconti offrì la figlia [[Lucia Visconti|Lucia]] a [[Ludovico II d'Angiò|Ludovico II]], figlio del Duca d'Angiò ed [[Elisabetta Visconti]] al conte di Valois, fratello di [[Carlo VII di Francia]] oppure al conte di [[Borgogna]]. Il matrimonio non ebbe mai luce. In marzo Bernabò maritò la figlia [[Maddalena Visconti|Maddalena]] con [[Federico di Baviera]] pagando una dote di 100.000 fiorini.