Unni: differenze tra le versioni

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=== Religione ===
Non si sa quasi nulla della religione degli Unni. Ammiano Marcellino sostenne che gli Unni non avevano religione, mentre lo scrittore cristiano del V secolo [[Salviano di Marsiglia|Salviano]] li classificò come [[Paganesimo|Pagani]]. La ''Getica'' di [[Giordane]] riporta anche che gli Unni adoravano "la spada di Marte", un'antica spada che significava il diritto di Attila di governare il mondo intero. Maenchen-Helfen nota un diffuso culto di un [[dio della guerra]] sotto forma di spada tra i popoli della steppa, inclusi gli [[Xiongnu]]. Denis Sinor, tuttavia, ritiene che il culto di una spada tra gli Unni sia apocrifo. Maenchen-Helfen sostiene anche che, mentre gli Unni stessi non sembrano aver considerato Attila divino, alcuni dei suoi sudditi lo facevano chiaramente. una credenza nella [[profezia]] e [[divinazione]] è attestato anche tra gli Unni. Maenchen-Helfen sostiene che gli esecutori di questi atti di veggenza e divinazione erano probabilmente gli [[Sciamano|sciamani]].{{efn|Egli sostiene l'esistenza di sciamani unni sul base della presenza dell'elemento ''kam'' nei nomi unni ''Atakam'' e ''Eskam'', che deriva dal turco ''qam'', che significa sciamano.{{sfn|Maenchen-Helfen |1973|pp=167–169}}}} Anche il linguista Dennis Sinor ritiene probabile che gli Unni avessero degli sciamani, sebbene non siano del tutto attestati. Maenchen-Helfen deduce anche una credenza in spiriti acquatici da un'usanza menzionata in Ammiano.{{efn|Deduce questa credenza da un'usanza unna, attestata in Ammiano, che gli Unni non si lavassero i vestiti: tra i popoli successivi della steppa, questo è fatto per evitare di offendere gli spiriti dell'acqua.{{sfn|Maenchen-Helfen|1973|p=259-260}}}} Suggerisce inoltre che gli Unni potrebbero aver realizzato piccoli idoli di metallo, legno o pietra, che sono attestati tra altre tribù della steppa e che una fonte bizantina attesta per gli Unni in Crimea nel VI secolo. Collega anche reperti archeologici di calderoni di bronzo unni trovati sepolti vicino o in acqua corrente a possibili rituali eseguiti dagli Unni in primavera.
 
==== Tengri ====
[[File:Tengrism1.svg|miniatura|Un simbolo usato dai tengristi, che rappresenta la struttura dell'universo, il dio Tengri, l'apertura del tetto di una yurta e il tamburo di uno sciamano.]]
 
[[John Man]] sostiene che gli Unni del tempo di Attila probabilmente adoravano il cielo e la divinità della steppa [[Tengri]], che è anche attestata come adorata dagli Xiongnu. Maenchen-Helfen suggerisce anche la possibilità che gli Unni di questo periodo possano aver adorato Tengri, ma osserva che il dio non è attestato nei documenti europei fino al IX secolo.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=ΘΕΓΡΙ e Tengri|nome=J. Otto|cognome=Maenchen-Helfen|rivista=The American Journal of Philology|volume=87|numero=1|anno=1966|pp=81}}</ref> Il culto di Tengri sotto il nome di "T'angri Khan" è attestato tra gli Unni del Caucaso del nord nella cronaca armena attribuita a Movses Dasxuranci durante il tardo VII secolo. Movses registra anche che gli Unni del Caucaso adoravano gli alberi e bruciavano cavalli in sacrificio a Tengri, e che "facevano sacrifici al fuoco e all'acqua e ad alcuni dei delle strade, e alla luna e a tutte le creature considerate nel loro occhi per essere in qualche modo notevoli." Ci sono anche alcune prove per [[Sacrificio umano|sacrifici umani]] tra gli Unni europei. Maenchen-Helfen sostiene che gli umani sembrano essere stati sacrificati durante il rito funerario di Attila, registrato in Giordania sotto il nome di ''strava''. Prisco afferma che gli Unni sacrificarono i loro prigionieri "alla vittoria" dopo essere entrati in [[Scizia]], ma questo non è altrimenti attestato come un'usanza unna e potrebbe essere una finzione.
 
==== Altre religioni ====
Oltre a queste credenze pagane, ci sono numerose attestazioni di Unni [[Conversione al cristianesimo|convertiti al cristianesimo]] e che ricevettero missionari cristiani.L'attività missionaria tra gli Unni del Caucaso sembra aver avuto particolare successo, con la conversione del principe unno [[Alp Ilteber]]. Attila nel suo impero sembra aver tollerato sia il Cristianesimo niceno che [[Arianesimo|Cristianesimo ariano]] tra i suoi sudditi. Tuttavia, una lettera pastorale di [[Papa Leone Magno]] alla chiesa di [[Aquileia]] indica che gli schiavi cristiani prelevati da lì dagli Unni nel 452 furono costretti a partecipare alle attività religiose degli Unni.