Open source: differenze tra le versioni
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[[File:Screenshot_libreoffice_ita_5.2.png|thumb|upright=1.3|[[LibreOffice]], esempio tipico di [[software]] open source]]
Con '''''open source''''' (in [[lingua italiana|italiano]] '''sorgente aperto'''), in [[informatica]], si indica un tipo di [[software]] o il suo modello di sviluppo o distribuzione.
Un software open source è reso tale per mezzo di una [[Licenza (informatica)|licenza]] attraverso cui i detentori dei diritti favoriscono la modifica, lo studio, l'utilizzo e la redistribuzione del [[codice sorgente]]. Caratteristica principale dunque delle [[Licenza open source|licenze open source]] è la pubblicazione del codice sorgente (da cui il nome). Il fenomeno ha tratto grande beneficio da [[Internet]], perché esso permette a [[programmatore|programmatori]] distanti di coordinarsi e lavorare allo stesso progetto.▼
Alla filosofia del movimento open source si ispira il movimento di [[contenuto aperto]]: in questo caso, ad essere liberamente disponibile non è il codice sorgente di un software, ma contenuti editoriali quali [[testo|testi]], [[immagine|immagini]], [[video]] e [[audio|musica]]. [[Wikipedia]] è un chiaro esempio dei frutti di questo movimento. Attualmente, l'open source tende ad assumere rilievo filosofico, consistendo in una nuova concezione della vita, aperta ed ostile a qualsiasi [[appannaggio]] esclusivo, che l'open source si propone di superare mediante la [[condivisione della conoscenza]].▼
Open source e [[software libero]], seppure siano sovente utilizzati come sinonimi, hanno definizioni differenti: l'[[Open Source Initiative]] ha definito il termine "open source" per descrivere soprattutto libertà sul [[codice sorgente]] di un'opera.<ref>{{Cita web|https://opensource.org/osd|13 aprile 2016|lingua=en}}</ref> Il concetto di [[software libero]] descrive più generalmente le libertà applicate ad un'opera ed è prerequisito che il suo codice sia consultabile e modificabile, rientrando generalmente nella definizione di open source.<ref>{{Cita web|https://www.gnu.org/philosophy/categories.html|Classificazione del Software Libero e non libero|13 aprile 2016}}</ref>▼
== Storia ==
=== Le esigenze tecnologiche degli anni 1940-1970 ===
Negli [[anni 1940|anni quaranta]] il problema della condivisione del codice si poneva in termini molto diversi da quelli attuali. Esistevano pochi [[computer]], costruiti spesso in un unico esemplare e con specifiche hardware molto diverse e non compatibili. Basti pensare che solo nel 1951 una ditta metterà a listino un modello di computer, il [[Ferranti Mark 1]]. Di conseguenza anche il software che veniva sviluppato caso per caso non poteva essere trasportato su altre macchine e aveva [[Standard (informatica)|standard]] di riferimento a cui attenersi. D'altra parte, le conoscenze di programmazione venivano liberamente condivise in quanto erano considerate più simili alle conoscenze scientifiche che a quelle industriali.
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Lo sviluppo dei [[sistema operativo|sistemi operativi]]<ref>I sistemi operativi nascono alla fine degli anni Cinquanta. tra i primi si può ricordare lo'' SHARE Operating System ''dell'[[IBM]] (1959)</ref> rese i programmi sempre più portabili, in quanto lo stesso sistema operativo, con gli stessi [[compilatore|compilatori]] veniva offerto dal produttore sui suoi diversi modelli di hardware. La presenza di sistemi operativi funzionanti per macchine di differenti produttori hardware ampliava ulteriormente le possibilità di usare lo stesso codice in modo relativamente indipendente dall'hardware usato. Uno di questi sistemi operativi era [[Unix]], iniziato nel [[1969]] come progetto all'interno di un'impresa delle [[telecomunicazioni]], la [[AT&T]]. Una famosa causa [[antitrust]] contro la AT&T le vietò di entrare nel settore dell'informatica. Questo fece sì che Unix venisse distribuito ad un prezzo simbolico a buona parte delle istituzioni [[università|universitarie]], le quali si ritrovarono ad avere una piattaforma comune, ma senza alcun supporto da parte del produttore. Si creò spontaneamente una rete di collaborazioni attorno al codice di questo sistema operativo, coordinata dall'[[University of California, Berkeley|Università di Berkeley]], da dove sarebbe poi uscita la versione [[Berkeley Software Distribution|BSD]] di Unix, che diventa da un lato un centro di sviluppo ed innovazione, dall'altro è la base di partenza per numerosi ''[[Fork (sviluppo software)|fork]]''.
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[[File:AT&THQDallas.jpg|thumb|[[AT&T]], inventore presso i [[Bell Lab]] del sistema operativo [[Unix]].]]
Considerato che la condivisione del codice è nata insieme all'informatica, piuttosto che di origini dell'Open Source potrebbe essere più appropriato parlare, invece, di ''origine del software proprietario'', ed esaminare il contesto ''storico'' in cui questa origine ha avuto luogo.
L'utilità principale delle licenze restrittive consiste nella possibilità di rivendere un programma più volte, se necessario con alcune modifiche purché non rilevanti. Questo presuppone che esistano clienti diversi con esigenze simili, oltre che l'esistenza di più computer sul quale poter far eseguire il [[Programma (informatica)|programma]]. Queste condizioni cominciano a determinarsi negli anni sessanta, grazie al fatto che esisteva un maggior numero di utilizzatori con esigenze standardizzabili come lo erano quelle delle organizzazioni economiche nell'area della contabilità, la logistica o delle statistiche.
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La suddivisione della AT&T in 26 società, le cosiddette ''[[AT&T#Storia|Baby Bell]]'', permise alla AT&T di usare logiche prettamente commerciali nella distribuzione del suo sistema operativo Unix, innalzando notevolmente i costi delle licenze e impedendo la pratica delle [[Patch (informatica)|patch]]. Il [[1982]] fu anche l'anno della divisione delle diverse versioni commerciali di Unix, portate avanti dai singoli produttori di hardware. Questi ultimi, effettuando delle piccole modifiche alla propria versione del sistema operativo, impedirono ai propri utenti l'utilizzo di altri sistemi, facendo in modo che i programmi scritti per la propria versione di Unix non funzionassero su versioni concorrenti.
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[[File:Richard_Stallman_at_LibrePlanet_2019.jpg|thumb|[[Richard Stallman]]]]
Al [[Massachusetts Institute of Technology|MIT]] la sostituzione dei computer fece sì che i programmatori non potessero accedere al sorgente del nuovo [[driver]] di una [[stampante]] Xerox per implementarvi una funzionalità gradita in passato: la segnalazione automatica che vi erano problemi con la carta inceppata. Contemporaneamente, società private cominciarono ad assumere diversi programmatori del MIT, e si diffuse la pratica di non rendere disponibili i sorgenti dei programmi firmando [[Accordo di non divulgazione|accordi di non divulgazione]] (in inglese: NDA, ovvero Non-Disclosure Agreement).
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Sempre negli anni ottanta vennero introdotte le [[workstation]], ovvero un sistema basato su terminali (i [[client]]) e computer centrali (i [[server]]). Si tratta di sistemi derivati concettualmente dai [[mainframe]] e basati essenzialmente su sistemi operativi UNIX proprietari. L'hardware stesso varia sul lato server dai mainframe ai PC, mentre su lato client vengono impiegati soprattutto i PC. Ciò favorì lo sviluppo di software sia per i client, utilizzati spesso da persone con scarse conoscenze informatiche, che per i server, il cui funzionamento viene solitamente garantito da personale informatico particolarmente qualificato.
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[[File:LinuxCon_Europe_Linus_Torvalds_03_(cropped).jpg|thumb|[[Linus Torvalds]]]]
Benché [[Internet]] avesse visto la luce già negli anni settanta, è soltanto agli inizi degli anni novanta, con la diffusione del protocollo [[Hypertext Transfer Protocol|HTTP]] e la nascita dei primi [[browser]], che cominciò ad essere diffuso prima in ambito accademico e poi in modo sempre più capillare anche tra semplici privati.
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La scelta a favore dell'Open Source da parte di alcune importanti imprese del settore come
la Netscape, l'IBM, la [[Sun Microsystems]] e l'[[Hewlett-Packard|HP]], facilitarono inoltre l'accettazione del movimento Open Source presso l'industria del software, facendo uscire l'idea della "condivisione del codice" dalla cerchia ristretta nella quale era rimasta relegata fino ad allora. Venne cioè accettata l'idea che l'open source fosse una metodologia di produzione software efficace, nonostante nel suo famoso saggio ''[[La cattedrale e il bazaar]]'', Eric S. Raymond avesse esplicitamente criticato i tradizionali metodi di ingegneria del software, metodi che fino a quel momento avevano dato buoni frutti. Va notato come i primi programmi 'liberi', come il [[GNU Compiler Collection|GCC]], seguivano ancora il modello a cattedrale; solo successivamente progetti come [[EGCS]] adottarono il modello a bazaar.
== Descrizione concettuale ==
▲Un software open source è reso tale per mezzo di una [[Licenza (informatica)|licenza]] attraverso cui i detentori dei diritti favoriscono la modifica, lo studio, l'utilizzo e la redistribuzione del [[codice sorgente]]. Caratteristica principale dunque delle [[Licenza open source|licenze open source]] è la pubblicazione del codice sorgente (da cui il nome). Il fenomeno ha tratto grande beneficio da [[Internet]], perché esso permette a [[programmatore|programmatori]] distanti di coordinarsi e lavorare allo stesso progetto.
▲Alla filosofia del movimento open source si ispira il movimento di [[contenuto aperto]]: in questo caso, ad essere liberamente disponibile non è il codice sorgente di un software, ma contenuti editoriali quali [[testo|testi]], [[immagine|immagini]], [[video]] e [[audio|musica]]. [[Wikipedia]] è un chiaro esempio dei frutti di questo movimento. Attualmente, l'open source tende ad assumere rilievo filosofico, consistendo in una nuova concezione della vita, aperta ed ostile a qualsiasi [[appannaggio]] esclusivo, che l'open source si propone di superare mediante la [[condivisione della conoscenza]].
▲Open source e [[software libero]], seppure siano sovente utilizzati come sinonimi, hanno definizioni differenti: l'[[Open Source Initiative]] ha definito il termine "open source" per descrivere soprattutto libertà sul [[codice sorgente]] di un'opera.<ref>{{Cita web|https://opensource.org/osd|13 aprile 2016|lingua=en}}</ref> Il concetto di [[software libero]] descrive più generalmente le libertà applicate ad un'opera ed è prerequisito che il suo codice sia consultabile e modificabile, rientrando generalmente nella definizione di open source.<ref>{{Cita web|https://www.gnu.org/philosophy/categories.html|Classificazione del Software Libero e non libero|13 aprile 2016}}</ref>
== Caratteristiche ==
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== Voci correlate ==
* [[Differenza tra software libero e open source]]
* [[Richard Stallman]]
* [[Free and Open Source Software]]▼
* [[Free Software Foundation]]
* [[Hardware open source]]
* [[Licenza open source]]
* [[Open content]]
* [[Open Source Definition]]
* [[Software libero]]
▲* [[Free and Open Source Software]]
== Altri progetti ==
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{{Controllo di autorità}}
{{portale
[[Categoria:Contenuti aperti]]
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