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=== Architetture religiose ===
==== Abbazia di San Giovanni ====
{{vedi anche|Abbazia di San Giovanni (Vertemate con Minoprio)}}
Nel territorio comunale sorge l'[[Abbazia di San Giovanni (Vertemate con Minoprio)|abbazia di San Giovanni a Vertemate]].<ref name=":9">{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO190-00154/?view=luoghi&offset=0&hid=2.502&sort=sort_int|titolo=Abbazia di S. Giovanni - complesso, Via Abbazia - Vertemate con Minoprio (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali|sito=www.lombardiabeniculturali.it|accesso=2020-05-23}}</ref>
 
LNel territorio comunale sorge l'Abbaziaabbazia di San Giovanni<ref Battistaname=":9">{{Cita venneweb|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO190-00154/?view=luoghi&offset=0&hid=2.502&sort=sort_int|titolo=Abbazia di S. Giovanni - complesso, Via Abbazia - Vertemate con Minoprio (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali|sito=www.lombardiabeniculturali.it|accesso=2020-05-23}}</ref> Battista, fondata nel [[1084]]<ref>{{Cita|AA.VV.|p. 25|chiesa|titolo=Una chiesa tra lago e montagne}}.</ref>'''''<ref name=":05222" />''''' da un monaco benedettino milanese di nome Gerardo durante il suo ritorno da [[Cluny]]'''''<ref name=":05222">{{cita|Belloni et al.|p. 111}}.</ref>'''''. Sorse in stile [[Romanico lombardo|romanico]],<ref name=":9" /> in un luogo ameno che ospitava i ruderi di una fortezza'''''<ref name=":06">{{cita|Borghese|p.451}}.</ref>''''' che sovrastava una zona paludosa e solitaria della Valle del [[Seveso (fiume)|Seveso]] in prossimità della strada che collegava Milano con Como. Il suo circondario apparteneva all'antico territorio [[Longobardi|longobardo]] del [[Seprio]] ([[Castelseprio]] o Torba)
 
Con il termine Abbazia si intende un complesso di edifici monastici in cui venivano forniti importanti servizi che accompagnavano la vita religiosa, la meditazione e la preghiera. Ad esempio il refettorio, la stalla, il granaio, la cucina, il forno, la farmacia-erboristeria e liquoreria, un orto botanico di piante officinali e medicinali, una sorgente di acqua fresca e pura e soprattutto una chiesa, una biblioteca, un chiostro e tante celle per i monaci. Tutto il complesso era provvisto di mura e di una torre per l'avvistamento di nemici. Era considerato all'epoca un luogo sicuro, un rifugio per sbandati ed emarginati, ma anche un'accogliente dimora per personaggi importanti come [[Papa Urbano II]] o [[Ugo di Cluny|Sant'Ugo]], Abate di Cluny. Nel [[1095]] vi fu la consacrazione della Abbazia da parte del [[Diocesi di Imola|Vescovo di Imola]] Odone'''''<ref name=":06" />'''''. Nel [[1288]]'''''<ref name=":05222" />''''' si trovò coinvolta nella lotta tra Milano e Como e i Comaschi ne distrussero le mura, il chiostro e in parte la torre. I primi interventi di restauro furono effettuati solo duecento anni dopo nel [[1480]]'''''<ref name=":06" />''''', ma soltanto alla fine del Quattrocento, con [[Papa Sisto IV]] l'Abbazia riacquistò completamente il suo antico splendore. Verso il 1800 la Chiesa, ormai proprietà dei Marchesi [[Cusani (famiglia)|Cusani]] di [[Desio]] venne adibita a cascinale agricolo con ricovero per cavalli e attrezzi agricoli. Nel [[1960]] un avvocato milanese, il Dott. Piero Ricotti incaricò il Prof. Clemente Bernasconi di dirigere e seguire i lavori di restauro con ingenti opere di ristrutturazione che a partire dal [[1970]] riportarono l'Abbazia al suo aspetto originale.