Vi sono anche altri passi nella progressione di velocità della tecnica libera; ad esempio gli arti superiori, con l'incremento della velocità, non riescono più ad eseguire spinte efficaci e l'azione propulsiva viene assicurata solamente dalla spinta degli arti inferiori; se invece le pendenze non permettono di avanzare con il passo corto si può eseguire la "pattinata alternata" che consiste nel procedere con spinte composte da una pattinata coadiuvata dalla spinta di un singolo braccio, ciò permette di aprire maggiormente gli sci e ridurre quindi la forza necessaria per salire, ma con un forte aumento della distanza percorsa a scapito della velocità di avanzamento.
Alcuni passi sono asimmetrici perché nel loro ciclo le spinte di braccia e busto si direzionano sempre verso un singolo lato del corpo. Per ovviare a questo problema si dovrà ogni tanto cambiare lato di spinta introducendo un passo doppio oppure tralasciando una spinta di braccia; nel caso di pendenze laterali della pista si deve comunque tenere il lato per cui le spinte di braccia aiutano a risalire la pendenza.
=== La tecnica di virata ===
Sia nella tecnica classica (per curve strette o nei cambi di binario) che nella tecnica libera il cambio di direzione viene eseguito nel medesimo modo: prima si porta lo sci interno alla curva nella nuova direzione poi con una pattinata e una spinta di braccia si crea una forza laterale che andrà a creare la [[forza centripeta]] necessaria e contemporaneamente una forza propulsiva per mantenere la velocità, questo movimento viene ripetuto fino a che non è esaurito il tratto in curva. Se la velocità è troppo elevata le braccia non riescono ad intervenire, quando poi la velocità è molto elevata rispetto al raggio di curvatura della pista si dovrà invece eseguire una derapata, ponendo entrambi gli sci nella nuova direzione e con una pressione su di essi creare la forza centripeta perdendo però molta della velocità posseduta ad inizio curva.
=== La tecnica di discesa ===
La pista in discesa, come del resto qualsiasi altro terreno, fa parte integrante dell'orizzonte del fondista. Affrontare una discesa ha significati differenti in relazione al livello tecnico del fondista: l'agonista ricerca il massimo della velocità, il turista il controllo della propria andatura, l'escursionista la sicurezza. Per rispondere a tutte queste esigenze sono stati messi a punto esercizi applicabili alle differenti situazioni di pendio.
Così come nella tecnica classica e nel pattinaggio, gli esercizi messi a punto per affrontare una discesa si sono evoluti nel corso degli anni di pari passo con il mutare delle condizioni di battitura delle piste e, successivamente, con quello dell'attrezzatura. In discesa l'esecuzione tecnica è, in primo luogo, un adattamento della propria andatura al terreno che si sta affrontando, intervengono poi l'abilità tecnica dello sciatore e la finalità che ci si prefigge. La battitura meccanica delle piste ha portato, a partire dagli anni 80, ad un atteggiamento tecnico nei confronti della discesa più dinamico. A questo ha contribuito anche il perfezionamento dei sistemi scarpa/attacco che hanno aumentato la sensibilità e la precisione di guida.
La scorrevolezza uniforme degli sci, le scarpe con tomaia medio-alta anche nella tecnica classica, la maggior uniformità del terreno hanno reso meno problematica la ricerca e il mantenimento dell'equilibrio. Hanno inoltre portato ad un aumento della velocità media, di conseguenza anche i movimenti si sono velocizzati. Nelle curve in discesa, a parità di capacità tecniche, dove una volta si manteneva un atteggiamento passivo ora si agisce in modo più attivo e funzionale al terreno per cercare di trovare un equilibrio ideale tra forza centrifuga e forza centripeta evitando decelerazioni inutili.
Va detto che gli sci da fondo sono studiati per avere il minimo attrito con la neve e il minor peso possibile, a scapito della manovrabilità, ci si deve quindi aspettare forti accelerazioni e instabilità degli sci rispettivamente per pendenze e velocità ritenute normali nello sci alpino.
Per la ricerca della massima velocità si deve porre il peso equamente distribuito su entrambi gli sci, le gambe devono assecondare l'andamento del terreno ma mantenere la giusta pressione per stabilizzare gli sci, la posizione del busto deve essere il giusto compromesso tra la ricerca dell'aerodinamicità e il riposo degli arti inferiori, infatti mantenendo il busto troppo piegato si rischia di affaticare i [[Muscolo quadricipite femorale|muscoli quadricipiti]].
Per il controllo della velocità ci sono principalmente due tecniche: lo "spazzaneve", che consiste nel divaricare le code degli sci e fare pressione sugli stessi in modo da realizzare un attrito con la neve, e la "raspa", che consiste nell'afferrare con le mani entrambi i bastoncini uniti e tenerli in mezzo alle gambe usandoli per grattare la neve come fa un aratro nel terreno (si può eseguire anche una combinazione contemporanea delle due tecniche). Sicuramente lo spazzaneve risulta più efficace ma ha bisogno di maggiore spazio mentre la raspa può essere eseguita anche con gli sci paralleli, il primo quindi si adatta meglio alle moderne tecniche di battitura delle piste mentre il secondo è un retaggio dei tempi in cui le piste erano battute manualmente.
== Attrezzatura ==
Per la pratica dello sport dello sci di fondo si usano [[sci (attrezzo)|sci]] privi di lamine e di una larghezza media di 4,5 centimetri attaccati con scarpette particolari, che si fissano solo in punta, consentendo al [[tallone]] di sollevarsi liberamente. Nella tecnica classica sono più basse e meno avvolgenti per permettere il movimento della caviglia; al contrario nello skating è essenziale che la scarpa tenga ferma l'articolazione in quanto la posizione di sciata del piede è quasi sempre obliqua.
Nell'alternato gli sci hanno una soletta che nella parte centrale (zona del "ponte", in cui lo sci non aderisce alla neve con il solo peso umano bensì necessita di un'ulteriore compressione) viene trattata in differenti modi per garantire la tenuta in fase di spinta. Nel pattinato si ha invece una soletta interamente paraffinata per una migliore condizione di scivolamento.
Ulteriori differenze fra le due tecniche nell'ambito dell'attrezzatura sono relative all'altezza di bastoncini e sci: in tecnica classica si hanno sci più lunghi e bastoni più corti, in pattinato viceversa.
Gli sci da pattinato o skating hanno le punte molto più rotonde e meno appuntite, mentre nell'alternato le punte sono molto appuntite perché gli sci essendo obliqui devono tagliare l'aria, nello skating gli sci devono solamente scivolare.
== Specialità ==
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