Vent'anni dopo (romanzo): differenze tra le versioni
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Il [[Armand-Jean du Plessis de Richelieu|cardinale Richelieu]] è morto nel [[1642]] ed è stato sostituito dal cardinale italiano [[Giulio Mazzarino]], “odiato” da gran parte del popolo; era morto anche il re [[Luigi XIII]], lasciando [[Luigi XIV]], il Re Sole, ancora bambino, che regnava sotto la reggenza della madre [[Anna d'Asburgo (1601-1666)|Anna d'Austria]]. A [[Parigi]], inoltre, dopo un aumento delle tasse da parte di Mazzarino scoppia la [[Fronda parlamentare|Fronda]], che porta scompiglio nella città e preoccupa il cardinale. D'Artagnan ha ormai quarant'anni, è tenente nei [[Moschettiere|moschettieri]] del re e non vede i suoi amici da molto tempo.
Dopo un'insurrezione del popolo, Mazzarino si traveste da moschettiere e si fa accompagnare da D'Artagnan a ispezionare i picchetti intorno alla città. D'Artagnan conduce Rochefort dalla [[Bastiglia (Parigi)|Bastiglia]] al cardinale per un suo ordine; nel tragitto tra la Bastiglia e il palazzo di
Così D'Artagnan si mette sulle tracce degli amici. Per primo, ritrova Aramis, o meglio cavaliere d'Herblay, fattosi abate, che non nasconde di appoggiare la Fronda. Poi D'Artagnan va da Porthos, che ha acquistato molte proprietà ed è divenuto il signor du Vallon de Bracieux de Pierrefonds, con lui c'è anche Mousqueton; pur essendo ricco non è felice perché quelli che vivono nelle terre circostanti sono nobili e non lo trattano alla pari, quindi desidera il titolo di barone. D'Artagnan gli comunica che se servirà anche lui il
C'è una specie di romanzo nel romanzo: si narrano le vicende di [[Francesco di Borbone-Vendôme (1616-1669)|Francesco di Vendôme]], duca di Beaufort, figlio di [[Cesare di Borbone-Vendôme|Cesare di Vendôme]] un figlio illegittimo (poi legittimato nel 1595), del re [[Enrico IV di Francia|Enrico IV il Grande]] e di [[Gabrielle d'Estrées]]. Il duca di Beaufort era stato rinchiuso nella prigione di Vincennes; faceva disegni che prendevano in giro
Durante il viaggio dà soccorso a un uomo morente che fa chiamare un monaco per confessarsi. Il monaco uccide l'uomo, che si rivela essere stato il boia di Béthune, che uccise la perfida Milady, la madre del falso monaco, di nome Mordaunt, inglese venuto in Francia per vendicarsi dello zio lord di Winter e dei quattro moschettieri che decisero l'uccisione della madre. Athos e Aramis, fedeli a [[Enrichetta Maria di Borbone-Francia|Enrichetta Maria]], sorella di [[Luigi XIII]] e moglie del re d'Inghilterra, Scozia e Irlanda [[Carlo I d'Inghilterra|Carlo I]], odiato dal suo popolo, vanno in Inghilterra in soccorso di Carlo I. Salpando, scorgono Mordaunt, di cui Winter rivela l'identità, su uno scoglio. Aramis prova ad ucciderlo, ma Athos per paura che sia mandato dal diavolo glielo impedisce. Nel frattempo a Parigi scoppia una rivolta e d'Artagnan su ordine di
Arrivano D'Artagnan e Porthos, che fanno finta di far prigionieri Athos e Aramis per salvarli dal generale; inoltre, Mordaunt uccide lord di Winter per vendicare la madre. Il re viene condotto a Londra e i nostri amici lo inseguono tradendo Mordaunt che capisce chi sono. I quattro amici, dopo la fuga da Mordaunt arrivano a Tirsk e D'Artagnan escogita un piano per fare fuggire Carlo I: convince la guardia a fare una partita al lanzichenecco durante il suo turno notturno e quando stanno per scappare entra una guardia con l'ordine di consegnargli il re per poterlo condurre a Londra. Con la guardia c'è anche Mordaunt, che riconosce i quattro amici: devono fuggire.
D'Artagnan, Athos, Porthos, Aramis e i loro servitori si recano a Londra, da un oste amico di Athos, che gli dà le sue migliori stanze. Il re viene condotto a Londra e processato dal parlamento: è condannato a morte. I “moschettieri” corrompono il boia per riuscire ad avere più tempo per salvare il re e infatti la fuga è fissata per il giorno dopo alle quattro, inoltre l'aiutante del boia si rompe una gamba e manda una lettera a un suo amico per farsi mandare quattro uomini ad aiutarlo; i quattro amici intercettano la lettera e si presentano loro a costruire il patibolo: lo costruiscono in modo che il re possa fuggire. Il boia sarebbe dovuto arrivare il giorno dopo, ma una persona sconosciuta si era offerta di fare il carnefice: l'esecuzione quindi è fissata per le dieci di mattina. Lo sa solo Aramis che è nella cella del re quando una guardia porta la notizia. Porthos e D'Artagnan assistono
I quattro fuggono dall'Inghilterra su una barca su cui c'è anche Mordaunt che tende loro una trappola: imbottisce l'imbarcazione di polvere da sparo per farli esplodere, mentre lui e i suoi complici sarebbero fuggiti con una scialuppa. Ma i “moschettieri” scoprono il trucco grazie a Grimaud che per prendere del vino per l'amico Mosqueton trova la polvere da sparo nelle botti. Grimaud avverte i moschettieri e questi scappano subito sulla scialuppa. Mordaunt intanto accende la miccia, ma si accorge, troppo tardi, che manca la scialuppa, allora si getta in mare mentre la nave esplode. Sopravvissuto, chiede aiuto ai suoi nemici; solo Athos vuole salvarlo, perché ha dei rimorsi per l'uccisione di Milady e gli porge la mano. Ma Mordaunt, nel suo desiderio di vendetta, lo butta in mare e lo trascina giù con sé. Però Athos lo pugnala e riesce a tornare in superficie.
Tornati in Francia, D'Artagnan e Porthos sono arrestati dal cardinale Mazarino, per essere venuti meno al loro incarico di ambasciatori di Cromwell. Aramis e Athos cercano di ottenere la loro liberazione dalla regina, che fa rinchiudere Athos. D'Artagnan e Porthos riescono a fuggire con Athos e rapiscono il
La Corte ritorna a Parigi, con il popolo che fa sommossa per le strade: D'Artagnan, che scorta la carrozza ove vi sono
==Ambientazione storica==
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