Teodone II di Baviera: differenze tra le versioni

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'''Teodone II di Baviera''' (circa [[625]] – [[11 dicembre]] c. [[716]]) conosciuto anche col semplice nome di '''Teodone''', fu Duca di Baviera dal [[670]] o, più probabilmente, dal [[680]] alla sua morte.
 
È con Teodone che inizia la storia documentata della Baviera. Egli rafforzò la Baviera internamente e nei suoi confini e, in accordo con [[ArbeoArbeone di Frisinga]], egli fu un principe di grande potere che estese i propri domini fuori dai confini della Baviera stessa.
 
Numerose sono le incertezze sui suoi predecessori. Sua madre era probabilmente [[Fara di Bavaria]] (n. 600), figlia di Chrodoaldo dei Longobardi (575-624) e la madre di sua madre era probabilmente figlia di Gisolfo (n. 577).
 
Teodone stabilì la capitale a Ratisbona (l'attualein tedesco [[Regensburg]]). Sposò Folchaide, donna dell'aristocrazia tedesca, per costruire anche in Germania una rete diplomatica forte con la Baviera. Egli intervenne nelle questioni Longobarde accogliendo i fuggiaschi [[Ansprando]] e [[Liutprando]], pretendenti alla [[Corona Ferrea]]. Liutprando successivamente sposò la figlia di Teodone, Guntrude. Teodone inoltre dovette difendere il proprio ducato dall'invasione degli Avari (con molte perdite soprattuto nella zona ad Est della Baviera).
 
Teodone fu il protettore di quattro grandi missionari di Baviera: [[San Roberto]], [[San Erardo]], [[San Emmeram]] e probabilmente anche di [[San Corbiniano]]. Egli fu il primo a stilare dei progetti per la chiesa bavarese, animando la coltivazione del territorio con un fervido attaccamento alla politica papale. Egli fu il primo duca bavarese a recarsi a [[Roma]], dove egli conferì col Papa [[Gregorio II]]. Le sedi diocesane vennero distribuite nelle città principali, che erano utilizzate come sedi ducali: [[RegensburgRatisbona]], [[Salisburgo]], [[Frisinga]] e [[PassauPassavia]].
 
Due dei suoi figli fuorno conivolti nella morte di [[San EmmeramSant'Emmerano]]. La figlia di Teodone, Uta, era in cinta del proprio amante. Temendo la rabbia del padre, la figlia confessò tutto a San Emmeram nella speranza di salvare la propria anima e il proprio corpo. San Emmeram stava partendo alla volta di Roma. I fratello di Uta, [[Landperto]] arrivò prima di lui e lo salutò con la famosa frase: "Aie, episcope et gener noster!" (Ave, vescovo e nostro genero). Egli riteneva che il Santo avesse potuto sedurre sua sorella che ora era in cinta di un figlio del peccato e come tale lo uccise e lo fece a pezzi. Teodone, quando scoprì l'accaduto, mosso a compassione, trasportò i resti del santo a Regensburg. Nient'altro si sa di Landperto e di Uta.
 
==Numeri di successione==
Molti storici hanno adoperato una divisione tra '''Teodone I''', reggente attorno al [[680]], e il '''Teodone II''', regnante nel primo VIII sec. Teodone I sembra essere valido se si considera le vicende che lo videro protagonista nelle biografie di San EmmeramSant'Emmerano, Uta e Landperto, mentre Teodone II è associato con San Corbiniano e Roberto per la riforma ecclesiastica del ducato. Purtroppo, nemmeno i documenti d'epoca fanno distinzione tra i nomi dei due reggenti.
 
A complicare la faccenda, poi, tradizioni bavaresi riportano Teodone I e Teodone II come '''Teodone IV''' e '''Teodone V''' rispettivamente per differenziarli dai loro leggendari antenati, Teodone I e Teodone III che avrebbero regnato prima del [[550]].