Arsiero: differenze tra le versioni

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Arsiero ritornò italiana alla fine di giugno, dopo che gli austriaci si furono ritirati dal fondovalle per attestarsi su posizioni più sicure e inespugnabili. La popolazione però vi fece ritorno solo ai primi del 1919 per iniziare la ricostruzione degli edifici danneggiati o distrutti. Qualche anno dopo, nel 1925, al centro del Cimitero militare venne anche costruito l'[[Cimitero militare monumentale di Arsiero|Ossario monumentale]] con lampada votiva<ref name = Brazzale11/>.
 
Dopo la fine della guerra, spostati i confini dopocon l'annessione del Trentino, il paese cominciò a perdere la sua importanza. Tuttavia ancor oggi, per diversi motivi e servizi - commercio, lavoro, scuola, vicariato diocesano, servizio veterinario, iniziative turistico-culturali - gravitano su Arsiero i paesi dell'[[Unione montana Alto Astico]] e dell'[[Unione montana Pasubio Alto Vicentino]].
 
Nella seconda guerra mondiale, il territorio del comune fu teatro di tragici eventi soprattutto legati alla guerra civile. Si ricordano in particolare la fucilazione di 6 partigiani catturati al termine dello scontro a località Cuso ed al ponte di Pontare nel comune di Zanè (VI), avvenuta il 27 Aprile 1945. A guerra terminata poi, il 19 Maggio 1945 ha avuto luogo la strage di Costalonga, in cui nell'omonima località un gruppo di ex-partigiani forlivesi uccise 12 militi della B.N. "Capanni", dopo averli prelevati da Thiene ove erano incarcerati.
 
Nel 1944 l'oratorio di S.Rocco venne fatto saltare dai partigiani ''(v. qui sotto'').
 
Nel secondo dopoguerra, un avvenimento di particolare rilievo fu l'alluvione del 4 novembre 1966, che arrecò danni non indifferenti all'assetto del territorio e alle industrie della zona.