Girolamo Sacchetti: differenze tra le versioni

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Appartenente alla nobile famiglia dei marchesi [[Sacchetti (famiglia)|Sacchetti]], quinto Marchese di Castelromano, secondo della famiglia a cui venne affidata la carica di [[Foriere maggiore dei sacri palazzi apostolici]],<ref>Per tradizione il foriere maggiore era scelto tra i membri della casata Sacchetti</ref> il che lo poneva tra i più influenti membri della [[famiglia pontificia]]. Girolamo ricoprì la carica, a partire dal 1840 in anni in cui il papa aveva ancora il dominio temporale sullo Stato pontificio, ma che furono molto turbolenti. Nel novembre 1848, il [[papa Pio IX]], che si era rifugiato a [[Gaeta]], sotto la protezione di [[Ferdinando II delle Due Sicilie|Ferdinando II]] re delle Due Sicilie, affidò a Girolamo Sacchetti l'impegnativo compito di ''difendere'' nei confronti del [[Giuseppe Galletti (politico)|ministero Galletti]]<ref>
 
Nel convulso periodo tra la fuga del Papa a Gaeta e la nascita della Repubblica Romana, il Galletti fu ministro di polizia</ref> non solo l'integrità fisica dei Sacri Palazzi, ma anche quella dei numerosi membri della Sacra famiglia<ref>{{Cita libro|autore=Italo Raulich|titolo=Storia del risorgimento politico d'Italia ...: 1849|url=http://books.google.com/books?id=VncKAAAAIAAJ&pg=PA10|accesso=2012|anno=1849|editore=N. Zanichelli|pagine=10–}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Filippo De Boni|titolo=Il Papa Pio IX: note|url=http://books.google.com/books?id=3mQpAAAAYAAJ&pg=PA211|accesso=7 agosto 2012|anno=1849|editore=Tip. Elvetica|pagine=211–}}</ref><ref>[http://www.eleaml.org/sud/stampa2s/03_Storia_di_Ferdinando_II_Regno_due_Sicilie_1830_1850_libro_I_II_II_Giovanni_Pagano_2011.html eleaml.org]</ref>. Sacchetti ricoprì l'incarico di pro-prefetto dei Sacri Palazzi<ref>{{Cita libro|curatore=Fabrizio Vistoli|titolo=Tomba Di Nerone|url=http://books.google.com/books?id=8xXGuGCKGMcC&pg=PA331|accesso=2012|anno=2010|editore=Edizioni Nuova Cultura|isbn=978-88-6134-568-3|pagine=331–}}</ref>. Sposò Maria Spada-Veralli. ilIl figlio Urbano Sacchetti, sposò Beatrice Orsini, anch'essa di una famiglia con elevate cariche pontificie.
 
Era proprietario di una tenuta in località Pineto che tuttavia verso il 1860 cedette ai [[Torlonia]]. Il terreno fu poi acquisito nel XX secolo dal comune di Roma ed è diventato parco pubblico con il nome di [[Pineta Sacchetti]]<ref>Luigi Càllari, ''Le ville di Roma'', Bardi, 1934, p.266</ref>, che è ricompreso nel [[Parco regionale urbano del Pineto]].