Protopithecus: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|il genere dei [[Propithecus|sifaka]]|Propithecus}}
{{Tassobox
|nome=''Protopithecus''
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|phylum=[[Chordata]]
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* ''P. bonariensis''
* ''P. brasiliensis''
}}
'''''Protopithecus''''' (il cui nome significa "prima scimmia") è un [[Genere (tassonomia)|genere]] estinto di [[Scimmie del Nuovo Mondo|scimmia del Nuovo Mondo]] di grandi dimensioni vissuto durante il [[Pleistocene superiore]], circa 0.126–0.012 milioni di anni fa, i cui fossili sono stati ritrovati nelle caverne di Toca da Boa Vista in [[Brasile]], così come in altri luoghi del paese.<ref>{{cita pubblicazione|url=https://www.academia.edu/1832433|titolo=Paleobiology of Protopithecus brasiliensis, a Plus-Size Pleistocene Platyrrhine from Brazil|cognome=Lauren|nome=Halenar-Price|data=2012|via=www.academia.edu|format=dissertation}}</ref> Nello stesso sito di Toca da Boa Vista sono stati anche scoperti i fossili di un'altra grande scimmia atelina, ma meno robusta, ''[[Caipora bambuiorum|Caipora]]''.<ref name="Cartelle">{{cita pubblicazione|cognome=Cartelle|nome=Castor|cognome2=Hartwig|nome2=W. C.|titolo=A new extinct primate among the Pleistocene megafauna of Bahia, Brazil|rivista=Proceedings of the National Academy of Sciences|volume=93|numero=13|pp=6405–6409|data=1996}}</ref>
Il '''protopiteco''' ('''''Protopithecus brasiliensis''''') è un [[primates|primate]] estinto, appartenente ai [[platirrini]]. Visse al termine del [[Pleistocene]] (circa 10.000 anni fa) e i suoi resti sono stati ritrovati in [[Brasile]].
 
==Descrizione==
Con un peso stimato di 22,6 chilogrammi (50 libbre), ''Protopithecus'' rappresenta la più grande scimmia del Nuovo Mondo conosciuta. Con braccia leggermente più lunghe delle gambe, ''Protopithecus'' aveva probabilmente un'aspetto simile a quello delle [[Ateles|scimmie ragno]], sebbene le ossa degli arti fossero quasi il doppio di spessore. La sua testa, invece, era più simile a quella di una [[Alouatta|scimmia urlatrice]], che presenta una mascella inferiore protesa in avanti per fare spazio alla grossa golare delle dimensioni di una mela, con cui producono il loro iconico richiamo. In quanto tale, ''Protopithecus'' stesso potrebbe essere stato in grado di emettere versi simili.<ref>{{cita web|url=http://discovermagazine.com/1996/sep/megamonkey880|titolo=Mega-monkey|data=1 settembre 1996|sitoweb=Discover Magazine}}</ref>
 
L'aspetto di questo animale doveva richiamare notevolmente quello delle attuali [[Ateles|scimmie ragno]], ma le dimensioni erano molto maggiori: ''Protopithecus'', con tutta probabilità, superava i 25 chilogrammi di peso (il doppio rispetto alle attuali scimmie sudamericane), e rappresenta la più grande platirrina conosciuta.
 
Le zampe del protopiteco assomigliavano moltissimo a quelle delle scimmie ragno attuali (gen. ''Ateles''), ma la testa era invece molto simile a quella delle scimmie urlatrici (gen. ''[[Alouatta]]''): la [[mandibola]], infatti, era prominente, così da lasciare spazio a una sacca golare delle dimensioni di una mela, che veniva utilizzata per le vocalizzazioni.
==Classificazione==
Il protopiteco''Protopithecus'' fu il primo primate fossile proveniente dalle Americhe a venire descritto, nel [[1838]]. Tuttavia, gli unici resti noti erano un [[femore]] e un [[omero]] parziali; solo diin recenteseguito è statovenne descritto uno [[scheletro (anatomia)|scheletro]] completo, proveniente da una grotta nello [[Bahia|stato di Bahia]] (la stessa località dove furono rinvenuti i primi fossili). Il protopiteco''Protopithecus'' è considerato un tipico appartenentemembro aidei [[Platyrrhini]], ma il suo scheletro mostra una curiosa combinazione di caratteristiche:, ilpresentando [[cranio]]caratteristiche similepresenti asia quellonelle dellescimmie ragno che nelle scimmie urlatrici. eSebbene strettamente imparentate, le [[zampe]]scimmie allungateurlatrici comee quellele degliscimmie ateliragno rendonosi difficilesono stabilireseparate adal qualeloro gruppoantenato appartenessecomune ilmolto protopitecoprima dell'evoluzione di ''Protopithecus''. NegliCiò stessisignifica luoghiche èle statacaratteristiche rinvenutadistintive anchedi unaqueste gigantescascimmie scimmiamoderne ragno,si ''[[Caiporasono bambuiorum]]''evolute più di una volta.
 
==Paleobiologia==
Il protopiteco fu il primo primate fossile proveniente dalle Americhe a venire descritto, nel [[1838]]. Tuttavia, gli unici resti noti erano un [[femore]] e un [[omero]] parziali; solo di recente è stato descritto uno [[scheletro (anatomia)|scheletro]] completo, proveniente da una grotta nello [[Bahia|stato di Bahia]] (la stessa località dove furono rinvenuti i primi fossili). Il protopiteco è considerato un tipico appartenente ai Platyrrhini, ma il suo scheletro mostra una curiosa combinazione di caratteristiche: il [[cranio]] simile a quello delle scimmie urlatrici e le [[zampe]] allungate come quelle degli ateli rendono difficile stabilire a quale gruppo appartenesse il protopiteco. Negli stessi luoghi è stata rinvenuta anche una gigantesca scimmia ragno, ''[[Caipora bambuiorum]]''.
Sebbene le sue grandi dimensioni abbiano indotto a supporre una stile di vita parzialmente o principalmente terrestre, Halenar (2011) nei suoi studi non ha trovato alcun adattamento alla locomozione terrestre nello scheletro di ''Protopithecus'', che mostra invece una morfologia caratteristica delle scimmie arboricole, sebbene, dato il peso stimato, è improbabile che fosse in grado di nutrirsi mentre rimaneva sospeso dai rami, come i generi ''[[Ateles]]'' e ''[[Brachyteles|Brachyteles]]''. È possibile, quindi, che si trattasse di un quadrupede arboricolo in grado di muoversi anche a terra nei momenti di necessità, paragonabile ad un'[[Hominidae|hominide]] o ai grandi [[Lemuriformes|lemuri estinti del Madagascar]].<ref name="Halenar">{{cita pubblicazione|cognome=Halenar|nome=Lauren B.|titolo=Reconstructing the Locomotor Repertoire of ''Protopithecus brasiliensis''|rivista=The Anatomical Record|volume=294|numero=12|pp=2048–2063|data=Dicembre 2011}}</ref>
 
==Stile diPaleoecologia vita==
Altri animali fossili ritrovati a Toca da Boa Vista includono un altro grande [[Atelidae|atelide]], ''[[Caipora bambuiorum]]'', così come l'[[orso]] ''[[Arctotherium|Arctotherium brasiliensis]]'', i [[Bradipi terricoli|bradipi terricoli]] ''[[Catonyx|Catonyx cuvieri]]'' e ''[[Nothrotherium|Nothrotherium maquinense]]'', il [[Desmodus|pipistrello vampiro]] ''[[Desmodus draculae]]'', il [[Canidae|canide]] ''[[Protocyon|Protocyon troglodytes]]'', il [[Machairodontinae|machairodonte]] ''[[Smilodon populator]]'', [[Myrmecophaga tridactyla|formichieri giganti]], [[Pecari tajacu|pecari dal collare]], [[Cerdocyon thous|volpi]] e [[Procyon cancrivorus|procioni cancrivori]], [[Conepatus semistriatus|puzzole delle amazzoni]] e [[Lama guanicoe|guanachi]].<ref name="Cartelle"/>
 
Non è chiaro in che ambiente vivesse ''Protopithecus''. Originariamente, si pensava che durante il [[Pleistocene superiore]] la maggior parte del [[Brasile]] fosse ricoperta da una vegetazione tropicale aperta a [[cerrado]]; tuttavia, se ''Protopithecus'' e ''Caipora'' fossero stati effettivamente scimmie arboricole, la loro presenza suggerisce che la regione presentasse anche una fitta foresta chiusa durante questo periodo.<ref name="Cartelle"/><ref>{{cita libro |cognome=Eisenberg |nome=John F. |cognome2=Redford |nome2=Kent H. |titolo=Mammals of the Neotropics, Volume 3: Ecuador, Bolivia, Brazil |anno=1989 |editore=University of Chicago Press |isbn=9780226195421 |pp=247}}</ref> È possibile che la regione presentasse un'ambiente alternato tra savane aperte e secche e foreste umide chiuse durante il cambiamento climatico del Pleistocene superiore.<ref name="Halenar"/>
Si ritiene che il protopiteco fosse particolarmente agile tra i rami degli alberi, data l'estrema lunghezza degli arti; è probabile che si muovesse tra i rami e lanciasse potenti richiami grazie alla sacca golare simile a quella del [[siamango]] attuale. È anche possibile, però, che la notevole stazza abbia costituito in una certa misura un impedimento al movimento fra gli alberi, e che questa scimmia passasse gran parte del tempo a terra. In ogni caso, il ritrovamento di una platirrina di grandi dimensioni e con un tale miscuglio di caratteristiche testimonia che questo gruppo, in passato, raggiunse una maggiore diversificazione rispetto all'epoca attuale.
 
==Curiosità==
{{vedi anche|Ameranthropoides loysi}}
Tra il 1917 e il 1920 una spedizione capitanata dallo svizzero Francois de Loys uccise uno strano primate al confine tra [[Colombia]] e [[Venezuela]]. L'animale, {{Senza fonte|di cui non rimane che una fotografia}}, assomiglia incredibilmente a una scimmia ragno, ma secondo i resoconti aveva un'altezza di almeno un metro e mezzo, ben superiore a quella degli ateli attuali. Secondo de Loys il primate era anche privo di coda, e quindi costituirebbe launa provasorta dell'esistenzaanello dimancante tra le scimmie del Nuovo e le [[scimmie antropomorfe]] nelledel AmericheVecchio Mondo. L'esemplare ricevette anche un nome scientifico, (''[[Ameranthropoides loysi]]''),. maMolti èdubitarono probabiledi chequesta fossescoperta, unaspeculando scimmiache ragno,si forsetrattasse di specieuna sconosciuta.scimmia Èragno, anchementre possibilealtri ipotizzarono che fossepotesse unotrattarsi deglidi ultimiuna discendentiforma delle platirrinegigante, gigantiaffine comea ''Caipora'' e ''Protopithecus''.
 
Uno scritto datato 1962, firmato da Enrique Tejera, uno dei partecipanti alla spedizione di De Loys, e apparso nel 1962 sul giornale ''Diario El Universal'' di Caracas sembra tuttavia dirimere definitivamente la questione, attestando la tesi del falso.
Tra il 1917 e il 1920 una spedizione capitanata dallo svizzero Francois de Loys uccise uno strano primate al confine tra [[Colombia]] e [[Venezuela]]. L'animale, {{Senza fonte|di cui non rimane che una fotografia}}, assomiglia incredibilmente a una scimmia ragno, ma secondo i resoconti aveva un'altezza di almeno un metro e mezzo, ben superiore a quella degli ateli attuali. Secondo de Loys il primate era anche privo di coda, e quindi costituirebbe la prova dell'esistenza di [[scimmie antropomorfe]] nelle Americhe. L'esemplare ricevette anche un nome scientifico (''[[Ameranthropoides loysi]]''), ma è probabile che fosse una scimmia ragno, forse di specie sconosciuta. È anche possibile che fosse uno degli ultimi discendenti delle platirrine giganti come ''Caipora'' e ''Protopithecus''.
 
Tejera afferma che la scimmia altro non era che una [[Ateles|scimmia ragno]] addomesticata, che era stata regalata a De Loys dopo che, per una malattia, le era stata amputata la coda. Tempo dopo la scimmietta era morta, e De Loys, che Tejera definiva "un burlone", aveva deciso di scattarle una fotografia in posa come se fosse ancora viva. Anche dalla lettera di Tejera emergerebbe che l'autore dello "scherzo" zoologico fosse Montandon, che avrebbe sapientemente ritoccato l'istantanea facendo sparire, nello sfondo, un arbusto dal confronto col quale si sarebbero facilmente potute desumere le piccole dimensioni della scimmia.<ref>Enrique Tejera, ''Lettera a Guillermo José Schael'', in ''Diario El Universal'', Caracas, 19 luglio 1962</ref>
==Bibliografia==
 
== Note ==
<references/>
 
==Bibliografia==
* Hartwig, W. C. & Cartelle, C. (1996) A complete skeleton of the giant South American primate ''Protopithecus''. Nature 381(6580):307-311.
* Lund, P. W. (1838) Blik paa Braziliens dyreverden for sidste jordomvaeltning. Det Kong. Danske Viden. Selsk. Natur. Matem. Afhand. 8:61-144.