Content-control software: differenze tra le versioni

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[[File:Screenshot-whitehouse com.png|thumb|upright=1.4|[[DansGuardian]] blocking [[whitehouse.com]].]]
 
Un '''''Content-control software''''' è un programma informatico progettato per limitare o controllare i contenuti ai quali un utente è autorizzato ad accedere. Viene soprattutto utilizzato per limitare l'invio e la ricezione di materiale su [[Internet]] tramite il [[World Wide Web|Web]], l'[[e-mail]], o in altro modo.
 
In alcuni Stati del mondo, tali software sono massiciamente utilizzati. [[Diritti umani a Cuba#Internet|A Cuba]], se un utente di un computer in un [[Internet café]] controllato dal governo digita determinate parole, il word processor o il browser si chiude automaticamente, e viene dato un avvertimento: "Sicurezza dello stato".<ref name="cubaonline">{{Cita web|url=http://www.rsf.org/IMG/pdf/rapport_gb_md_1.pdf|titolo=Going online in Cuba: Internet under surveillance|editore=Reporters Without Borders|anno=2006|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090303221407/http://www.rsf.org/IMG/pdf/rapport_gb_md_1.pdf|dataarchivio=3 marzo 2009}}</ref>
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=== Censura religiosa, anti-religiosa e politica ===
Si è dimostrato che molti tipi di ''content-control software'' bloccano i siti in base alle inclinazioni religiose e politiche dei proprietari dei proprietari delle aziende che li producono. Gli esempi includono il blocco di diversi siti religiosi<ref>{{Cita web |autore=Kelly Wilson |url=http://hometown.aol.com/Mjolnir13/test.htm |titolo=Hometown Has Been Shutdown - People Connection Blog: AIM Community Network |editore=Hometown.aol.com |data=6 novembre 2008 |accesso=25 ottobre 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080509055959/http://hometown.aol.com/Mjolnir13/test.htm |dataarchivio=9 maggio 2008 }}</ref><ref>{{Cita web|url=http://members.tripod.com/~Trifold/NOTICE.html |titolo=Notice!! |editore=Members.tripod.com |data= |accesso=25 ottobre 2009}}</ref>, compreso il sito web del Vaticano, molti siti politici e siti per gay/lesbiche.<ref>{{Cita web|url=https://www.glaad.org/media/archive_detail.php?id=103& |titolo=https://www.glaad.org/media/archive_detail.php?id=103& |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080607224912/http://www.glaad.org/media/archive_detail.php?id=103& |dataarchivio=7 giugno 2008 }}</ref> È stato dimostrato che '''''X-Stop''''' blocca, ad esempio, il sito ''Web Quaker'', il ''National Journal of Sexual Orientation Law'' , la ''Heritage Foundation'' e parti di ''The Ethical Spectacle''.<ref>{{Cita web|url=http://www.spectacle.org/cs/burt.html |titolo=The Mind of a Censor |editore=Spectacle.org |data= |accesso=25 ottobre 2009}}</ref> '''CYBERsitte'''r blocca siti come la [[National Organization of Women]].<ref>{{Cita web|url=http://www.spectacle.org/alert/peace.html |titolo=CYBERsitter: Where do we not want you to go today? |editore=Spectacle.org |data= |accesso=25 ottobre 2009}}</ref> Nancy Willard, una ricercatrice universitaria e avvocato, ha sottolineato che molte scuole pubbliche e biblioteche degli Stati Uniti utilizzano lo stesso software di filtraggio usato da molte organizzazioni cristiane.<ref>{{Cita web |url=http://www.csriu.org/onlinedocs/documents/religious2.html |titolo=See: Filtering Software: The Religious Connection |editore=Csriu.org |data= |accesso=25 ottobre 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080705102418/http://csriu.org/onlinedocs/documents/religious2.html |dataarchivio=5 luglio 2008 }}</ref>
 
Si è riscontrato che '''Cyber Patrol''', un prodotto sviluppato dalla Anti-Defamation League e The Learning Company della Mattel,<ref>{{Cita web |url=http://www.adl.org/presrele/mise_00/3081-00.asp |titolo=See: ADL and The Learning Company Develop Educational Software |editore=adl.org |data= |accesso=26 agosto 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110209112430/http://www.adl.org/PresRele/Mise_00/3081-00.asp |dataarchivio=9 febbraio 2011 }}</ref> blocca non solo i siti politici che ritiene essere affascinati dall’''hate speech, o'' incitamento all’odio, ma anche i siti web sui diritti umani, come la pagina web di [[Amnesty International]] su [[Israele]] e siti web inerenti ai diritti dei gay come ad esempio glaad.org<ref>{{Cita web|url=http://www.peacefire.org/censorware/Cyber_Patrol/ |titolo=See: Cyber Patrol Examined |editore=peacefire.org |data= |accesso=26 agosto 2011}}</ref>
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=== Australia ===
L’''Australian Internet Safety Advisory Body''<ref>Trad.Ing.:"''organo consultivo di sicurezza sulla rete internet australiana''"</ref> ha disposto "consigli pratici sulla sicurezza Internet, controllo parentale e filtri per la protezione dei bambini, studenti e famiglie" che comprende anche le biblioteche pubbliche.<ref>{{Cita web |url=http://www.pcw.vic.edu.au/Our%20School/Parents%20Guide%20to%20Internet%20Safety.pdf |titolo=NetAlert: Parents Guide to Internet Safety |editore=Australian Communications and Media Authority |data=2 agosto 2007 |accesso=24 giugno 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130419184113/http://www.pcw.vic.edu.au/Our%20School/Parents%20Guide%20to%20Internet%20Safety.pdf |dataarchivio=19 aprile 2013 }}</ref> NetAlert, il software messo a disposizione gratuitamente dal governo australiano, sarebbe stato violato, nell'agosto del 2007, da uno studente di 16 anni, un certo Tom Wood, meno di una settimana dopo il suo rilascio. Wood ha presumibilmente bypassato il filtro da $ 84.000.000 in circa mezzora evidenziando i problemi dell'approccio del governo australiano in relazione al filtraggio dei contenuti Internet.<ref>{{Cita news|url=http://www.smh.com.au/news/National/Teenager-cracks-govts-84m-porn-filter/2007/08/25/1187462562907.html |titolo=Teenager cracks govt's $84m porn filter <!--|editore=Australian Associated Press (AAP)--> |pubblicazione=Sydney Morning Herald |editore=Fairfax Digital |data=25 agosto 2007 |accesso=24 giugno 2013}}</ref> Le autorità hanno pertanto introdotto una normativa che richiede agli ISP di "''limitare l'accesso ai contenuti australiani o forniti all'Australia, limitandolo per età, tra i contenuti commerciali MA15+, e i contenuti R18+''". La normativa, avrebbe dovuto entrare in vigore dal 20 gennaio del 2008, è conosciuta e come '''Normativa Cleanfeed'''.<ref>{{Cita web |url=https://www.acma.gov.au/webwr/_assets/main/lib310563/ras_declaration_2007.pdf |titolo=Restricted Access Systems Declaration 2007 |editore=Australian Communications and Media Authority (ACMA) |anno=2007 |accesso=24 giugno 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120324222418/http://acma.gov.au/webwr/_assets/main/lib310563/ras_declaration_2007.pdf |dataarchivio=24 marzo 2012 }}</ref> Il Cleanfeed è un sistema di filtraggio dei contenuti che propone un livello ISP obbligatorio. Venne proposto da ''Kim Beazley,'' leader del partito di opposizione laburista australiano (ALP), tramite un comunicato stampa del 2006, con l'intento di proteggere i bambini vulnerabili a causa dell’analfabetismo informatico dei genitori. Venne annunciato il 31 dicembre 2007 come politica da attuare da parte del governo del primier [[Kevin Michael Rudd|Kevin Rudd]], e, nel 2008, i primi test condotti in [[Tasmania]] hanno prodotto una relazione. Il Cleanfeed venne finanziato dal governo australiano, attraverso prove concrete effettuate nel 2008 con la collaborazione degli [[Internet service provider|Internet Service Provider]].
 
Attraverso la Electronic Frontiers Australia (EFA ) la maggioranza degli australiani si è dichiarata "''fortemente contro''" alla sua approvazione.<ref name="nocleanfeed.com">{{Cita web |url=http://nocleanfeed.com/learn.html |titolo=Learn - No Clean Feed - Stop Internet Censorship in Australia |editore=Electronic Frontiers Australia |data= |accesso=25 ottobre 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100107170517/http://nocleanfeed.com/learn.html |dataarchivio=7 gennaio 2010 }}</ref> Le critiche includono i costi, l’imprecisione, essendo impossibile assicurare che solo i siti illegali siano bloccati, ed il fatto che sarà obbligatorio, il che può essere visto come un'intrusione sui diritti di libertà di parola.<ref name="nocleanfeed.com" /> Il filtro potrebbe inoltre fornire anche un falso senso di sicurezza ai genitori, che potrebbero allentare la sorveglianza, ottenendo l'effetto esattamente opposto.
 
=== Danimarca ===
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Dalla versione [[Mac OS X Tiger]], [[Apple]] offre il controllo parentale per svariate applicazioni, quali Mail, Finder, iChat, Safari e Dictionary, semplicemente accedendo alle Preferenze di Sistema. L'ultima versione, [[OS X El Capitan]] offre anch'esso questi servizi nominandoli non più Controlli di censura come nelle versioni precedenti, ma Controlli Parentali.<ref>[https://support.apple.com/en-us/HT201813|titolo=Mac OS X v10.5, 10.6: About the Parental Controls Internet content filter]</ref>
 
Nel sistema operativo [[Microsoft]], [[Windows 7]], oltre ad uno strumento aggiuntivo denominato Controllo genitoriale con cui applicare restrizioni sui vari account utente, si può usufruire di [[Windows Live Family Safety Filter|Windows Live Family Safety]]: programma parte integrante del pacchetto [[Windows Live]] che si interfaccia direttamente con la funzionalità Controllo genitoriale. A differenza di quest'ultimo, in [[Windows 8]] tale funzionalità Family Safety è stata direttamente integrata nel sistema operativo. Usato anche nella più recente versione, [[Windows 10]], grazie alla possibilità di creare una ''Microsoft Family'' con più account, anche per i più piccoli, le impostazioni della famiglia verranno applicate a qualsiasi dispositivo Windows 10 a cui accedono.
 
Anche l'ambiente Linux offre diverse soluzioni per il controllo parentale, come per esempio, il filtraggio basato su browser attraverso le estensioni di Firefox, quello basato su DNS utilizzando il servizio gratuito [[OpenDNS]], o attraverso un set di applicazioni gratuite, da configurare, per lavorare in modo specifico sul filtraggio dei contenuti web. Tra gli strumenti più utilizzati troviamo: [[DansGuardian]], [[Privoxy]], [[Squid]], ed anche content-control software con [[GUI]] come ''Web Content Control'', Nanny e [[OpenDNS|Open DNS]].<ref>[https://help.ubuntu.com/community/ParentalControls#Parental_Content_Control|titolo= Ubuntu Parental Controls]</ref>