Sortes: differenze tra le versioni

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<!--Piccoli oggetti iscritti, di vario materiale, utilizzati dagli etruschi per predire il futuro attraverso molteplici modi di consultazione. Spesso recano il nome ''Suris'', divinità etrusca assimilabile ad Apollo.//-->
Le '''''sortes''''' (''sors'' al singolare [[lingua latina|latino]] singolare: ''sors'') erano un metodo frequente di [[divinazione]] utilizzato dagli [[Roma antica|antichi romani]]<ref name="DGRA">[[William Smith (lessicografo)|William Smith]], (1870), "Sortes" [http://www.ancientlibrary.com/smith-dgra/1058.html] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090708035820/http://www.ancientlibrary.com/smith-dgra/1058.html |data=8 luglio 2009 }}, in Smith, William, ''Dizionario di greco e antichità romane'', '''1''', Boston: [[Little, Brown and Company]], pp. 1051–1052</ref>.
Il metodo implica una specie di [[Cleromanzia|lotteria]] (''sortes''), dove per l'appunto si tira o si estrae a sorte, onde ottenere la conoscenza degli eventi futuri: in molti antichi templi italianiitalici la volontà degli deiDei veniva consultata in questo modo, come a [[Preneste]], [[Cerveteri|Cere]], eccetera.<ref>Riguardo al significato di ''sors'' vedi [[Cicerone]], ''[[De Divinatione]]'' II. 41.</ref>.
 
==La lotteria delle ''Sortes''==
Queste sortes o ''lotti'' erano di solito piccole tavolette o specie di gettoni o ''fiche'', fatti di legno o altro materiale, ed erano comunemente gettati in una [[situla]] (secchio) o urna, riempita con acqua. Le ''sortes'' venivano talvolta lanciate come fossero dadi<ref>[[Svetonio]], ''Tiberius'' 14</ref>. Il nome "sortes" venne infatti dato a ogni cosa utilizzata per determinare gli avvenimenti<ref>confronta [[Cicerone]], ''[[De Divinatione]]'' I. 34</ref>, e anche applicata per le risposte verbali di un oracolo<ref>[[Cicerone]], ''[[De Divinatione]]'' II. 56</ref><ref>[[Virgilio]], ''[[Eneide]]'' IV. 346, 377</ref>. Varie cose venivano scritte sopra i lotti, secondo le circostanze, come per esempio i nomi delle persone che li usavano: sembra fosse stata la pratica prediletta nei tempi successivi per scrivere versi di poeti illustri sopra piccole tavolette, ed estrarli poi dall'urna insieme agli altri lotti, supponendo così che i versi ottenuti in questo modo fossero adatti a una data persona; perciò noi leggiamo di ''[[sortes omerica]]'' e ''[[sortes virgiliane]]'' (rispettivamente, i lotti o versi di [[Omero]] e [[Virgilio]])<ref>Lamprid. ''Alex. Sever.'' 14</ref><ref>[[Historia Augusta|Spartianus]], ''Hadr.'' 2</ref>. Allo stesso modo questa era anche la pratica per consultare i poeti, come i [[Islam|musulmani]] facevano con il [[Corano]] e gli [[Ḥāfiẓ]], e molti [[Cristianesimo|cristiani]] con la [[Bibbia]], vale a dire aprendo il libro a caso e applicando il primo passaggio che colpisce l'occhio a circostanze immediate riguardanti la propria persona<ref>[[Agostino di Ippona|Agostino]], ''Confessioni'' IV. 3</ref>. Questa pratica era molto comune tra i primi cristiani, i quali sostituivano la Bibbia e il [[Libro dei Salmi]] ad [[Omero]] e [[Virgilio]]. Molti concili ripetutamente condannarono queste, così allora definite, ''[[Sortes Sanctorum]]'' (sacri lotti).<ref>[[Edward Gibbon]], ''[[La storia del declino e della caduta dell'impero romano]]'', c. XXXVIII. notA 51</ref> I [[libri sibillini]] erano probabilmente anche consultati in questo modo. Coloro che predivano gli eventi futuri per mezzo delle sortes venivano chiamati ''sortilegi'' (indovini)<ref>[[Marco Anneo Lucano|Lucano]], IX. 581</ref>.
Queste sortes o ''lotti'' erano di solito piccole tavolette o specie di gettoni o ''fiche'', fatti di legno o altro materiale, ed erano comunemente gettati in una [[situla]] (secchio) o urna, riempita con acqua. Le ''sortes'' venivano talvolta lanciate come fossero dadi<ref>[[Svetonio]], ''Tiberius'' 14</ref>. Il nome "sortes" venne infatti dato a ogni cosa utilizzata per determinare gli avvenimenti<ref>confronta [[Cicerone]], ''[[De Divinatione]]'' I. 34</ref>, e anche applicata per le risposte verbali di un oracolo<ref>[[Cicerone]], ''[[De Divinatione]]'' II. 56</ref><ref>[[Virgilio]], ''[[Eneide]]'' IV. 346, 377</ref>.
 
Varie cose venivano scritte sopra i lotti, secondo le circostanze, come per esempio i nomi delle persone che li usavano: sembra fosse stata la pratica prediletta nei tempi successivi per scrivere versi di poeti illustri sopra piccole tavolette, ed estrarli poi dall'urna insieme agli altri lotti, supponendo così che i versi ottenuti in questo modo fossero adatti a una data persona; perciò noi leggiamo di ''[[sortes omerica]]'' e ''[[sortes virgiliane]]'' (rispettivamente, i lotti o versi di [[Omero]] e [[Virgilio]])<ref>Lamprid. ''Alex. Sever.'' 14</ref><ref>[[Historia Augusta|Spartianus]], ''Hadr.'' 2</ref>.
Le ''Sortes Connviales'' erano tavolette sigillate, che venivano vendute agli intrattenimenti, e dopo essere state aperte, togliendo il sigillo, concedevano all'acquirente il diritto a cose di valore molto diverso; esse perciò erano un tipo di lotteria<ref>[[Svetonio]], ''Ottav.'' 75</ref><ref>[[Historia Augusta|Lampridius]], ''Heliogab.'' 22</ref>.
 
Allo stesso modo questa era anche la pratica per consultare i poeti, come i [[Islam|musulmani]] facevano con il [[Corano]] e gli [[Ḥāfiẓ]], e molti [[Cristianesimo|cristiani]] con la [[Bibbia]], vale a dire aprendo il libro a caso e applicando il primo passaggio che colpisce l'occhio a circostanze immediate riguardanti la propria persona<ref>[[Agostino di Ippona|Agostino]], ''Confessioni'' IV. 3</ref>. Questa pratica era molto comune tra i primi cristiani, i quali sostituivano la Bibbia e il [[Libro dei Salmi]] ad [[Omero]] e [[Virgilio]].
 
Molti concili ripetutamente condannarono queste, così allora definite, ''[[Sortes Sanctorum]]'' (sacri lotti).<ref>[[Edward Gibbon]], ''[[La storia del declino e della caduta dell'impero romano]]'', c. XXXVIII. notA 51</ref> I [[libri sibillini]] erano probabilmente anche consultati in questo modo. Coloro che predivano gli eventi futuri per mezzo delle sortes venivano chiamati ''sortilegi'' (indovini)<ref>[[Marco Anneo Lucano|Lucano]], IX. 581</ref>.
 
==''Sortes Conviviales''==
LeIn maniera simile, le ''Sortes ConnvialesConviviales'' erano tavolette sigillate, che venivano vendute agli intrattenimenti, e dopo essere state aperte, togliendo il sigillo, concedevano all'acquirente il diritto a cose di valore molto diverso; esse perciò erano anch'esse un tipo di lotteria.<ref>[[Svetonio]], ''Ottav.'' 75</ref><ref>[[Historia Augusta|Lampridius]], ''Heliogab.'' 22</ref>.
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
*{{SmithDGRA}}//--><!--
 
==Voci correlate==
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*[[Cleromanzia]]
*[[Sortes Astrampsychi]]
 
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==Collegamenti esterni==
{{SmithDGRA}}//--><!--
*{{cita web|url=http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus:text:1999.04.0063:entry=sortes-cn|titolo=Sortes|opera=A Dictionary of Greek and Roman Antiquities|anno=1890|curatore=William Smith, LLD, William Wayte, G. E. Marindin|editore=John Murray|città=Londra}}
[[Categoria:Etruschi]]//-->
{{Portale|antica Roma|divinazione}}
[[Categoria:Oracoli classici]]
[[Categoria:Religione romanaDivinazione]]<!--
[[Categoria:Etruschi]]//-->
[[Categoria:OracoliReligione classiciromana]]
[[Categoria:Oracoli classici]]
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