Bonate Sopra: differenze tra le versioni
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'''Bonate Sopra''' è un comune di 6.246 abitanti della [[provincia di Bergamo]].
Situato nell'[[isola bergamasca]], sulla sponda destra del fiume [[Brembo]], dista circa 11 chilometri dal [[Bergamo|capoluogo orobico]].
==Cenni storici==
Si sa per certo che i primi insediamenti stabili si verificarono in epoca [[Romani|romana]], quando i conquistatori vi istituirono un [[vicus]] inserito nella circoscrizione territoriale denominata ''"Pagus Fortunensis"''.
In quel periodo storico il borgo, così come l’intera zona dell'isola, fu interessato da notevoli flussi commerciali e militari, che diedero il via ad un'importante opera di centuriazione, basata sul cardine centuriate che seguiva la direttrice Mapello-Bonate Sotto.
Ed è a quel periodo che risale l’origine etimologica del nome, indicante probabilmente il nome del proprietario dei terreni, tale ''Bonus'' . Altre ipotesi vorrebbero invece far derivare il toponimo da ''terrae bonae'', che indicherebbe l’ottima vocazione agricola del territorio, oppure dal nome del capo di una tribù di [[Galli Cenomani]] stanziata in quella zona, come si dedurrebbe dal suffisso ''-ate'', presente anche in numerosi altri toponimi della bergamasca.
Con il termine dell'impero romano Bonate, fu soggetto alle incursioni barbariche, che portarono anni di saccheggi e terrore tra la popolazione.
Nel [[VI secolo]] la situazione politica si stabilizzò grazie all'arrivo dei [[Longobardi]], la cui presenza è testimoniata da alcuni ritrovamenti, tra i quali alcuni resti di un insediamento.
Successivamente sul territorio irruppero i [[Franchi]], i quali istituirono il [[Sacro Romano Impero]] e diedero vita al [[feudalesimo]]. Ed è a questo periodo, precisamente nel [[745]], che risalgono i primi documenti scritti che attestano l'esistenza del paese, suddiviso in ''inferiore'' e ''superiore''.
I terreni vennero inizialmente dati in gestione al vescovo di Bergamo e posti sotto la tutela della ''Pieve di Terno'', ma dopo pochi decenni ebbe inizio un periodo di profonda instabilità, causata dalle numerose battaglie tra [[guelfi]] e [[ghibellini]].
La situazione politica si stabilizzò nel [[1428]] con l'annessione di Bonate alla [[Repubblica di Venezia]], che infeudò parte dei terreni del paese alla famiglia del condottiero [[Bartolomeo Colleoni]]. La Serenissima inoltre cercò di migliorare la condizione sociale ed economica della popolazione, fino ad allora messa a dura prova dalle lotte, da carestie e dalle pestilenze, tanto che l'isola venne definita ''"il triangolo della fame"''.
In tal senso molto chiara è la descrizione in un documento del tempo:
{{quote|''Qui non vi sono trafichi nè mercantie, le persone sono povere lavoradori da terre et bracenti, quali non raccogliono a pena grani per il loro vivere; et questi non hanno alcun privileggio ma sottoposti a tutte le gravezze et a datii...''}}.
Ai veneziani subentrò nel [[1797]] la [[Repubblica Cisalpina]], subito sostituita nel [[1815]] però dagli austriaci, che la inserirono nel [[Regno Lombardo-Veneto]].
Con l'unità d'Italia, avvenuta nel [[1859]], avvenne un primo processo di industrializzazione, che esplose definitivamente nella seconda metà del [[XX secolo]],situazione che permise un notevole miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti.
==Luoghi d'interesse==
Nel paese ricopre grande importanza la '''chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta''', di cui si hanno notizie già nel [[IX secolo]]. Più volte soggetta a lavori di restauro e di ampliamento, è stata interessata da un recente rifacimento di notevole portata.
Di notevole importanza è anche l’ '''Oratorio della Madonna delle Ghiaie''', costruito in seguito alle miracolose apparizioni della Madonna ad una ragazza nel [[1944]], e tutt’ora meta di pellegrinaggio ed oggetto di devozione popolare.
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