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{{Infobox nave
 
|Categoria = incrociatore
|Nome = Akashi
|Immagine = Japanese_cruiser_Akashi.jpg
|Bandiera = Naval_ensign_of_the_Empire_of_Japan.svg
|Tipo = [[Incrociatore protetto]]
|Classe = [[Classe Suma]]
|In_servizio_con = Marina Imperiale Giapponese
|Ordine = 1893
|Cantiere = Arsenale militare di Yokosuka
|Impostazione = 6 agosto 1894
|Varo = 18 dicembre 1897
|Completamento = 30 marzo 1899
|Radiazione = 1 aprile 1928
|Destino_finale = Affondata come bersaglio il 3 agosto 1930
|Dislocamento = 2700 t
|Lunghezza = 93,5
|Larghezza = 12,3
|Pescaggio = 4,6
|Propulsione = 2 eliche<br/>
2 motori a vapore triplice espansione verticale<br/>
9 caldaie (5880 kW)
|Velocità = 19,5
|Autonomia_distanza = 11000
|Autonomia_velocità = 10
|Equipaggio = 256
|Armamento = *2 [[QF 6 in/40|cannoni navali a fuoco rapido 152/40]]
*6 [[QF 4.7 in Mk. I-IV|cannoni a fuoco rapido 120/40 Mk I–IV]]
*12 [[Hotchkiss 47 mm|cannoni Hotchkiss da 47 mm]]
*4 [[Maxim (mitragliatrice)|mitragliatrici Maxim]]
*2 [[tubi lanciasiluri]] da 356 mm
|Corazzatura = '''Ponte''': 50 mm (spalla), 25 mm (piatto)
'''Torrette''': 115 mm (fronte)
}}
 
L''''''Akashi''''' (明石) fu un [[incrociatore protetto]] [[classe Suma]] della [[marina imperiale giapponese]], gemello del ''[[Suma (1895)|Suma]]''. Il nome ''Akashi'' viene dell'antico nome di una porzione della costa vicino a [[Kōbe|Kobe]], nella [[prefettura di Hyōgo]].
 
== Contesto ==
L'''Akashi'' fu progettato e costruito all'[[arsenale navale di Yokosuka]], come parte di un programma della marina nipponica per troncare la dipendenza dalle potenze straniere per il progetto e la costruzione di nuove navi da guerra, utilizzando progetti e materiali totalmente giapponesi.<ref>{{Cita libro|nome=J. Charles|cognome=Schencking|titolo=Making waves : politics, propaganda, and the emergence of the Imperial Japanese Navy, 1868-1922|url=https://www.worldcat.org/oclc/61247022|accesso=2022-03-02|data=2005|editore=Stanford University Press|OCLC=61247022|ISBN=1-4237-1658-2}}</ref> La costruzione durò 4 anni, dal 1892 al 1896. La chiglia fu posata il 6 agosto 1894, varato il 18 dicembre 1897 e completato il 30 marzo 1899.<ref name=":0">{{Cita web|url=http://admiral31.world.coocan.jp/e/stc0309.htm|titolo=Materials of IJN (Vessels - Suma class Protected cruisers)|sito=admiral31.world.coocan.jp|accesso=2022-03-02}}</ref> Anche se armato meno e con protezione più leggera di molti incrociatori contemporanei, la piccola taglia facilitò la costruzione della nave e la sua elevata velocità lo resero utile in molte azioni militari. Come la maggior parte dei progetti giapponesi del periodo, però, si dimostrò poco stabile e marina, a causa del baricentro troppo alto.<ref>{{Cita libro|nome=Dieter|cognome=Jung|nome2=Peter|cognome2=Mickel|titolo=Warships of the Imperial Japanese Navy, 1869-1945|url=https://www.worldcat.org/oclc/3273325|accesso=2022-03-02|data=1977|editore=Naval Institute Press|OCLC=3273325|ISBN=0-87021-893-X}}</ref>
 
== Progetto ==
Il progetto dell'''Akashi'' fu basato su un doppio scafo in [[acciaio]] con ponte corazzato al di sotto protetto da paratie stagne trasversali. La [[Corazzatura Harvey|corazzatura era del tipo Harvey]], presente solo nelle parti essenziali, come attorno alle [[Caldaia a tubi di fumo|caldaie]], alle polveriere e ai macchinari, con uno spessore di 25 mm sul ponte.
 
La batteria principale consisteva in due [[QF 6 in/40|cannoni a fuoco rapido da 152/40]], uno sul castello di puaprua e uno a poppa. Questi cannoni avevano una gittata fino a 9100 m con una velocità di tiro nominale di 5,7 colpi al minuto. L'armamento secondario consisteva in sei [[QF 4.7 in Mk. I-IV|cannoni a fuoco rapido da 120 mm]] montati su estrusioni del ponte superiore. iI cannoni secondari avevano una gittata paragonabile a quella di lldell'armamento principale e una velocità di tiro di 12 colpi al minuto. Erano presenti anche dieci [[Hotchkiss 47 mm|cannoni Hotchkiss da 47 mm]], con una gittata massima di 6000 m e una velocità di tiro di 20 colpi al minuto. Erano posizionati quattro sul ponte superiore, due sul castello di prora, due sul cassero, uno a prua e uno a poppa. Quattro [[Cannone Nordenfelt 2''|cannoni Nordenfelt da 25 mm]] erano originariamente a bordo ma furono poi rimpiazzati da 4 [[Maxim (mitragliatrice)|mitragliatrici Maxim]] da 7,62 mm. Due [[Tubo lanciasiluri|tubi lanciasiluri]] da 356 mm erano montati sul ponte.<ref name=":1">{{Cita libro|nome=Roger|cognome=Chesneau|nome2=Eugène M.|cognome2=Koleśnik|nome3=N. J. M.|cognome3=Campbell|titolo=Conway's All the world's fighting ships, 1860-1905|url=https://www.worldcat.org/oclc/5834247|accesso=2022-03-02|data=1979|editore=Conway Maritime Press|OCLC=5834247|ISBN=0-85177-133-5}}</ref>
 
L'impianto propulsivo consisteva in due [[Motore a vapore|motori a vapore]] a triplice espansione verticale con 9 caldaie montate in due locali separati da una paratia stagna.<ref name=":0" />
 
I problemi di stabilità del ''Suma'' furono scoperti prima del completamento dell'''Akashi'' e fu quindi possibile modificarlo durante la costruzione per avere un bordo libero maggiore a mezza nave, più volume coperto a prua e senzatogliendo le coffe di combattimento per abbassare ulteriormente il baricento.<ref name=":1" />
 
== Servizio ==
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Il primo incarico oltremare fu tra il luglio e il novembre 1900, in supporto alle forze di sbarco giapponesi che occuparono la città portuale di [[Tientsin|Tiensin]] durante la [[rivolta dei Boxer]], come parte del contributo giapponese all'[[alleanza delle otto nazioni]].
 
Immediatamente al suo ritorno ricevette riparazioni alle caldaie a [[Kure]]. Dall'aprile all'ottobre 1901 l'<nowiki/>''Akashi'' fu mandata nel sud della [[Cina]] e poi nuovamente al raddobbo a Kure. Dal febbraio 1902 l'<nowiki/>''Akashi'' fu nuovamente di stanza in Cina ma dovette di nuovo abbreviare la missione quando si scoprì che tre delle caldaia non potevano tenere la pressione e la nave non poteva quindi raggiungere i 14 nodi di velocità. Nel maggio successivo tornò in Cina, dovendo poi tornare in Giappone a giugno. Nell'agosto 1902 l'<nowiki/>''Akashi'' fu reputata non più in grado di servire in prima linea e fu trasferita alla flotta di riserva. Non volendo rassegnarsi alla non riuscita della nave, il comando generale della marina imperiale giapponese ordinò che l'<nowiki/>''Akashi'' fosse completamente rimodernato nel marzo 1903 presso l'arsenale di Kure e poi fu mandatamandato come nave scuola per l'accademia imperiale del genio navale in crociera sulle coste di Cina e [[Corea]], fermandosi a [[Fuzhou]], [[Shanghai]], [[Yantai]], [[Incheon|Inchon]], [[Pusan|Busan]] e [[Wŏnsan|Wonsan]], e tornando a [[Sasebo]] nel settembre1903settembre 1903. Nell'ottobre e novembre 1903 l'<nowiki/>''Akashi'' fu capace di partecipare alle manovre di combattimento con gli altri incrociatori della flotta. L'<nowiki/>''Akashi'' fu allora assegnata come scorta della [[Nave posacavi|posacavi]] che stava posando il primo [[Cavo sottomarino|cavo telegrafico]] tra Sasebo e Incheon tra l'8 e il 17 gennaio 1904. Durante le prove in mare svolte nel gennaio 1904 l'''Akashi'' raggiunse la velocità massima di 19,5 nodi.
 
=== Guerra russo-giapponese ===
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Il 10 agosto, durante la [[battaglia del Mar Giallo]], l'''Akashi'' non partecipò alla prima fase perchè arrivò in ritardo. Prese però parte alla rincorsa degli incrociatori russi ''[[Askold (incrociatore)|Askold]]'' e ''[[Novik (incrociatore)|Novik]]'', ma non riuscì ad evitare la loro fuga.
[[File:IJN Akashi in drydock 1905.jpg|miniatura|L'''Akashi'' in bacino di carenaggio nel 1905]]
 
Il 10 dicembre l'''Akashi'' colpì una mina mentre pattugliava davanti a Port Arthur. L'esplosione aprì una grossa falla prua, allagando diversi compartimenti e facendola inclinare molto a dritta. A causa del ghiaccio sul ponte e all'oscurità della notte i tentativi di salvataggio furono difficili ma l'equipaggio riuscì a stabilizzare la nave e, accompagnata dagli incrociatori ''[[Itsukushima (incrociatore)|Itsukushima]]'' e ''[[Hashidate (incrociatore)|Hashidate]]'', raggiunse [[Dalian]] per le dovute riparazioni.
 
Durante la [[battaglia di Tsushima]], il 27 maggio 1905, l'<nowiki/>''Akashi'' era nel [[4° Distaccamento da combattimento]], al comando del [[retroammiraglio]] [[Uryū Sotokichi|Uryu Sotokichi]] e composto dagli incrociatori ''Akashi'', ''[[Naniwa (incrociatore)|Naniwa]]'', ''Takachiho'', and ''Suma''. Alla scoperta della flotta russa il 4° Distaccamento attaccò i trasporti russi e gli incrociatori ''[[Oleg (incrociatore)|Oleg]]'', ''[[Aurora (incrociatore)|Aurora]]'', ''[[Vladimir Monomakh (incrociatore)|Vladimir Monomakh]]'' e ''[[Dmitrii Donskoi (incrociatore)|Dmitrii Donskoi]]'', e affondò la corazzata precedentemente danneggiata ''[[Knâz Suvorov|Knyaz Suvorov]]'' e la nave officina ''[[Kamchatka (nave officina)|Kamchatka]]''. Durante la battaglia l'<nowiki/>''Akashi'' ricevette 5 colpi, che buttarono il fumaiolo fuoribordo, uccisero tre marinai di guardia e ne ferirono altri sette. La mattina seguente l'<nowiki/>''Akashi'' fu inizialmente rallentato dalle riparazioni ma si unì poi alla ricerca delle rimanenti navi russe, assistendo all'affondamento degli [[Incrociatore corazzato|incrociatori corazzati]] ''Dmitrii Donskoi''  e ''[[Svetlana (incrociatore)|Svetlana]]''.<ref>{{Cita libro|nome=Stephen|cognome=Howarth|titolo=The fighting ships of the Rising Sun : the drama of the Imperial Japanese Navy, 1895-1945|url=https://www.worldcat.org/oclc/9829410|accesso=2022-03-02|edizione=1st American ed|data=1983|editore=Atheneum|OCLC=9829410|ISBN=0-689-11402-8}}</ref> Il 30 maggio tornò a [[Sasebo]] con il cacciatorpediniere catturato ''[[Biedovy (cacciatorpediniere)|Biedovy]]''.
 
Dopo la battaglia, il 14 giugno l'<nowiki/>''Akashi'' tornò al [[distretto di guardia di Takeshiki]] per svolgere pattugliamenti nello stretto di Corea. Fu raddobbata all'[[arsenale di Kure]] tra il 4 e il 29 luglio. Il 10 ottobre l'''Akashi'' intercettò il [[piroscafo]] tedesco ''[[M Struve]]'' (1582 t) che stava cercando di contrabbandare un carico di riso, sale, pane e farina a [[Vladivostok]]. Il piroscafo fu mandato come preda a Sasebo.
 
''L'Akashi'' arrivò a [[Yokohama]] per partecipare alla [[rivista navale]] per celebrare la vittoria giapponese il 23 ottobre 1905.
 
=== Prima guerra mondiale ===
Tra il 1908 e il 1909 il futuro [[Primo ministro del Giappone|primo ministro]] [[Suzuki Kantarō]] servì come capitano dell'<nowiki/>''Akashi''. Nel 1912 l'''Akashi'' ricevette nuove caldaie, ricevendo nove [[Caldaia a tubi d'acqua|caldaie di tipo Niclausse]] al posto delle precedenti [[Caldaia a tubi di fumo|caldaie a tubi di fumo]].<ref name=":1" />
 
Durante la [[prima guerra mondiale]] l'''Akashi'' fece parte della [[Seconda Flotta]] della marina imperiale giapponese nei combattimenti contro alla [[Kaiserliche Marine|marina imperiale tedesca]] nell'[[assedio di Tsingtao]]. Nel 1916 fu assegnata al pattugliamento delle rotte dal [[Borneo]] allo [[stretto di Malacca]] e nell'[[Oceano Indiano]] orientale in difesa dalle navi corsare tedesche, come parte del contributo giapponese allo sforzo alleato., Ebbecon base a [[Singapore]].
 
Il [[retroammiraglio]] [[Kōzō Satō]] comandò la [[2a Squadra Speciale]] con l'<nowiki/>''Akashi'' come [[Nave ammiraglia|ammiraglia]] e con la [[10a Unità Cacciatorpediniere|10a]] e [[11a Unità Cacciatorpediniere]] fu di stanza a [[Malta]] dal 13 aprile 1917. Fu rinforzata dalla [[15a Unità Cacciatorpediniere]] il 1 giugno 1917 per scortare trasporti truppe alleati nel [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]]. Dopo essere stato sostituito dall'incrociatore ''[[Izumo (incrociatore)|Izumo]]'', l'''Akashi'' ritornò in acque giapponesi, dove spese il resto della guerra.
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== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==