Combustione: differenze tra le versioni

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Nella combustione del metano, lo [[stato di ossidazione]] del carbonio passa da -4 a +4, mentre per l'ossigeno la variazione è da 0 (ossigeno molecolare) a -2 (nell'acqua e nella anidride carbonica).
 
Dato che spesso si utilizza l'aria anziché l'ossigeno puro, bisogna tenere conto anche della presenza dell'azoto. L'aria è teoricamenteapprossimativamente formata (in volume) da 21% di ossigeno e da 79% da azoto; ciò vuol dire che il rapporto ossigeno/azoto è di 1:3,76. Pertanto la reazione di combustione diventa:
 
:<chem>CH4 + 2O2 + 7,52N2 -> CO2 + 2H2O + 7,52N2</chem>
 
Nella pratica non si brucia mai secondo la reazione stechiometrica. Questo perché rispettando le giuste quantità si rischia di avere incombusti; ecco perché generalmente si cerca sempre di bruciare in eccesso d'aria (o di ossigeno). Dato che stechiometricamente per 1 volume di metano servono 9,52 volumi di aria, nella realtà si ha che il rapporto metano/aria è di circa 1:10.
 
Il discorso sopra ha un suo senso per calcolare quanta aria serva per la combustione completa di metano usando aria come comburente ma non c'entra nulla con i rapporti stechiometrici di reazione tra metano ed ossigeno che sono i rapporti di reazione in moli (o volumi molari, per i gas) tra reagenti e prodotti di una reazione chimica; qua l'azoto non è un reagente (diverso sarebbe se si considerasse anche una sua trasformazione a ossidi di azoto NOx) ma si comporta da gas inerte, un "diluente" per l'ossigeno, non reagisce e non ci sta a fare niente nella reazione su riportata. Chiaramente però se, invece di ossigeno puro, si usa aria o qualsiasi altra strana miscela nella combustione bisogna dosarla in maniera che l'ossigeno sia almeno stechiometrico con il combustibile.
 
== Note ==