Transilvania: differenze tra le versioni

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Nello stesso mese l'esercito rumeno, che stazionava lungo il fiume Mureș, attraversò il confine e avanzò verso Cluj e [[Sighet]], dopo aver fatto richiesta agli alleati, per proteggere i rumeni della Transilvania. Nel febbraio [[1919]] elementi [[bolscevismo|bolscevichi]] stavano conducendo una campagna per diffondere la "Rivoluzione" e creare una zona neutrale tra Romania e Ungheria.
 
Il primo ministro dell'appena indipendente Ungheria, rifiutò di riconoscere il [[Trattato di Versailles (1919)|Trattato di Versailles]], che poneva la Transilvania sotto sovranità rumena. Quando il Partito Comunista d'Ungheria, condotto da [[Béla Kun]], giunse al potere nel marzo 1919, proclamò la [[Repubblica sovietica ungherese]] e dopo aver promesso che l'Ungheria avrebbe riguadagnato le terre che furono sotto il proprio controllo durante l'impero austro-ungarico, decise di attaccare la [[Cecoslovacchia]] e la Romania. L'esercito ungherese cominciò l'offensiva in Transilvania l'aprile 1919 lungo i fiumi [[Someș]] e Mureș. Una controffensiva rumena si fermò lungo il fiume [[Tibisco]] a maggio. Una nuova offensiva ungherese a luglio penetrò per 60 km dentro le linee rumene prima di un altro contrattacco rumeno che condusse all'occupazione di [[Budapest]] in agosto, ponendo fine alla Repubblica Sovietica Ungherese. L'esercito si ritirò dall'Ungheria tra l'ottobre 1919 e il marzo [[1920]].
 
Il [[Trattato di Versailles (1919)|Trattato di Versailles]], firmato il giugno del 1919, riconobbe la sovranità della [[Romania]] sulla Transilvania. I trattati di [[Trattato di Saint-Germain-en-Laye (1919)|Saint-Germain]] (1919) e del [[Trattato del Trianon|Trianon]] (giugno 1920) perfezionarono lo status della provincia e definirono il confine tra Ungheria e Romania. [[Ferdinando I di Romania]] e [[Maria di Sassonia-Coburgo-Gotha]] furono incoronati ad Alba Iulia nel [[1922]].
 
Nell'agosto [[1940]], durante la [[seconda guerra mondiale]], [[Adolf Hitler]] restituì parte della Transilvania all'[[Ungheria]] in seguito al [[Secondo arbitrato di Vienna]]. Il 12 settembre del [[1944]] le autorità rumene conclusero un armistizio con l'[[Unione Sovietica]] che, in cambio della cessione della [[Bassarabia]] e della [[Bucovina]] del nord, restituiva alla Romania tutta la Transilvania. I [[Trattati di Parigi (1947)|trattati di Parigi del 1947]] dopo la fine della guerra confermarono i termini dell'armistizio con l'URSS, rendendo definitivo il ritorno di tutta la Transilvania alla Romania. I confini, in base al trattato, corrispondevano a quelli del 1920. Nel [[1952]] il governo comunista rumeno, dichiarando di voler meglio tutelare i diritti delle minoranze presenti nella regione (e in primo luogo di quella ungherese), concesse a una parte della Transilvania (3 contee lontane dai confini ungheresi, la cosiddetta "Terra dei Siculi") un regime di autonomia interna, costituendo la Regione autonoma degli ungheresi, ma l'opinione degli ungheresi fu in senso opposto, ovvero ritenevano che non fossero quelli dichiarati dal governo rumeno i motivi che lo portarono a costituire la regione autonoma e la Regione fu soppressa nel [[1968]]. In realtà, per altro, soprattutto dopo la stabilizzazione del vicino regime d'[[Ungheria]] dopo la [[Rivoluzione ungherese del 1956|rivoluzione del 1956]], il governo rumeno tentò di attuare una vera e propria politica di snazionalizzazione ai danni della minoranza ungherese, attraverso ad esempio la limitazione del numero di corsi d'insegnamento della lingua magiara.