Italia (nave ospedale): differenze tra le versioni

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All'una di [[pomeriggio]] del 28 marzo 1942 l<nowiki>'</nowiki>''Italia'' lasciò [[Patrasso]] alla volta di [[Bari]], in convoglio con i trasporti truppe ''Piemonte'', ''[[Francesco Crispi (piroscafo)|Francesco Crispi]]'', ''[[Aventino (piroscafo)|Aventino]]'', ''[[Motonave Viminale|Viminale]]'' e ''[[Galilea (piroscafo)|Galilea]]'' e con la scorta dell'incrociatore ausiliario ''[[Città di Napoli (incrociatore ausiliario)|Città di Napoli]]'' e delle anziane [[torpediniera|torpediniere]] ''[[Angelo Bassini (cacciatorpediniere)|Bassini]]'', ''[[Antonio Mosto (cacciatorpediniere)|Mosto]]'' e ''[[Castelfidardo (cacciatorpediniere)|Castelfidardo]]''<ref name="nmp"/><ref name=nh2>[http://www.naval-history.net/xDKWW2-4203-43MAR02.htm Naval History – March 1942]</ref><ref name="regiamarina">[http://www.regiamarina.net/detail_text.asp?nid=48&lid=2 Affondamento del Galilea<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref name="prevato">[http://www.prevato.it/giornalenautico/19.php Franco Prevato: GIORNALE NAUTICO PARTE PRIMA<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Poco dopo il traverso di San Nicolò d'[[Itaca]], in condizioni di [[mare]] calmo, senza [[vento]], e [[cielo]] coperto (tempo però destinato a peggiorare in tarda serata), si aggregarono alla scorta il [[cacciatorpediniere]] ''[[Sebenico (cacciatorpediniere)|Sebenico]]'' ed alcuni [[dragamine]] (secondo altra fonte il ''Sebenico'' ed anche una quarta torpediniera, la ''[[San Martino (cacciatorpediniere)|San Martino]]'', partirono a Patrasso insieme al resto del convoglio, che era inizialmente composto dai soli trasporti ''Crispi'', ''Galilea'' e ''Viminale'', cui si aggiunsero, fuori Patrasso, i [[piroscafo|piroscafi]] ''Piemonte'', ''Ardenza'' ed ''Italia''<ref name="regiamarina"/>), mentre un [[ricognitore]] sorvolava l'area, permanendo nei pressi sino al [[tramonto]]<ref name="prevato"/>. Alle 18.30 venne oltrepassato Capo Dukato ([[Isole Ionie]]) mentre il tempo peggiorava rapidamente, ed alle 19.12 il convoglio si dispose su due file (con ''Galilea'' e ''Viminale'' in testa rispettivamente a sinistra ed a [[dritta]], distanziate di circa 600 metri<ref name="regiamarina"/>) fiancheggiate dalle torpediniere, mentre il ''Città di Napoli'' si portò in testa, procedendo a [[zig zag]]<ref name="prevato"/>. Nella tarda [[serata]] il convoglio venne avvistato dal [[sommergibile]] [[Royal Navy|britannico]] ''Proteus'', che, tra le 22.45 e le 22.50<ref name="nmp"/>, silurò il ''Galilea''<ref>{{Cita web|url=https://www.barinedita.it/bari-report-notizie/n4430-la-storia-dell-affondamento-della-nave-galilea--salpata-dalla-grecia-non-arrivo-mai-a-bari|titolo=La storia dell'affondamento della nave Galilea: salpata dalla Grecia non arrivò mai a Bari|sito=Barinedita|accesso=2021-11-05}}</ref>: l'unica nave lasciata ad assistere la nave colpita fu la ''Mosto'', mentre il resto del convoglio proseguì alla volta di Bari, giungendovi l'indomani<ref name="prevato"/>. Dopo cinque ore di agonia, tra le 3.40 e le 3.50 del 29 marzo, il ''Galilea'' s'inabissò in [[posizione]] 39°03' N e 20°06' E<ref name="nmp"/>: nel disastro scomparvero 995 uomini, a fronte di 319 sopravvissuti<ref name="prevato"/>. La scorta ritenne, a torto, di aver danneggiato un sommergibile<ref name="regiamarina"/>.[[File:Pfo Italia1.jpg|thumb|left|upright=1.4|L<nowiki>'</nowiki>''Italia'', utilizzato come trasporto truppe, in navigazione sulla rotta Brindisi-Durazzo.]]
 
Il 16 luglio 1943 la nave, insieme al trasporto truppe ''[[Argentina (piroscafo)|Argentina]]'', era in navigazione da Patrasso a Valona sotto la scorta del cacciatorpediniere ''[[Lubiana (cacciatorpediniere)|Lubiana]]'' e delle torpediniere ''[[Lince (torpediniera)|Lince]]'' e ''[[Rosolino Pilo (cacciatorpediniere)|Pilo]]'' quando il convoglio venne attaccato da un sommergibile sconosciuto, circa dodici miglia ad ovest di Capo Dukato: sia l<nowiki>'</nowiki>''Italia'' che l<nowiki>'</nowiki>''Argentina'' furono tuttavia mancati<ref>[http://www.historisches-marinearchiv.de/projekte/asa/ausgabe.php?where_value=3626 Historisches Marinearchiv]</ref>.
 
Il 10 settembre 1943, due giorni dopo la [[proclamazione]] dell'[[armistizio di Cassibile|armistizio]], l<nowiki>'</nowiki>''Italia'' fu catturato dalle truppe tedesche a Durazzo, in seguito all'occupazione della [[città]] albanese<ref name="theshipslist"/><ref name="agenziabozzo"/><ref name="nmp"/>.