In questo mondo libero...: differenze tra le versioni

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Angie ha anche un figlio che vive con i nonni e che soffre del distacco della madre, arrivando a comportamenti aggressivi a scuola, per difenderne la reputazione. Insieme a Rose, il bimbo è forse il personaggio più dignitoso di tutto il film. Il padre di Angie è molto critico sul tipo di futuro che si sta costruendo la figlia, convinto che si sia imbarcata in un'attività senza prospettive. Cerca di farla ragionare sui problemi etici che il suo lavoro comporta e che da questo sistema ne escano vincitori solo padroni e i mafiosi, inoltre cerca di spiegarle come la situazione peggiorerà ed esploderà in una guerra fra poveri per un lavoro mal pagato e senza diritti.
 
Ma lei esplodereagisce con rabbia, esprimendo tutta la sua frustrazione per le difficoltà professionali incontrate, il suo bisogno di indipendenza, ribadendo la diversa situazione storica del mercato del lavoro, quasi disgustata dalla modesta carriera lavorativa del genitore. E giustifica le sue scelte per ottenere una vita migliore: se ciò comprende lo sfruttamento di persone, lei non ne è responsabile.
 
I guai seri cominciano quando un edile non ha i soldi per pagare un lavoro svolto dagli operai di Angie e Rose, che arrivano a picchiare la stessa Angie e ad assalire la casa delle amiche. Angie viene poi attaccata e minacciata in casa propria. Le due ragazze saranno costrette, per pagare i loro debiti, a tornare a lavorare in un'agenzia di collocamento dove viene promesso lavoro in Inghilterra, ma localizzata in quella stessa Ucraina i cui migranti erano stati fra le maggiori vittime dell'organizzazione di Angie.