I sette samurai: differenze tra le versioni
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Nei giorni successivi, il villaggio torna presto alla vita quotidiana, potendo vivere finalmente in pace. I tre superstiti fra i samurai, Kambei, Katsushirō, e Shichirōji, assistono ai festeggiamenti degli abitanti del villaggio con l'animo rattristato per la perdita dei compagni. Si recano poi presso le tombe dei loro quattro compagni e Katsushirō incrocia Shino. Si scambiano uno sguardo e la donna raggiunge le altre contadine nei campi. Poi, Kambei, rivolgendosi a Shichirōji esprime con tristezza il fatto che i vincitori siano i contadini e non i samurai. Dopo queste parole, Kambei e Shichirōji si voltano un'ultima volta verso le sepolture per rendere omaggio ai compagni morti in battaglia.
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{{dx|[[File:Eiganotomo-thesevensamurai-dec1953.jpg|thumb|upright=1.4|Foto di una pausa degli attori durante le riprese.]]}}
La stesura iniziale della sceneggiatura descriveva il singolo giorno della vita di un samurai, ma l'idea fu accantonata da Kurosawa stesso che indirizzò i due sceneggiatori, Hashimoto e Oguni, verso una ricerca di "realismo" storico. Questa iniziativa portò Hashimoto a scoprire documenti dell'[[Epoca Sengoku|Era Sengoku]] testimonianti l'assoldamento di [[Samurai]] senza padrone ([[Rōnin]]) per la difesa dei contadini dai briganti, e da questa idea nacque la sceneggiatura.
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