Ossicodone: differenze tra le versioni

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L'ossicodone, invece, ha un effetto analgesico con '''rapporto 2:3''' '''o 1:2''' '''con la morfina'''. Ciò significa che se assunto per via orale, 20 mg di ossicodone a rilascio immediato equivalgono, circa, a 30 mg di morfina, sempre a rilascio immediato. La formulazione a rilascio prolungato, invece, è considerata più potente, poiché l'ossicodone '''risulta più stabile''' per le 12 ore su cui il principio attivo viene distribuito, con 20 mg di ossicodone equivalenti a 40 mg di morfina. Tuttavia, se comparate le soluzioni orali per l'assunzione via endovenosa, la morfina risulta leggermente più potente dell'ossicodone.
 
La formulazione orale è in genere prescritta per il sollievo del [[dolore]] da moderato a grave. L'ossicodone, come molti oppiacei, crea costipazione, motivo per cui a bassi dosaggi può essere utilizzato contro sintomi gravi della diarrea. È inoltre formulato sia come unico [[principio attivo]] o in associazione con altri farmaci. È disponibile, in Italia, in associazione con paracetamolo (''Depalgos'', 5-10-20 mg + 325 mg) e naloxone (''Targin'', 5-10-20-40 conmg + 50% di mg di naloxone). Negli Stati Uniti è anche disponibile la combinazione tra ossicodone e [[ibuprofene]] (''Combunox'') e tra ossicodone e [[Acido acetilsalicilico|aspirina]] (''Percodan'') Come tutti gli altri oppioidi, l'ossicodone può indurre [[tolleranza]] e [[dipendenza]].
 
Sintetizzato nel 1916 in [[Germania]] viene per la prima volta utilizzato clinicamente nel 1917 e messo in commercio negli [[Stati Uniti]] nel 1939. La sua scoperta è nata dalla necessità di trovare una soluzione meno pericolosa dell'eroina, fa parte quindi dei nuovi oppioidi semi-sintetici studiati per migliorare quelli al tempo già esistenti: [[morfina]], diacetilmorfina ([[eroina]]) e [[codeina]].
 
== Storia ==
Martin Freund ed Edmund Speyer della [[Università di Francoforte]] sintetizzarono, nel 1916, l'ossicodone dalla [[tebaina]].<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Martin|cognome=Freund|nome2=Edmund|cognome2=Speyer|data=1916-11-24|titolo=Über die Umwandlung von Thebain in Oxycodeinon und dessen Derivate|accesso=2020-10-09|doi=10.1002/prac.19160940112|url=https://zenodo.org/record/1428060}}</ref><ref name=":3">{{Cita libro|cognome=Sneader, Walter.|titolo=Drug discovery : a history|url=https://www.worldcat.org/oclc/57682419|accesso=2020-10-09|data=2005|editore=Wiley|OCLC=57682419|ISBN=0-471-89979-8}}</ref> Pochi anni dopo la società farmaceutica tedesca [[Bayer]] cessò la produzione di massa dell'eroina per la dipendenza che comportava. Confidavano che un farmaco derivato dalla tebaina potesse mantenere l'effetto analgesico della [[morfina]] e dell'[[eroina]] con minor effetto di dipendenza. In qualche misura questo è stato raggiunto: preparazioni a lento rilascio di ossicodone non hanno effetto immediato, al contrario dell'eroina e della morfina, e hanno un'emivita decisamente maggiore. Non si può dire lo stesso delle soluzioni endovenose, che hanno emivita minore sia dell'eroina sia della morfina, per quanto non producano il rush euforico tipico degli oppiacei.